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WTA Budapest: grande prova di Sasnovich, eliminata Flipkens
In attesa che il torneo entri nel vivo si distingue ancora la giovane bielorussa. Le altre partite: solo Goerges rispetta il pronostico

Seconda giornata a Budapest e pronostici che vanno in fumo, con la sola Julia Goerges, numero 56 WTA, che rispetta il ranking e batte Anett Kontaveit, 111 del mondo, pur soffrendo in tre set. Primo set equilibrato, le due tenniste si scambiano il servizio nel sesto e settimo game, poi è brava Kontaveit a ribattere tre palle break nell’ottavo gioco e a condurre il set al tiebreak. Si inceppa di improvviso il servizio della tedesca e allora tre minibreak a uno consegnano il primo set ad Anett. Goerges non si disunisce e nel secondo game del set successivo infligge un break all’avversaria, che continua però a giocare bene, anche se per tutto il set non riuscirà più a rimediare a quel primo passo falso. La solidità della tedesca in questo caso è determinante. Nel terzo set altro break nel terzo gioco della Goerges, con un brutto gioco perso a zero con il servizio da Anett. Anche qui impossibile scalfire il servizio tedesco e allora match chiuso per 6 a 4. Goerges ora affronterà Donna Vekic, mentre a Kontaveit rimane il rammarico di aver perso la partita lasciando sul campo solo tre break. Cade invece Kirsten Flipkens contro Aliaksandra Sasnovich, numero 123 WTA. Primo set molto confuso e giocato in modo pessimo da entrambe al servizio, tanto che si contano ben sette break. Flipkens tiene solo due servizi, ma peggio fa la sua avversaria che, dopo aver tenuto una sola battuta, si fa brekkare nel decimo game, concedendo alla belga il set. La sensazione è che Flipkens non sia in gran giornata e il match non sia finito. Infatti basta a Sasnovich migliorare la battuta e la resa della prima palla per mettere la più quotata rivale subito in difficoltà. Nel secondo set Flipkens subisce due break, contro uno, pare più ferma sulle gambe ed è costretta a concedere campo alla rivale. Le sue difficoltà di movimento diventano abissali nel terzo set, Sasnovich gioca in modo discreto, sbaglia poco e aggredisce su ogni palla. Break nel primo terzo e sesto game, un solo servizio tenuto dalla belga e partita chiusa mestamente sul 6 a 1. Domani in campo anche Timea Babos che affronterà Anna Blinkova, qualificata russa numero 148 della WTA, che ha eliminato Naomi Broady.
Risultati:
[Q] T. Korpatsch b. E. Rodina 6-3 6-3
[Q] A. Binkova b. N. Broady 3-6 6-4 6-3
[3] J. Goerges b. [Q] A. Kontaveit 6-7 (3) 6-3 6-4
[Q] A. Sasnovich b. K. Flipkens 4-6 6-4 6-1
[WC] F. Stollar b. D. Kovinic 6-2 7-6 (4)
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Varvara Gracheva cambia nazionalità: ora è ufficialmente una tennista francese
Dopo le indiscrezioni di un paio di mesi fa adesso è anche ufficiale: Varvara Gracheva abbandona i colori russi. Che il suo caso funga da apripista?

La notizia, per quanto la si volesse far passare in sordina, era nell’aria da qualche tempo. Vi avevamo già parlato un paio di mesi fa della volontà di Varvara Gracheva di cambiare nazionalità, desiderio finalmente (quasi) esaudito. Tennisticamente cresciuta in Francia – dove peraltro risiede da cinque anni – la classe 2000 nata a Mosca si sta consacrando nel corso di questa stagione. Ha iniziato l’anno da n°100 del mondo e, pochi mesi più tardi, ha raggiunto il suo best ranking al n°41 WTA. Tra gli highlights del suo 2023 ci sono le vittorie su Daria Kasatkina al primo turno dell’Australian Open (dove ha raggiunto il terzo turno), gli ottavi ad Indian Wells e Miami e la finale ad Austin, dove si è arresa soltanto all’ucraina Marta Kostyuk scatenando diverse polemiche.
Polemiche che ancor di più oggi sono estremamente attuali, come testimoniato dal botta e risposta in conferenza stampa tra Elina Svitolina e Aryna Sabalenka, dopo che la bielorussa ha strappato il pass per le semifinali. Tornando alla questione Gracheva, è il quotidiano francese L’Équipe a dare la notizia del suo cambio di nazionalità. Lunedì 5 giugno, infatti, Varvara ha ricevuto la conferma di essere stata ufficialmente naturalizzata francese lo scorso 25 maggio, anche se tecnicamente non può ancora competere difendendo il tricolore transalpino.
Potrà farlo soltanto quando sarà in possesso del passaporto che, come riferito sempre da L’Équipe, potrebbe tardare ancora qualche settimana prima di arrivare. Solo allora potrà tornare ad avere una bandiera di fianco al suo nome nel tabellone di un torneo WTA, visto che come sappiamo i giocatori e le giocatrici russi e bielorussi gareggiano da diverso tempo senza bandiera.
Che quello di Gracheva funga da caso-apripista? Per quanto quest’anno i tennisti russi e bielorussi non abbiano più restrizioni per competere – come invece accaduto l’anno scorso in Regno Unito – i problemi non sembrano essere finiti. Qualche settimana fa, in una storia su Instagram, la stessa Sabalenka dichiarò di non aver ancora ricevuto il visto per entrare in Gran Bretagna. Anche l’astro nascente Mirra Andreeva, in una conferenza stampa di un paio di giorni fa, ha fatto sapere di essere ancora in attesa del visto per sapere se potrà o meno entrare sul suolo inglese per partecipare al torneo di Wimbledon.
Sicuramente rappresentare la Russia o la Bielorussia non è semplice per un atleta che, magari, è anche in forte opposizione rispetto alle idee politiche del proprio paese. E chissà che questa non possa essere l’occasione giusta per andare a rispolverare l’albero genealogico.
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Roland Garros: Sabalenka troppo potente, Svitolina si arrende in due set [VIDEO]
Aryna Sabalenka raggiunge la sua prima semifinale al Roland Garros battendo Elina Svitolina con un doppio 6-4. Muchova rimane ora l’ultima avversaria da sconfiggere prima della finale

[2] A. Sabalenka b. E. Svitolina 6-4 6-4
Aryna Sabalenka è la seconda semifinalista del Roland Garros 2023 ed è per lei il primo approdo tra le quattro migliori giocatrici dello Slam di Bois de Boulogne. Un successo piuttosto netto – almeno stando al punteggio, che recita 6-4 6-4 in un’ora e 38 minuti – quello maturato contro Elina Svitolina, di nuovo competitiva in un Major dopo la maternità (non raggiungeva un quarto di finale dallo Us Open 2021) ma incapace di difendersi troppo a lungo alle continue bordate da fondo della bielorussa (30 vincenti contro 7 complessivi), brava a disputare al meglio tutti i punti importanti.
Un incontro – al termine del quale, come da pronostico per ormai noti motivi extra-campo, le contendenti non si sono strette la mano prendendosi i fischi del pubblico – che ha mostrato una volta di più la crescita della n° 2 al mondo sul rosso, anche se a fine partita quest’ultima, intervistata da Alex Corretja, avrebbe comunque dichiarato di essersi allenata da più giovane sulla terra e quindi di non capire come mai sia spesso considerata una pura tennista da campi veloci. Fatto sta che la sua tattica, ovvero spingere su ogni palla alla prima occasione utile per sfiancare la continuità da dietro della rivale, si è rivelata proficua e non ha dato in effetti alcuna chance a Elina di avere margini di reazione o di controllo degli scambi. Per raggiungere la sua prima finale a Parigi, Sabalenka sarà ora opposta all’ostacolo Muchova. Svitolina tornerà invece tra le prime 100 e sarà n° 73 WTA lunedì prossimo.
Primo set: l’equilibrio fino al 4-4 si spezza in favore di Sabalenka, potente e implacabile alla conquista del parziale
Svitolina ha impostato la partita con un piano ben chiaro in testa. Contro una giocatrice così potente come Sabalenka, è necessario essere perfetti in difesa e, perlomeno sul proprio servizio, prendere l’iniziativa quando possibile. La condizione fisica invidiabile evidenziata nei primi giochi permette alla tennista ucraina di far funzionare la tattica preparata per contrastare l’esuberanza di Aryna, imperterrita nel mettere i piedi in campo alla prima chance utile e a martellare laddove trovi uno spiraglio. Due stili e due idee contrapposte che paiono inizialmente funzionare entrambe, senza che alcuna delle due riesca a racimolare una palla break.
Nemmeno il settimo gioco, quello classicamente mortifero per chi è alla battuta, è quello buono per la bielorussa per strappare il servizio ad Elina, salvatasi ai vantaggi con qualche clemente aiutino da fondo dell’avversaria. Si prosegue così sull’onda dell’equilibrio e della rapidità – soli 31 minuti per 8 game e pochissimi scambi prolungati – ma sul 4-4 il sottile filo si spezza. Era nell’aria il break in favore della n° 2 al mondo, che pian piano comincia a sfondare il muro avversario, e la sensazione è confermata nel nono gioco. Un turno in cui Svitolina abbassa leggermente l’intensità difensiva e al servizio e in cui l’aggressione immediata di Sabalenka paga, come sul punto del 30-40, con una risposta di rovescio vincente. Aryna non ha alcun patema a chiudere il set con un turno a -15 al cambio campo – a dimostrazione di una grande padronanza persino del suo fondamentale meno sicuro, ovvero la seconda solitamente ballerina, gestita invece con padronanza – e a sedersi a un solo parziale di distanza dalla semifinale.
Secondo set: più lotta ma stesso esito, sia nella tattica che nel punteggio
Ripresa la partita dopo una breve pausa, Sabalenka sembra poter subito prendere il largo con una palla break a disposizione, ma un attacco centrale di rovescio di Aryna punito da uno splendido passante incrociato di Svitolina sono i fattori che fermano lo slancio della bielorussa. Quest’ultima subisce addirittura il primo break della sua partita nel gioco successivo – anche in conseguenza di un doppio fallo sul 30-30 – ma rientra subito sul 2-1. Insomma, un inizio di secondo set decisamente più altalenante e meno decifrabile del primo.
L’impressione è però sempre la stessa: la difesa strenua e la regolarità di Svitolina poco possono, alla lunga, sulla potenza e la spinta costante di Sabalenka che, se limita gli errori, prende sempre il sopravvento. Presupposti tattici, questi, con i quali la bielorussa mette di nuovo il naso avanti. Break e 3-2 in suo favore, con l’attuale n° 192 WTA che si aggrappa ai suoi game di battuta ma che nulla può in risposta. Il gap costruito dalla testa di serie n° 2 viene abilmente condotto fino al traguardo, nonostante una leggera tremarella nel momento di servire per il match (0-30 iniziale). Ma i punti importanti sono stati tutti ben gestiti da Aryna, che approda dunque in semifinale con un doppio 6-4 alla seconda palla match utile.
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Roland Garros, colpaccio Muchova: battuta Pavlyuchenkova, è la prima semifinalista [VIDEO]
La 26enne ceca centra la prima semifinale in carriera al Roland Garros. Per lei adesso Svitolina o Sabalenka

K. Muchova b. A.Pavlyuchenkova 7-5 6-2
E’ la prima semifinale in carriera al Roland Garros per Karolina Muchova che batte per 7-5 6-2 la ceca Anastasia Pavlyuchenkova in 1 ora e 38′ di gioco. Un risultato fuori dall’ordinario per la nativa di Olomouc che tra il 2021 e il 2022 aveva saltato 6 mesi per uno strappo al muscolo addominale che l’aveva proiettata fuori dalle prime 100 giocatrici del mondo. Per lei, che ha iniziato il torneo da n.43, è un grande exploit. Per lei adesso semifinale dove attende la vincente tra Svitolina e Sabalenka.
Primo set: Muchova più forte nel momento chiave
Muchova parte meglio dai blocchi di partenza e strappa la battuta a Pavlyuchenkova nel game d’apertura. Le variazioni della tennista ceca mettono in crisi la 31enne russa che non riesce a trovare le contromosse adeguate per arginare il tennis di Muchova. Pavlyuchenkova cerca di reagire salvando tre palle break in un probante quinto gioco per restare nel set. Successivamente la russa trova il colpo del contro-break nel sesto gioco, quando con una bella risposta lungolinea di rovescio riporta il punteggio in parità.
Muchova non ci sta e nel nono game passa al contrattacco: due risposte vincenti (la seconda coadiuvata dal nastro che porta all’errore la ceca) per meritarsi di servire per il match. Pavlyuchenkova trova però il modo di rimandare la festa ad una Muchova inconcludente che sul più bello si fa strappare il servizio. Tempo un game e la tennista russa commette un doppio fallo che le costa break e set. Infatti la Muchova riesce finalmente a chiudere il primo parziale 7-5 dopo 58′.
Secondo set: strada in discesa per Muchova che chiude velocemente
La 26enne ceca prende slancio dalla fine del primo set per breakkare Pavlyuchenkova anche in apertura di ripresa. Tanti gli errori della russa in questo inizio di secondo set. Muchova vince un game complicato nel quarto gioco che poteva rimettere la tennista russa in carreggiata. Ma il secondo allungo è solo questione di tempo per Muchova che nel quinto game si porta avanti 0-40 e poi con l’ennesima risposta nei piedi di Pavlyuchenkova ottiene il break che la porta avanti 4-1. Il match point per la ceca arriva nell’ottavo gioco dopo che la russa commette l’ultimo dei tanti errori di giornata da fondo campo. Il primo è annullato da Pavlyuchenkova, sul secondo non può far a meno di mandare il rovescio in corridoio.
LE PAROLE A CALDO– “Sinceramente non so cosa dire. Sono state due settimane incredibili, non pensavo di essere ancora in gara a questo punto del torneo”. Incalzata dalle domande in campo di Fabrice Santoro, Muchova afferma che “Vincere il primo set è stato decisivo. Sono sollevata di essere riuscita a breakkarla con vento sfavorevole”. Al prossimo turno Svitolina o Sabalenka, preferenze? “Non so ancora. Darò uno sguardo al loro match. Chiunque sarà la mia avversaria dovrò giocare una grande partita”.