Federer tiene Roma con il fiato sospeso: "Non so quanto giocherò sulla terra"

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Federer tiene Roma con il fiato sospeso: “Non so quanto giocherò sulla terra”

A un mese dal trionfo di Melbourne lo svizzero lascia intendere che i suoi programmi sul rosso sono ancora in via di definizione. “Vedremo quante partite avrò giocato da qui a maggio”

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Tornato a calcare i campi del tour a un mese dal trionfo australiano, Roger Federer ha tramortito Benoit Paire nel primo turno del torneo di Dubai. Il Re luccica, insomma, e le sue prestazioni in questa primissima parte di 2017 paiono ricordare quelle degli anni migliori. Roger vince, convince e diverte, e in molti sembrano sicuri del fatto che il diciotto volte campione slam sia pronto per una stagione da globetrotter, simile a quelle che in anni ormai non così vicini lo vedevano imperversare in tutti i rendez-vous più importanti del calendario. Interrogato a tal proposito durante la conferenza stampa post match, Federer ha lasciato intendere che i propri piani per il prosieguo dell’anno non coincidono necessariamente con gli auspici di tifosi e addetti ai lavori. Egli ha imparato a coccolare un fisico divenuto bisognoso di molte attenzioni, e sa bene che un numero eccessivo di impegni potrebbe precludergli la chance di arrivare al massimo della forma agli appuntamenti in cui ritiene di avere le migliori carte da giocarsi. Naturalmente, gli eventi maggiormente indiziati di taglio sono quelli in programma sulla terra battuta: “L’ho già detto dopo l’Open d’Australia, deciderò come organizzare la stagione sulla terra dopo il torneo di Miami. Perché se perderò tutti gli incontri nel prossimo mese sarà un conto, se li vincerò tutti un altro. Ogni decisione dipenderà da quanti tornei voglio, posso e devo giocare“.

Ci sono stati anni in cui ho giocato tre o addirittura quattro tornei sulla terra, ma in questo momento una mole simile di impegni rappresenterebbe un grosso rischio, perché il mio corpo ha bisogno di recupero e di rimanere integro“. Il pensiero di Federer corre veloce verso Church Road e alla stagione sul cemento nordamericano: “Da quando è stata aggiunta una settimana tra Roland Garros e i Championships il tempo per preparare i tornei estivi in America si è notevolmente ridotto, quindi prima di Wimbledon ho in programma di inserire alcuni blocchi di richiamo fisico“. Il che, è superfluo a dirsi, ridurrà ancor più lo spazio per i tornei sul rosso. “So che mi capite, – ha concluso Roger – spero che il mio ragionamento abbia senso. Ripeto, vediamo come va lo swing primaverile sul cemento e poi deciderò il da farsi“. Se Indian Wells e Miami andranno come tutti si aspettano, è probabile che Federer decida di giocare un solo torneo prima di Parigi: considerando il fatto che Montecarlo è un “1000” non obbligatorio e che le condizioni di gioco madrilene sono per lo svizzero piuttosto confortevoli, gli Internazionali d’Italia rischiano di diventare il torneo sacrificato.

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