Va in scena oggi all’ATP 500 di Dubai l’intero programma degli ottavi di finale. Il numero 1 al mondo Andy Murray scende in campo contro l’esperto spagnolo classe ’83 Guillermo Garcia-Lopez, attualmente al numero 97 ATP ma con un best ranking da numero 23. Tre i precedenti, con lo scozzese avanti 2-1. L’ultimo incrocio però ha visto l’affermazione a sorpresa dell’iberico per 6-4 6-2 ad Indian Wells 2012. Primi due game molto combattuti con ben 24 punti complessivi giocati. Lo spagnolo parte bene trovando diverse ottime accelerazioni di rovescio. Riesce a guadagnarsi anche una palla break nel primo gioco, annullata però da Murray con un vincente incrociato sulla riga. La solidità del britannico però paga e sul 2-1 Andy piazza il break che gli permette di allungare nel set. Sotto 5-2, Guillermo al servizio si complica la vita con due doppi falli e cede 6-2 al terzo set point concesso. Secondo parziale superlativo dello scozzese che cresce ulteriormente di livello trasformandosi nel solito “muro” che rimanda dall’altra parte della rete qualunque palla e facendosi anche molto più aggressivo in risposta. Garcia-Lopez non può nulla per contrastare lo strapotere dell’avversario e cede la battuta a 15 nel secondo game, a 30 nel quarto e ai vantaggi nel sesto, riuscendo a salvare il primo match point grazie ad uno smash vincente prima di cedere al secondo. Vittoria agevole per la testa di serie numero 1 del torneo, nonostante l’avversario nel primo set sia riuscito a tenergli testa più di quanto il 6-2 del parziale lasci supporre. Andy Murray troverà nei quarti di finale il tedesco Philipp Kohlschreiber che ha sconfitto in due set Daniil Medvedev.
L’ultimo match di giornata sul Centre Court vede protagonista Roger Federer, già sette volte vincitore del torneo. Dall’altra parte della rete il russo numero 116 del mondo e proveniente dalle qualificazioni Evgeny Donskoy. Nessun precedente tra i due. Parte subito forte Roger chiudendo il primo game con un grande vincente di rovescio lungolinea che scatena il boato del pubblico. L’allungo non tarda ad arrivare: nel quarto gioco, grazie a tre vincenti e un errore forzato di Donskoy, il campione elvetico sale 3-1 per poi confermare il break subito dopo. Evgeny, pur senza gravi colpe, perde per la seconda volta consecutiva il servizio nel sesto game. Lo svizzero va a servire per il set sul 5-1 ma si fa sorprendere da due ottime risposte e da una controsmorzata vincente del russo, cedendo a sua volta la battuta. Alla seconda occasione però Federer non perdona tenendo il servizio 15 e portandosi a casa il primo set. Ad inizio secondo parziale Donskoy gioca bene e riesce a tenere testa all’avversario, recuperando anche da sotto 0-30 nel terzo game. I giocatori sono costretti a una pausa forzata nel bel mezzo dell’ottavo game a causa dalla rottura di uno dei riflettori che illuminano il campo. Alla ripresa del gioco il russo continua a non tremare sulla sua battuta e sale 5-4 senza break. Nel servire per rimanere nel set Roger è costretto ad annullare un set point al termine di uno scambio lungo, ma riesce nell’aggancio sul 5-5. Il parziale ha la sua conclusione nel tie-break. Sul 3-2 arriva il minibreak di Federer che riesce poi a mantenere il vantaggio fino al 6-4. Qui sulla prima esterna dello svizzero, Donskoy si inventa una risposta vincente fenomenale che cancella il primo set point. Il russo poi con l’ausilio del servizio riesce ad agganciare l’avversario sul 6-6. Roger non riesce a sfruttare una terza palla match prima di cedere per 9-7 a causa di due brutti errori consecutivi.
Il parziale decisivo procede all’insegna dell’equilibrio fino al 3-2, quando il 26enne di Mosca subisce il primo calo al servizio da fine primo set a questa parte. L’elvetico ne approfitta brekkando alla prima occasione utile. Federer serve per il match sul 5-3 ma anche stavolta non riesce a chiudere, complice un Donskoy che quando sembra spacciato riesce a tirare fuori il meglio del suo repertorio. Il russo riesce a sua volta a guadagnare un break di vantaggio ma nel servire per il match sul 6-5 subisce la reazione d’orgoglio del campione che riesce nel controbreak e rimanda al tie-break anche l’esito do questo terzo set. A questo punto accade l’impensabile: il russo sotto 5-1 con due minibreak di svantaggio mette a segno sei punti consecutivi e si porta a casa la vittoria più importante della sua carriera. Roger Federer subisce così la prima sconfitta dell’anno dopo otto successi consecutivi. Inoltre era dal 2000 che non perdeva con un tennista fuori dai primi 100 al mondo; l’ultimo di questa categoria che riuscì a batterlo fu James Sekulov (numero 123) nel torneo di Indianapolis. Da applausi la prestazione di Evgeny Donskoy, che è stato per tre volte a un passo dalla sconfitta riuscendo a salvarsi in maniera incredibile e portando infine a compimento l’impresa.
Nelle altre partite di giornata vittorie di Verdasco nel derby spagnolo contro Bautista Agut e di Monfils su Evans. Sconfitto invece a sorpresa Tomas Berdych in tre set dall’olandese Robin Haase.
Risultati:
F. Verdasco b. [6/WC] R. Bautista Agut 6-4 3-6 7-5
[4] G. Monfils b. D. Evans 6-4 3-6 6-1
[1] A. Murray b. G. Garcia-Lopez 6-2 6-0
[Q] E. Donskoy b. [3] R. Federer 3-6 7-6(7) 7-6(5)
P. Kohlschreiber b. D. Medvedev 6-4 6-4
[7] L. Pouille b. [Q] M. Copil 6-1 6-4
R. Haase b. [5] T. Berdych 3-6 6-3 6-4
D. Dzumhur b. M. Granollers 6-3 6-4
Giacomo Capra