WTA Acapulco: maratona Mladenovic-Watson, avanza Puig

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WTA Acapulco: maratona Mladenovic-Watson, avanza Puig

Kiki prevale dopo 3 ore e 32 minuti di gioco (secondo match femminile più lungo dell’anno). Fuori Petkovic, per il resto ordinaria amministrazione

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TSURENKO, SOLO CONFERME – Buone sensazioni per l’ucraina Lesia Tsurenko che passa al turno successivo dopo soli 36 minuti di gioco, grazie al ritiro della sua avversaria tedesca Julia Goerges. Il match era comunque già incanalato verso la vittoria della testa di serie numero 7 che nel primo set, giocando in maniera perfetta, aveva sfruttato al meglio le 2 palle break concesse per chiudere il primo set in 22 minuti ed era ripartita alla grande nel secondo, accaparrandosi subito un break prima che Julia alzasse bandiera bianca.

FINE CORSA PER DANIELA – Il secondo match di giornata vede confrontarsi Monica Puig (testa di serie n°4) e Daniela Hantuchova (WC), ex top ten in cerca di risultati per migliorare la propria classifica. Primo set equilibrato, con Puig che conferma quanto mostrato contro la nostra Francesca Schiavone, sfruttando il suo gioco solido, fatto di colpi profondi e precisi per mettere in difficoltà l’avversaria, che cerca di variare il ritmo perdendo però spesso la misura dei colpi. Il break decisivo arriva al settimo gioco con la tennista slovacca che concede 3 palle break consecutive con 3 errori gratuiti. Puig ringrazia e, complice un altro diritto fuori misura di Daniela, si aggiudica il gioco prendendo il comando delle operazioni. Nel nono gioco Monica non sfrutta 2 set point, sbagliando una risposta e infilando a rete un diritto, nel gioco successivo concede addirittura 2 palle break all’avversaria, vanificate da 2 errori di diritto, per poi chiudere il set al primo tentativo con una buona seconda che costringe all’errore Hantuchova. Inizio di secondo set altalenante, con break e contro break nei primi 3 giochi. Entrambe le giocatrici continuano a mostrare poca continuità, concedendo spesso opportunità all’avversaria, ma alla fine la tennista di Porto Rico riesce a condurre in porto la partita (con un palla break concessa sul 5-4) chiudendo al primo match point dopo 1 ora e 39 minuti di gioco non bellissimo.

ORDINARIA AMMINISTRAZIONE PER CHRISTINA – La testa di serie n°5 Christina McHale affronta la connazionale Taylor Townsend, proveniente dalle qualificazioni, che nel primo set paga l’inesperienza finendo stritolata dal gioco preciso e profondo dell’avversaria, che chiude il primo set 6-1 in soli 28 minuti, lasciando briciole alla povera Taylor. Nel secondo set la musica cambia, grazie all’intervento del coach la giovane americana riesce a ridurre gli errori e a replicare al gioco di McHale, dando vita ad una partita divertente, con buoni colpi da entrambe le parti, che portano all’epilogo finale rappresentato da un tie break combattuto che vede Townsend risalire dal 1-5 al 5 pari salvo poi arrendersi nei 2 punti successivi e cedere il passo alla più esperta connazionale, che affronterà nel prossimo turno Monica Puig.

CADE PETKOVIC – Pauline Parmentier, attuale numero 59 WTA, provoca la sorpresa di giornata, eliminando dopo una partita combattuta, ma con molti errori da una parte e dall’altra, la testa di serie n°8 del torneo Andrea Petkovic, che evidentemente non sta attraversando un buon momento di forma. Il primo set è appannaggio della tennista francese che malgrado un rendimento al servizio non ottimale (4 doppi falli) riesce a sfruttare al meglio le 2 palle break concesse da Petkovic (che ha avuto 4 occasioni di recuperare ma ne ha sfruttata solo una!) per portarsi avanti nel punteggio e chiudere il primo set in 38 minuti. Inizio secondo set disastroso per entrambe le giocatrici (nei primi 3 giochi nessun punto realizzato da chi era al servizio!) con break e contro break fino settimo gioco dove la giocatrice tedesca tiene la battuta e nel gioco successivo approfitta della quinta palla break per strappare il servizio all’avversaria e chiudere il primo set 6-3. All’inizio del 3° set Pauline Parmentier riesce a tenere il servizio, pur avendo concesso 3 palle break. Il contraccolpo psicologico per Andrea Petkovic è pesante tanto che perde i due giochi successivi a zero e spiana la strada alla sua avversaria che, con un ulteriore break al sesto gioco (malgrado 3 palle break annullate dalla tennista teutonica), suggella la vittoria chiudendo il set 6-1, regalandosi il quarto di finale con la testa di serie n°1 del torneo Mirjana Lucic-Baroni.

MLADENOVIC, CHE BATTAGLIAKiki Mladenovic (30 WTA e testa di serie n°2) sapeva che sarebbe stata una dura battaglia, visti i precedenti recenti con Heather Watson, ma probabilmente nessuna delle 2 giocatrici poteva pensare di restare in campo per 3 ore e mezza prima di chiudere il match più combattuto della giornata (e magari anche del torneo…). E dire che all’inizio l’andamento del match era completamente diverso, 3 break nei primi 3 giochi, con entrambe le giocatrici che a volte non trovavano la misura dei colpi. Successivamente gli errori sono diminuiti ed il set è arrivato al tie break che è stato appannaggio della giocatrice francese, che ha portato a casa la frazione malgrado 9 doppi falli e percentuale di prime palle al di sotto del 50%. Andamento più regolare nel secondo set, con break e contro break al secondo e terzo ed anche all’ottavo e nono gioco, servizio che non funziona ancora bene per entrambe le giocatrici (ben 8 doppi falli a testa) che comunque giungono al tie break che la giocatrice albionica si aggiudica per 7 punti a 5. All’inizio del terzo set il match continua sulla falsariga delle precedenti partite, break e contro break iniziale, poi il servizio di Mladenovic diventa via via più ficcante e preciso, grazie a questo la giocatrice francese riesce a spostare l’avversaria che, malgrado un’ottima resistenza, alla fine è costretta a cercare delle soluzioni difficili che spesso la portano all’errore. Malgrado questo si arriva sul 6-5 in perfetto equilibrio, nel turno di servizio di Heather tutto sembra procedere bene, ma sul 30 pari una risposta aggressiva di Kristina le consente di procurarsi il match point che sarà poi trasformato nello scambio successivo, consentendo alla giocatrice francese di accedere ai quarti di finale. Secondo incontro femminile più lungo del 2017, alla spalle di Kuznetsova-Jankovic (3 ore e 36 minuti agli Australian Open). Ai quarti Mladenovic affronterà la belga Flipkens che arriva bella riposata avendo potuto beneficiare del ritiro della sua avversaria Ajla Tomljanovic che, probabilmente appagata dal successo ottenuto nella giornata precedente contro la testa di serie n°6 Bouchard, si è ritirata al termine del primo set, perso per 7-5.

GIORNATA TRANQUILLA PER LUCIC – La tennista croata Mirjana Lucic-Baroni (attuale 34 ATP, fresca semifinalista dell’Australian Open) non ha fatto molta fatica a regolare la statunitense Shelby Rogers con un doppio 6-4 che non lascia spazio a discussioni. Tranne nella fase centrale del secondo set, la giocatrice a stelle e strisce non ha mai dato l’impressione di poter mettere in apprensione la sua più quotata avversaria, che si è limitata a cercare di fare le cose semplici, con pochi errori, mantenendo un buon ritmo negli scambi e cercando con insistenza il rovescio di Rogers. Nei quarti di finale la attende lo scontro con la francese Parmentier.

Risultati:

[7] L. Tsurenko b. J. Goerges 6-1 2-0 rit.
[4] M. Puig b. [WC] D. Hantchova 6-4 6-3
[5] C. McHale b. [Q] T. Townsend 6-1 7-6 (5)
P. Parmentier b. [8] A. Petkovic 6-4 3-6 6-1
[2] K. Mladenovic b. H. Watson 7-6(4) 6-7(5) 7-5
K. Flipkens b. A. Tomijanovic 7-5 rit.
[3] J. Ostapenko b. M. Brengle 7-5 6-4
[1] M. Lucic-Baroni b. S. Rogers 6-4 6-4

Andrea Franchino

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