Obradovic su Djokovic: "Io e suo padre dobbiamo tornare nello staff"

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Obradovic su Djokovic: “Io e suo padre dobbiamo tornare nello staff”

L’ex capitano serbo di Coppa Davis ritiene che per superare la sua crisi di risultati Novak Djokovic debba “tornare al passato” e affidarsi ai consigli di chi lo conosce da sempre

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La sconfitta di Djokovic contro Kyrgios ad Acapulco ha suscitato molta sorpresa tra i suoi sostenitori, in particolare in Serbia. Nonostante si sappia che il 21enne australiano è un giocatore che in giornata di grazia può mettere in difficoltà chiunque, dopo che Nole si era preso la rivincita con del Potro per la sconfitta subita alle Olimpiadi nessuno in patria immaginava che sarebbe caduto all’ostacolo successivo. Ed ecco che a Belgrado e dintorni sono tornati a chiedersi preoccupati: cosa sta succedendo a Novak Djokovic? E un quotidiano serbo lo ha chiesto all’ex selezionatore serbo Bogdan Obradovic, uno che Nole lo conosce bene, dato che è stato anche il suo allenatore all’inizio della carriera juniores.

Obradovic non si è tirato indietro, e con la consueta schiettezza ha detto la sua, offrendosi per dare una mano al suo ex allievo“Il fatto è che ha bisogno di fare una grande e profonda analisi di tutta una serie di cose. Ma Djokovic è padrone di se stesso ed è il primo a sapere di cosa ha bisogno. Io sono pronto ad aiutarlo.”

Obradovic ha sostenuto infatti che il problema di Djokovic è … Djokovic stesso. Nel suo complesso, come persona ed atleta professionista. Nella necessità di trovare un equilibrio tra la nuova vita privata, come padre e marito, e le motivazioni e la concentrazione necessarie a rimanere un tennista di vertice. Secondo il 50enne allenatore serbo, la soluzione si trova attraverso il confronto con persone di cui si ha piena fiducia. “Anni fa, insieme a suo padre Srdjan, risolvevamo insieme questi problemi. Ecco, Novak deve far tornare persone come me e suo padre nel suo team.”

Premesso che, probabilmente, un atleta e uomo che tra pochi mesi compie trent’anni è naturale e logico che decida di gestire certe tematiche in maniera diversa rispetto a quando era un adolescente e quindi era necessario si appoggiasse molto al padre e all’allenatore (e che comunque nel frattempo qualcosina ha vinto…), dalle parole di Obradovic è sembrato quasi di capire che secondo lui Novak si è allontanato dal padre e che nel complesso ritiene che le persone che lo circondano non siano quelle giuste per lui.

L’ex ct serbo di Davis (da quest’anno il suo posto è stato preso da Nenad Zimonjic) ha negato questa interpretazione delle sue parole, sostenendo di non sapere se Djokovic si è allontanato dalla famiglia di origine e dichiarando che Marjan Vajda,Gebhard Phil-Gritsch e Miljan Amanović siano le persone giuste per il n. 2 del mondo. Ha glissato sul nome di  Pepe Imaz, tanto che gli è stato chiesto se secondo lui è il “guru” spagnolo il problema. Ma Obradovic ha evitato di rispondere direttamente. “Quello che sta succedendo è collegato a tantissimi fattori. Se raggruppate attorno a voi le persone giuste, loro possono risolvere tutto. Per un buon matematico non esiste un compito impossibile. Io sono quel matematico.”

Un “ritorno al passato” è proprio quello che serve a Djokovic per risollevarsi, dopo che negli anni ha costruito attorno a sé un team che lo ha pienamente supportato (oggi di quello squadra manca solo Becker) a dominare il tennis mondiale? I lettori di Ubitennis cosa ne pensano?

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