Roger Federer: Olimpiadi, Montecarlo, Roma
Lo svizzero ha vinto almeno una volta ogni Slam, ha vinto le finals ben 6 volte, ma non ha mai vinto le Olimpiadi (le ha vinte in doppio). È però andato vicino, disputando la finale nel 2012 e perdendola da Andy Murray. Federer ha vinto 7 dei 9 Masters 1000 almeno una volta, gli mancano soltanto Montecarlo e Roma. Nel primo dei due tornei ha disputato ben 4 finali, le prime 3 perse da Nadal tra il 2006 ed il 2008, l’ultima dall’amico Wawrinka nel 2014, dopo esser andato vicino a chiuderla in due set. A Roma invece Federer ha giocato e perso 4 finali, la prima da Mantilla, la seconda da Nadal sciupando match point, la terza ancora da Nadal, la quarta da Djokovic. Federer ha dunque disputato almeno la finale in tutti e 16 i “grandi tornei” oggetto della nostra analisi. In dettaglio, vittorie e finali di Federer:
– Aus Open: 5/6
– Roland Garros: 1/5
– Wimbledon: 7/10
– US Open: 5/7
– Finals: 6/10
– Olimpiadi: 0/1
– Davis: 1/1
– Indian Wells: 4/6
– Miami: 2/3
– Montecarlo: 0/4
– Amburgo/Madrid (terra): 6/8
– Roma: 0/4
– Canada: 2/5
– Cincinnati: 7/7
– Madrid/Shanghai (hard): 2/4
– Bercy: 1/1
In totale, Federer ha ottenuto 49 titoli in 82 finali (59.8%), 48 su 81 (59.3%) escludendo la Davis. Dei tre tornei che gli mancano, improbabile possa vincere le Olimpiadi, dove ha disputato la finale, ma non è mai realmente andato a pochi punti dal titolo. Discorso diverso per Monte Carlo e Roma, dove – ammesso partecipi – ha ancora qualche residua possibilità. I due grandi rimpianti sono nel 2014 con Wawrinka (sul 5-5 del secondo set Federer avrebbe forse potuto giocare meno passivo) e soprattutto nel 2006 a Roma contro Nadal, quando è addirittura arrivato a match point e ha quindi sfiorato il titolo per pochi centimetri.
Rafael Nadal: Finals, Miami, Bercy
Come per Federer, a Nadal mancano solo tre titoli. Lo spagnolo di Manacor ha completato il Career Grand Slam battendo Djokovic agli US Open nel 2010, può vantare il titolo olimpico nell’eccezionale estate del 2008 e ben 4 Coppe Davis. Ma non ha mai vinto le Finals, penalizzato dal fatto che da molti anni si giochino indoor, condizioni in cui in carriera Nadal ha vinto la miseria di 2 titoli, uno nell’atipico rosso indoor di San Paolo (2013) e l’altro dopo una clamorosa rimonta su Ljubicic a Madrid nel 2005 (cemento). Anche Nadal, come Federer, può dire di aver disputato almeno la finale in tutti e 16 i tornei che stiamo analizzando. Alle Finals lo spagnolo ha perso 2 finali, a Miami 4 finali e a Bercy 1 finale. Vediamo il dettaglio complessivo:
– Aus Open: 1/4
– Roland Garros: 9/9
– Wimbledon: 2/5
– US Open: 2/3
– Finals: 0/2
– Olimpiadi: 1/1
– Davis: 4/4
– Indian Wells: 3/4
– Miami: 0/4
– Montecarlo: 9/10
– Amburgo/Madrid (terra): 4/8
– Roma: 7/9
– Canada: 3/3
– Cincinnati: 1/1
– Madrid/Shanghai (hard): 1/2
– Bercy: 0/1
Complessivamente, Nadal vanta 47 titoli in 70 finali (67.1%), 43 su 66 (65.2%) escludendo la Davis. Lo spagnolo ha dunque qualche titolo più di Federer pur avendo disputato meno finali. Eccezionale il bottino sul rosso: 29/36 (80.6%). Le 7 finali perse sul rosso sono state perse solo dagli altri Fab-4: 4 da Djokovic, 2 da Federer, 1 da Murray. Nelle due finali perse alle Finals Nadal non è mai andato realmente vicino alla vittoria, nonostante nel 2010 si sia arreso soltanto al terzo a Federer. Diverso il discorso per Miami, soprattutto se pensiamo al 2005, quando perse da Federer al quinto dopo esser stato in vantaggio 2 set a 0 e dopo aver perso il terzo al tie break per 7 punti a 5. Anche nel 2011 a Miami andò molto vicino alla vittoria, arrendendosi a Djokovic per 7 punti a 4 al tie break decisivo dopo esser stato avanti 1 set a 0. Clamorosa la sconfitta a Bercy nell’unica finale, con addirittura un bagel subito da uno scintillante Nalbandian, capace di battere Federer e Nadal nel torneo.
Quante possibilità restano ancora a Rafa? Se dovessimo sbilanciarci, diremmo che Miami potrebbe ancora essere alla portata nei prossimi anni o addirittura tra poche settimane. Molto più difficile pensare che Nadal possa vincere entrambi i tornei indoor di fine anno.
Andy Murray: Australian Open, Roland Garros, Indian Wells e Montecarlo
Chiudiamo la rassegna con Andy Murray. Fino all’anno scorso non avremmo incluso lo scozzese in questo articolo, ma nel 2016 Murray ha vinto per la prima volta Roma, Bercy e Finals, riducendo a soli quattro i tasselli mancanti. Come Djokovic, Murray ha disputato almeno la finale in 15 dei 16 tornei in esame ed almeno la semifinale in tutti e 16. L’unica finale che gli manca è quella a Montecarlo, dove si è fermato per tre volte in semifinale. Ricordiamo che Murray fino al 2015 non aveva ancora mai disputato neppure una finale sul rosso e “vantava” anche una clamorosa la debacle in Davis contro Fognini. Da allora, dopo la vittoria a Monaco di Baviera nel 2015, Murray negli ultimi 2 anni ha vinto Madrid e Roma, fermandosi in semifinale a Monte Carlo nel 2016 perdendo da Nadal, in finale a Madrid e Parigi nel 2016 perdendo da Djokovic. Murray ha perso solo da questi due giganti e solo tre volte sul rosso negli ultimi 24 mesi. Vediamo il dettaglio delle finali pesanti di Murray:
– Aus Open: 0/5
– Roland Garros: 0/1
– Wimbledon: 2/3
– US Open: 1/2
– Finals: 1/1
– Olimpiadi: 2/2
– Davis: 1/1
– Indian Wells: 0/1
– Miami: 2/4
– Montecarlo: 0/0
– Amburgo/Madrid (terra): 1/2
– Roma: 1/1
– Canada: 3/3
– Cincinnati: 2/3
– Madrid/Shanghai (hard): 4/5
– Bercy: 1/2
Murray ha dalla sua una Davis vinta praticamente da solo nel 2015 e due titoli consecutivi alle Olimpiadi (2012-2016), impresa mai riuscita ad altri. Sono 21 i titoli pesanti su 36 finali (58.3%), 20 su 35 (57.1%) escludendo la Davis. A Murray mancano due Slam, ben 5 le finali perse in Australia, ma nessuna in cui abbia mai realmente dato l’impressione di poter vincere, anche se nel 2015 prima di crollare di schiando perdendo gli ultimi 9 game consecutivi aveva forse giocato leggermente meglio di Djokovic. Lo stesso vale per la finale 2016 al Roland Garros, dove ha ceduto abbastanza pesantemente dopo un ottimo primo set, forse schiacciato dalla pressione di una vittoria apparsa a quel punto possibile. A Montecarlo ha sempre ceduto il passo a Nadal in semifinale, nel 2016 anche a causa di un evidente calo fisico dopo 1h30′ giocata ad alto livello. Questi tre tornei sono alla portata di Murray, anche se per vincere in Australia dovrà attendere almeno fino al 2018. Chiudiamo il cerchio con Indian Wells, dove quest’anno è indicato come favorito e potrebbe togliere lo zero dalla relativa casella. Nell’unica finale disputata, nel 2009, fu sempre Nadal a sbarrargli il passo. Se si può dire che Murray si è visto togliere molto da Federer (tre finali Slam perse), i tornei che mancano al suo palmares hanno visto Djokovic e Nadal come ostacoli insuperabili.