IW, italiani: grande Fognini, Lorenzi non può nulla con Stan [AUDIO]

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IW, italiani: grande Fognini, Lorenzi non può nulla con Stan [AUDIO]

INDIAN WELLS – L’azzurro gioca un grande match contro il n.8 del mondo, superandolo per 6-4 al terzo set dopo una partita rocambolesca. Ora sfiderà Cuevas. Troppo Wawrinka per Lorenzi

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F. Fognini b. [7] J.W. Tsonga 7-6(4) 3-6 6-4 (da Indian Wells, Vanni Gibertini)

La partita con Tsonga misurerà il mio livello attuale” aveva detto Fognini dopo la vittoria di misura al primo turno contro Kravchuk. E sembra che il suo livello attuale non sia poi così male, se alla fine è uscito vincitore contro un Top 10 (prima vittoria per lui contro uno dei primi 10 da quando nel 2015 battè Nadal agli US Open) che oltretutto si era aggiudicato due tornei consecutivi in Europa il mese scorso.  Sarà certo contento il suo sponsor Hydrogen, che Fognini condivide con il suo compagno di doppio Simone Bolelli.  C’è da dire che dal punto di vista tecnico la partita è stata tutt’altro che eccelsa (eufemismo), principalmente a causa del grande caldo: temperatura fissa sopra i 30 gradi e sole impietoso che ha trasformato lo Stadium 1 dell’Indian Wells Tennis Garden in un forno. Irragionevole aspettarsi bel tennis in condizioni del genere, anche se bei colpi ce ne sono stati parecchi, nonostante i numerosissimi errori dei giudici di linea. Mai capitato di vedere così tante “sviste” da parte degli ufficiali di gara in un match: speriamo siano stati anche loro vittima del caldo, ma in epoca pre-awk-Eye questa partita avrebbe potuto facilmente degenerare, visti anche i caratterini in campo.

Nessun break e solo tre palle break (due annullate da Tsonga ed una, che era contemporaneamente un set point, cancellata da Fognini) in tutti i 50 minuti del primo set, nel quale Tsonga non ha certamente brillato: seconda di servizio piuttosto lenta, rovescio tagliato spesso e volentieri veleggiante oltre la linea di fondo ed un diritto sovente impreciso negli affondi. Fognini non ha grandi picchi, ma è certamente il più costante dei due, tanto che arriva al tie-break con quattro punti in più sul taccuino e, set point a parte, meritando oggettivamente di più per quanto fatto vedere. Durante il “jeu decisif”, la dea bendata si veste di azzurro e fa pendere l’ago della bilancia dalla parte di Fognini grazie ad un nastro vincente che rende imprendibile una sua risposta di rovescio bloccata. Fabio ci mette poi anche parecchio del suo nel punto seguente, quando fa leva sulle sue straordinarie gambe per terminare lo scambio migliore del set con un passante di rovescio incrociato. Quando sembra che il francese stia per andare in confusione, come per incanto ritrova il diritto e strappa il break a zero nel terzo game della seconda frazione, imbarcandosi poi in un paio di giochi interminabili sula propria battuta (14 e 16 punti rispettivamente) nei quali per cinque volte deve rintuzzare il tentativo di Fognini di pareggiare il conto dei break. Gli scambi diventano progressivamente più corti, d’altronde non è il caso di mettersi a pedalare a fondocampo sotto questa calura, talmente opprimente da costringere ad un vorticoso turnover tutti gli spettatori sugli spalti non baciati dall’ombra. Il servizio di Tsonga detta legge, quello di Fognini no, sul 5-3 per il transalpino è il ligure che si impelaga in un complicato turno di battuta, che finisce con il secondo break del set ed il 6-3 per Tsonga in 49 minuti.

Jo Wilfried corre verso gli spogliatoi per andarsi a cambiare d’abito (non si capisce perché debba correre, affaticandosi ancora di più), ma quando rientra per cominciare il set decisivo cede subito la battuta, trattenendosi a malapena dallo spedire fuori dallo stadio la palla dell’ultima volèe di rovescio, risparmiandosi in questo modo una bella mazzetta di dollari. I game, come gli scambi, si accorciano, ed i servizi perdono in efficacia. Tsonga recupera il break per il 2-2 con un bel turno di ribattuta, mettendo molta pressione su Fognini con la propria risposta di diritto. Ma nessuno riesce a dare continuità al proprio gioco, e Jo si inguaia subito sullo 0-30, riuscendo però in qualche modo a togliersi d’impaccio e provocando il primo lancio di racchetta di Fognini, che per oltre due ore si era ammirevolmente trattenuto. Sul 3-3 quattro errori non forzati (che più non forzati non si può) costano il break a Tsonga, ma Fognini per la prima volta nel match non ne approfitta e restituisce il favore con doppio fallo finale. Ormai si gioca punto a punto: sul 4-4 Tsonga prima cancella due palle break, ma poi due volée e di rovescio lo condannano a subire il secondo break consecutivo, che questa volta si rivela fatale. Tre servizi chiudono il match dopo 149 minuti che se non ci hanno dato troppe indicazioni sulla condizione tennistica di Fognini nei prolungati scambi ad alta velocità, ci hanno sicuramente detto che sotto il profilo fisico ed agonistico il ligure c’è eccome. Ora la sua avventura nel deserto della California proseguirà lunedì con la prova del nove rappresentata dallo slovacco Klizan o dall’uruguaiano Cuevas, per tentare di seguire le orme di Flavia Pennetta che fu incoronata campionessa nell’edizione 2014 di questo torneo.

[3] S. Wawrinka b. P. Lorenzi 6-3 6-4 (dal nostro inviato a Indian Wells, Luca Baldissera)

Sono ormai le 17.30 ora della California quando fanno il loro ingresso nello Stadium 1 di Indian Wells Paolo Lorenzi (35 anni, 38 ATP) e lo svizzero Stanislas Wawrinka (31 anni, praticamente 32, compleanno il 28 marzo, numero 3 ATP) per il loro incontro di secondo turno, che è il primo di Stan essendo ovviamente testa di serie. Due a zero i precedenti in favore di Wawrinka, ma piuttosto datati, risalendo al 2013. Sarebbe stato meglio per Paolo, che come resistenza fisica e atletica è probabilmente più solido di Stan, iniziare prima, quando faceva veramente caldo, ma Venus Williams e Fabio Fognini sono entrambi andati al terzo set per vincere le loro precedenti partite sul campo centrale. Il tramonto sul deserto, almeno, è spettacolare come sempre da queste parti, e la temperatura è perfetta.

Al via lo svizzero con la battuta, nei primi tre game entrambi tengono senza problemi, giocando bene, in particolare un paio di ottime discese a rete di Paolo e qualche accelerazione delle sue di Stan fanno scaldare da subito il pubblico, numeroso, che applaude convinto. Sul 30 pari nel quarto game Lorenzi commette doppio fallo, palla break, immediatamente convertita dal gran dritto lungolinea di Wawrinka, 3-1. In un attimo arriva il 4-1, Paolo reagisce e accorcia 4-2 mettendo a segno anche delle buone combinazioni con il serve&volley, poi nel settimo game un paio di sciocchezze di Stan nei pressi della rete (bruttissimo un dritto non chiuso da tre metri) offrono due opportunità non consecutive all’italiano per controbrekkare, ma lo svizzero si salva e sale 5-2. Tiene ancora Paolo, 5-3, poi Stan alla battuta per chiudere arriva a set point, sbaglia in rete un rovescio, va di nuovo in vantaggio, e con un servizio vincente al centro si prende il 6-3. La partita è equilibrata, la differenza l’hanno fatta le occasioni, Paolo ha avuto due palle break senza trasformarle, Stan alla prima e unica ha fatto centro.

Lorenzi contro Wawrinka

Paolo Lorenzi in azione contro Stan Wawrinka, Campo Centrale, Indian Wells 2017

In avvio di secondo set Stan lascia andare i suoi gran colpi da fondo, drittoni carichi e il solito fantastico rovescio mandano Paolo a ribattere da oltre la scritta “Indian Wells” quattro metri dietro la linea di fondo, arriva un terribile 0-40, ma l’italiano si salva grazie anche a qualche incertezza di Wawrinka, che ha una quarta palla break annullata anch’essa, e dopo 10 punti finalmente è 1-0 per Lorenzi. Picchia duro adesso Stan, l’1-1 arriva velocemente, Paolo deve resistere e contrattaccare appena può, il che è esattamente quello che fa salendo 2-1. Che bravo il senese, quello che ha lo dà sempre tutto, e sta in campo con un’intelligenza tattica esemplare. D’altronde, non arrivi in top-40 fisso per caso. Nel frattempo siamo 2-2, c’è un pericoloso 0-30 che subito diventa 15-40, altre due palle break Stan, la prima sprecata con un tentativo mal riuscito di drop-shot, sulla seconda gran ace centrale di Lorenzi, 40 pari, poi scambione in pressione chiuso dal rovescio dell’italiano, splendido, e servizio vincente a uscire, 3-2 per Paolo, applausi. Giustamente Wawrinka non fa una piega, continua a picchiare, game a zero per il 3-3, poi ancora 15-40 e due break point da affrontare per l’italiano, che si salva con il servizio, e sale 4-3. Siamo a ben 8 break point annullati nel set dall’italiano, sempre in bilico ma bravissimo a non crollare. Pareggia ancora Stan, che stasera va detto è molto centrato con tutti i colpi. E infatti, quando nel nono game arriva la nona palla break per lui, spara un dritto a uscire, va a servire per il match sul 5-4, e a forza di botte tremende tiene a zero, 6-4 e terzo turno per lui. Bravo lo stesso Paolo, la prova è che ci è voluto un ottimo numero 3 del mondo per batterlo.

Risultati:

F. Fognini b. [7] J.W. Tsonga 7-6(4) 3-6 6-4
[3] S. Wawrinka b. P. Lorenzi 6-3 6-4

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