ATP Miami: Seppi vince in due set, Tiafoe si regala Federer

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ATP Miami: Seppi vince in due set, Tiafoe si regala Federer

Il tabellone si allinea al secondo turno a Miami: bella vittoria di Andreas Seppi sul moldavo Albot. Sarà Mannarino l’avversario di Lorenzi. A Coric la maratona con Granollers. Il giovane americano batte Kravchuk e sfiderà il campione elvetico

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A. Seppi b. R. Albot  6-4 6-4 (Giovanni Vianello)

Andreas Seppi affronta il moldavo Radu Albot per un posto nel secondo turno contro Gilles Muller. Nessun precedente tra i due. Il match, stando al ranking, doveva essere equilibrato, considerato che Seppi è n. 80 del mondo mentre il moldavo è ottantaseiesimo, ma il campo ha sfalsato il pronostico, consegnando una vittoria piuttosto facile per Andreas. Nel primo game il moldavo si porta 40-15 sul proprio servizio, ma poi inanella una serie di errori che concedono il break ai vantaggi all’altoatesino. Andreas poi conferma il break, giocando solido e tenendo il servizio a zero. Seppi poi si concede un game di pausa, così Albot “muove” il proprio punteggio. Segue un altro game autoritario da parte di Andreas al servizio, il punteggio recita 3-1. Albot comincia ad entrare in partita, tiene un altro turno di battuta e rimane agganciato nel punteggio al nostro connazionale, seppur sempre sotto di un break. Seppi continua ad essere implacabile al servizio, anche nel proprio terzo turno di battuta non concede nemmeno un 15 all’avversario (Seppi non ha finora concesso nemmeno un punto al servizio ed ha messo in campo 11 prime su 12 servizi totali). Il moldavo nel settimo gioco tiene un altro turno di battuta, questa volta a 15. Seppi, infine, concede un punto sulla propria battuta sul 4-3 30-0 in suo favore, ma poi ottiene un altro game di servizio (a 15), assicurandosi la possibilità di servire per il set. Nel nono game Seppi va avanti 0-30 e così si trova a due punti dal set, ma poi due dritti sbagliati da Andreas ed una variazione in back di Albot che mette fuori ritmo l’altoatesino consegnano al moldavo il 40-30; Albot infine, almeno momentaneamente, si salva, protraendo il set fino ad almeno il decimo gioco. Andreas a questo punto, mostrando anche un ottimo tocco sul 15-0 in suo favore con una palla corta che gli consegna il 30-0, tiene la battuta a 15 e così vince il set 6-4.

Nel secondo set si parte con due game di studio, poi Andreas nel terzo game, dopo che Albot aveva avuto palla del 2-1 in suo favore, opera il break a causa della tendenza del moldavo di allungare gli scambi, tendenza che favorisce Seppi in questa partita. Nel game successivo il moldavo trova per la prima volta delle contromisure al servizio dell’azzurro e trova anche la prima palla break (in suo vantaggio) del match; Andreas la annulla, ma poi, alla seconda occasione, nonostante diverse palle del 3-1, l’altoatesino, con un dritto inside-in lungo, consegna l’immediato contro-break all’avversario. Andreas tuttavia nel quinto game si guadagna il 15-40 grazie anche ad un gran pallonetto in corsa sul 15 pari e poi strappa la battuta alla prima palla break del game. Nel sesto game Seppi concede il 30-30 e poi con un dritto sul nastro anche il 30-40, e qui cede la battuta proprio a 30 su un gran punto in cui Albot si produce in un ottimo salvataggio a rete. Ancora una volta, nel settimo game Seppi, grazie ai propri scambi in progressione, che mettono in difficoltà Albot, si guadagna il 15-40. La prima palla break viene salvata dal moldavo grazie ad una discesa a rete a sorpresa che coglie impreparato Andreas, ma nella seconda l’altoatesino va a segno e così per la terza volta nel set Seppi si trova avanti di un break (4-3 e servizio). Dopo due game stentati al servizio, Seppi ritrova consistenza anche alla battuta e si issa 5-3, garantendosi così l’opportunità di servire per il match. Il nono game è interlocutorio, Albot tiene il servizio a 15. Nel decimo gioco Seppi va avanti 40-0 (con fra l’altro un bellissimo rovescio lungolinea vincente sul 30-0), commette un doppio fallo ma infine con una discesa a rete chiude il match con un 6-4 periodico. Eccettuati i due turni di battuta persi (anche se va detto che Albot in quei due frangenti si è dimostrato quasi infallibile), per Seppi ottimo match quello odierno, sia dal punto di vista mentale (soprattutto nel primo set, quando ha concesso pochissimo col servizio dopo essersi immediatamente guadagnato il break di vantaggio) sia dal punto di vista della tenuta fisica.

Y. H. Lu b. [WC] C. Ruud 6-2 6-1 (Maurizio Mascioli)

Due generazioni a confronto quelle che aprono la seconda giornata del tabellone maschile sul campo n.7: da una parte il trentatreenne taiwanese Lu (n.64), dal 2001 nel circuito senza infamia e senza lode, dall’altra il più giovane giocatore del torneo Casper Ruud (n.128), norvegese classe 98, già numero 1 juniores e semifinalista solamente un mese fa all’ATP di Rio (suo esordio tra i pro). Figlio d’arte (suo padre Christian raggiunse la 39° posizione al mondo nel 95) è considerato da molti come un nuovo grande protagonista della next generation. Nelle primissime battute il match sembra molto equilibrato, finché la maggior esperienza dell’asiatico lo porta ad ottenere il break nel sesto gioco e tenere la battuta nel game successivo salendo 5-2. Il golden boy norvegese sembra frastornato e si aggrappa al suo servizio, ma Lu è inesorabile e chiude con un altro break il primo set in soli 34 minuti. Il secondo set è un monologo del tennista di Taiwan, che scherza come il gatto fa col topo. Vola facilmente sul 5 a 0 mentre Ruud, alle corde, sembra la brutta copia della sorpresa ammirata solamente pochi giorni fa a Rio. Il suo colpo migliore, il dritto incrociato, non funziona e il suo gioco appare confusionario, dimostrandosi incapace di trovare alternative valide che possano contrastare il veloce e ordinato taiwanese. Il sesto gioco è quello più combattuto, con Ruud che fino alla fine cerca in tutti i modi di risalire la china, annullando due match point e portandosi sull’uno a cinque. Ma Lu ha fretta e al terzo match point chiude i conti con un netto 6-1, impartendo una severa lezione al ragazzino norvegese, il quale non ha saputo tenere gli occhi aperti di fronte alla luce, forse troppo abbagliante, di tutti i riflettori che erano puntati su di lui. Nel prossimo turno Lu se la vedrà con un altro giovane, ma di ben altro spessore: Alexander Zverev n. 16 del tabellone.

B. Coric b. M.Granollers 7-6(6) 4-6 6-3 (Pierluigi Maienza)

Il secondo incontro odierno in programma sul campo centrale di Miami contrappone Marcel Granollers (n.41 ATP) a Borna Coric (n.62). Entrambi i tennisti debuttano nel 1000 della costa Est dopo le delusioni patite al Challenger di Irving della scorsa settimana: lo spagnolo è stato estromesso al primo turno da Albot, mentre il croato al secondo per mano di Dustin Brown. I precedenti sono a favore del più giovane Coric che si è imposto nei due incontri a Umago (terra) del 2015 e Chennai (cemento) dello scorso anno. Il primo set si sviluppa all’insegna dell’equilibrio con il giocatore al servizio che concede scarse chance a chi risponde: Coric annulla una palla break al suo avversario nel quarto gioco e ne manca due nell’undicesimo facendosi rimontare da Granollers dal 15-40. L’epilogo del set al tie-break appare conclusione scontata e necessaria per il primo parziale che Coric si aggiudica sfruttando un mini-break ottenuto a proprio favore sul 6 pari. Il secondo set replica la preminenza del giocatore al servizio: nessuna palla break concessa fino al settimo gioco quando Coric palesa un evidente passaggio a vuoto; dopo un solo punto concesso in tre turni di servizio il croato cede a zero il servizio a Granollers che è bravo a difendere il vantaggio acquisito cancellando, nei successivi turni di servizio, tre palle del controbreak e a riportare l’incontro sull’1-1. Nel terzo set lo spagnolo palesa un calo al servizio che ora si attesta sotto il 50% mentre Coric si porta al 70%: ciò consente a quest’ultimo di recuperare il servizio perso in avvio e portarsi sul 5-2. Nel gioco decisivo, Coric si porta 40-0 ma consente al suo avversario il recupero fino alla palla break ed, annullata questa, chiude al quarto match point grazie ad un errore dello spagnolo dopo uno scambio sulla diagonale del rovescio. Nel secondo turno del torneo, per Coric c’è la tds n. 6 Thiem con il quale non si segnalano precedenti.

[Q] F. Tiafoe b. K. Kravchuk 7-5 5-7 6-1 (Matteo Polimanti)

Dopo aver superato a fatica le qualificazioni, fa il suo esordio nel tabellone principale uno dei massimi esponenti della Next Gen americana Francis Tiafoe (101 ATP), opposto al non irresistibile Konstantin Kravchuk, numero 103 del mondo. Il russo, attraverso dei buoni risultati, ottenuti prevalentemente nel circuito challenger, si è costruito una dignitosa classifica che gli permette di entrare direttamente nei tornei più importanti. In questo 2017 non è però riuscito a vincere nemmeno un match a livello ATP (nonostante conducesse 6-0 5-3 su Fognini ad Indian Wells). I due giocatori si sono affrontati appena una settimana fa nel primo turno del ricchissimo challenger di Irving, dove Tiafoe si è imposto in due comodi set. In palio un’affascinante quanto proibitiva sfida contro Federer nel round successivo. L’americano nonostante dimostri sin dalle prime battute di avere un bagaglio tecnico più completo rispetto al tennista moscovita, non riesce a mantenere il break di vantaggio acquisito ad inizio set; è soprattutto il servizio (6 ace nel primo parziale) a portare Tiafoe sul 6-5, che nel dodicesimo gioco, strappa la battuta a Kravchuk sfruttando un passaggio a vuoto del russo che commette un grossolano errore di dritto proprio sul set point. Il secondo set sembra procedere sulla falsariga del primo: è ancora Tiafoe ad uscire meglio dai blocchi, break immediato nel secondo game e vantaggio consolidato nei game successivi, 4-1 per il tennista USA. Arriva nuovamente la reazione di Kravchuk che sfruttando gli alti e bassi di Tiafoe recupera fino al 4-4. Il decimo game è il più lungo della partita, il russo costretto a servire per rimanere in partita, annulla due match point e brekka nel gioco successivo. Il tennista americano è nervoso, commette numerosi gratuiti e manifesta il suo disappunto lanciando più volte la racchetta. Kravchuk non trema e tiene agevolmente il suo turno di servizio a 15: 1 set pari dopo 1h 30 di gioco e tutto da rifare per Tiafoe. Dèjà vu nel set desisivo: l’americano strappa la battuta al moscovita nel secondo gioco, ma questa volta, memore delle rimonte subite precedentemente, mantiene alta l’asticella della concentrazione e si porta agevolmente sul 5-0: Kravchuk evita un umiliante bagel rinviando l’esito del match al game successivo. In due ore esatte di gioco Tiafoe, soffrendo più del dovuto, chiude con il punteggio finale di 7-5 5-7 6-1, regalandosi un match da sogno contro Roger Federer.

Gli altri incontri

Gioventù in chiaroscuro nel Day 4 del Miami Open. Avanza senza sudare Rublev, che spazza via il fantasma di Florian Mayer in meno di un’ora, mentre escono di scena sia Hyeon Chung che Karen Khachanov, entrambi sconfitti al tie break del set decisivo. L’occhialuto coreano perde  la volata contro il pugnace bosniaco Dzumhur, un tizio che diventa pericolosissimo quando i favori del pronostico non lo premiano, mentre il ragazzone moscovita si arrende dopo una zuffa furibonda con il Peque Schwartzman. Risultati altalenanti anche per i veterani in campo nel pomeriggio di Key Biscayne. Robredo mette a segno l’ennesimo numero della carriera superando in rimonta Nikoloz Basilashvili: alzi la mano chi si aspettava che il vecchio Tommy, reduce dall’ennesimo, delicatissimo intervento chirurgico subìto in carriera, avrebbe avuto la meglio sul georgiano, il quale risultava essere uno dei giocatori più caldi visti sul cemento nordamericano di questa prima parte di stagione. Esce invece mestamente di scena Benjamin Becker, che lotta solo per un set prima di lasciare il passo ad Adrian Mannarino. Da segnalare che il battitore di Merzig non vince un match di tabellone principale del tour maggiore dallo scorso Wimbledon, quando eliminò Facundo Bagnis all’esordio.

Emmanuel Marian

Tra i match disputati in giornata l’argentino Horacio Zeballos ha la meglio in tre set sul portoghese Gastao Elias. Nel primo set il lusitano, protagonista un anno fa qui a Miami della tragicomica mancata iscrizione alle qualificazioni da parte del suo coach, se lo aggiudica al tie break ma subisce poi la rimonta di Zeballos, il quale vince i successivi due parziali per 6-2 e 7-5. Nella sfida tra qualificati Darian King sconfigge in due partite Lukas Lacko per 7-6 6-4. Sfida equilibrata tra Robin Haase e la wild card svedese classe 1998 Mikael Ymer: l’olandese se la aggiudica in due set con il punteggio di 7-5 7-6 dopo una sospensione per pioggia a metà del secondo parziale. Il russo Andrey Kuznetsov sconfigge in due set Denis Istomin, giustiziere di Djokovic a Melbourne, con il punteggio di 6-4 7-6, anche qui dopo l’interruzione per pioggia. Il qualificato kazako Mikhail Kukushkin vince piuttosto rapidamente in due set per 6-4 6-1 contro Mikhail Youzhny, lucky loser chiamato all’ultimo momento dopo la rinuncia di Tomic. Sospese e rimandate causa pioggia le partite Dolgopolov-Jaziri e Bellucci-Robert.

Michele Trabace

Risultati:

[PR] T. Robredo b. N. Basilashvili 3-6 6-4 6-2
A. Mannarino b. [Q] B. Becker 7-6(6) 6-3
Y. H. Lu b. [WC] C. Ruud 6-2 6-1
B. Coric b. M. Granollers 7-6(6) 4-6 6-3
A. Seppi b. [Q] R. Albot 6-4 6-4
D. Schwartzman b. K. Khachanov 6-4 3-6 7-6(4)
D. Dzumhur b. H. Chung 3-6 6-1 7-6(1)
[WC] A. Rublev b. F. Mayer 6-1 6-1
R. Haase b. [WC] M. Ymer 7-5 7-6(3)
[Q] F. Tiafoe b. K. Kravchuk 7-5 5-7 6-1
[Q] D. King b. [Q] L. Lacko 7-6(2) 6-4
H. Zeballos b. G. Elias 6-7(2) 6-2 7-5
[Q] M. Kukushkin b. [LL] M. Youzhny 6-4 6-1
A. Kuznetsov b. D. Istomin 6-4 7-6(0)
[WC] T. Bellucci vs S. Robert rinviata
A. Dolgopolov vs M. Jaziri rinviata

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