WTA Monterrey: Kerber prima finale dell'anno, avrà Pavlyuchenkova

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WTA Monterrey: Kerber prima finale dell’anno, avrà Pavlyuchenkova

Pronostico rispettato con la teste di serie numero 1 e 2 in finale. Angelique Kerber piega la resistenza di Carla Suarez Navarro nel primo set e poi domina il secondo. Anastasia Pavlyuchenkova stende Caroline Garcia

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PAVLYUCHENKOVA SENZA PATEMI – La prima semifinale di giornata vede affrontarsi la russa Anastasia Pavlyuchenkova (tds n°2) e la francese Caroline Garcia(tds n°3). Gara caratterizzata inizialmente da potenti colpi da fondo, un autentico braccio di ferro tra le due contendenti. A spostare gli equilibri, dopo due turni di battuta mantenuti autorevolmente, è la russa. Garcia annulla 4 palle break nel terzo game, salvo poi capitolare di fronte all’incisività dell’avversaria. Mattanza che continua, con la Garcia incapace di reggere il maggior numero di vincenti e la pressione costante dal lato del rovescio. La francese alterna grandi giocate a doppi falli evitabilissimi, consegnando un altro game di battuta. Un 4-1 rapidissimo, in cui si mescolano l’esuberanza fisica della Pavlyuchenkova, autrice di un doppio break e l’arrendevolezza di chi le sta di fronte. Il set vola via veloce con un 6-2 che non ammette repliche.

Il secondo parziale sembra mantenere il canovaccio tattico della prima frazione: Garcia, consapevole di non potere nulla sullo scambio prolungato, si aggrappa al servizio e al dritto e nel primo game risale da un pericolosissimo 0-30. Nel secondo game ci sarebbe anche un’occasione di break ma la Pavlyuchenkova sventa tutto con un rovescio lungolinea da applausi. Il momento è topico e infatti la giocatrice, incamerato il game, si lascia andare ad un urlo liberatorio. Le seconde di servizio della Garcia sono facili prede della russa che continua a martellare imperterrita, non riuscendo tuttavia a sfruttare alcuna occasione per portarsi in vantaggio: la francese salendo 2-1 può ancora sperare e si issa addirittura sul 3-2 mantenendo la battuta a zero, risultato ottenuto solo nel game d’apertura del match. I game si susseguono ma sono sempre i turni di battuta della transalpina a tenere gli spettatori con il fiato sospeso; di fatto sui turni di battuta avversari non si gioca. Nel settimo game Garcia capitola: prima annulla una palla break sul 15-40, poi un rovescio violento in risposta non le dà scampo e consegna le chiavi della partita nelle mani della Pavlyuchenkova. I segnali della resa ci sono tutti, basti pensare al game successivo in cui la francese appare inerme sul terreno di gioco. Garcia crolla e concede il set alla rivale per 2-6: 17% di punti vinti in risposta alla prima di servizio e 12 palle break concesse: numeri che illustrano in modo esaustivo la sua prova e l’incapacità di innalzare il livello di tennis nelle occasione che contano. Un’ora e 29 minuti per archiviare la pratica, con la numero 16 del mondo mai apparsa in difficoltà e attesa da una prova di maturità in finale.

KERBER DI FORZA – A completare il quadro delle semifinali è l’affascinante sfida tra Angelique Kerber e Carla Suarez Navarro, rispettivamente numero 1 e 4 del seeding. Da valutare le condizioni della spalla destra della spagnola, affaticata per l’intero torneo. Inoltre il duello tra lo stile più elegante di quest’ultima e una giocatrice solida come la tedesca, offre importanti spunti tecnici. Game iniziali in cui l’inerzia sembra essere a favore dell’iberica, brava a sorprendere con le accelerazioni di dritto. Kerber costretta a salvare una palla break nel secondo gioco( solo Francesca Schiavone è riuscita a brekkarla questa settimana) e abbastanza in difficoltà sulla diagonale dritto-rovescio. La Navarro però commette due doppi falli e regala praticamente il terzo game con un rovescio lungo. Con il passare dei minuti il dritto mancino della numero 1 mondiale si fa più incisivo e sovrasta l’avversaria. Sul 3-1 si assiste a uno show: 4 vincenti di dritto consecutivi e ripetuti errori dall’altra parte della rete. Un doppio fallo concede altre 3 palle break alla Kerber che brekka a zero. 4-1 che rischia di scavare solchi profondi nell’animo della spagnola, provata a tal punto da consultarsi con il coach al cambio campo. Eppure risale la china, recupera un break e dimezza lo svantaggio. Sul 4-2 Kerber, la Navarro dà l’impressione di poter osare e impatta prepotentemente sul 3-4. Ancora la spagnola a spingere e a portarsi sul 4-4 con un break a zero. Un primo set che concede mille emozioni e che vede addirittura il sorpasso sul 5-4: Kerber in confusione totale che va a servire per non perdere la prima frazione e che mantiene i nervi saldi nel successivo game, pur facendo fatica. La Navarro sul 5-5 30-30 commette un errore madornale e consegna a campo aperto il punto, poi, sulla palla break, è brava a chiudere con il solito rovescio lungolinea(11 vincenti totali fino ad ora). La caparbietà della Kerber viene premiata e un delizioso lob le procura lo strappo decisivo sul 6-5. Resa? Nemmeno per sogno: Suarez Navarro si procura due palla break, annullate prontamente dal fulmineo dritto avversario e dal nastro che aiuta Kerber. Ce n’è una terza, sfruttata a dovere. 6-6 e tie break, il secondo tra le due (unico precedente quello giocato al terzo turno degli US Open 2013). Si lotta punto a punto e dopo un’ora e 2 minuti Kerber chiude con il punteggio di 7-6(6).

Nel secondo set la spagnola risente del contraccolpo psicologico e cede la battuta a 15 nel secondo game. Partita su binari ben precisi e a testimoniarlo è il game di battuta successivo, vinto dalla tedesca agevolmente. Un monologo che porta al doppio break e ad un veloce 5-0. 6-1 a chiudere una partita in discussione solo nel primo set. Con la Pavlyuchenkova si prevede una grande sfida (i precedenti dicono 5-3 Angelique).

Risultati:

[2] A. Pavlyuchenkova b. [3] C. Garcia 6-2 6-4
[1] A. Kerber b. [4] C. Suarez Navarro 7-6 (6) 6-1

Gianluca Mitidieri

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