Novak Djokovic è sempre stato molto legato alle sorti della Serbia in Coppa Davis, ma d’altronde tutto il popolo serbo è molto patriottico quindi non poteva essere altrimenti. In tredici anni di attività Nole ha saltato solo per due stagioni l’appuntamento Davis e nel 2010 ha portato la sua squadra a uno storico trionfo. “Vincere quel titolo – ha detto Nole – è stato uno dei momenti più importanti della mia carriera. Un trionfo da condividere con tutto il team e con tutta la mia gente. Quando si rappresenta il proprio paese è una sensazione davvero speciale che durante il tour non accade. Nei giorni della Davis arriva un’energia incredibile da tutte le persone presenti”.
Nole ha esordito nel 2004 nel tie contro la Lettonia: “Ricordo perfettamente quei giorni, eravamo a Belgrado. Le sfide andarono bene e vincemmo, porto ancora con me emozioni molto forti di quell’esperienza. Il team fece di tutto per mettermi a mi agio e non dimenticherò mai il calore del pubblico”.
Oggi Nole è un giocatore totalmente diverso, del resto è un pluricampione slam, ma la Davis si conferma sempre nei suoi pensieri, soprattutto in quelli futuri: “La Davis è una competizione da sempre molto importante per me, mi diverte un sacco e mi piace stare in una squadra. Non sarò mai sufficientemente grato per tutto quello che mi ha dato. In futuro, quando mi sarò ritirato, vorrò senza dubbio fare il capitano. So che è una grande responsabilità ma allo stesso tempo è un grande privilegio. Spero di contribuire ai successi della Serbia con le mie competenze”.
