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Fed Cup, PO: il Canada “baby” sorprende il Kazakistan 3-2

Una insperata salvezza quella conquistata dal Canada contro il più titolato Kazakistan. Vinti in due set entrambi i singolari della giornata finale

Last updated: 24/04/2017 14:14
By Vanni Gibertini Published 23/04/2017
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8 Min Read
Bianca Andreescu in Fed Cup 2017

da Montréal, il nostro inviato

CANADA b. KAZAKISTAN 3-2

Sembrava in incontro chiuso al venerdì, era diventato possibile il sabato, e si è trasformato in una grandissima vittoria la domenica. Il Canada delle (quasi) teenager Abanda ed Andreescu, 36 anni in due (l’età di Serena Williams) e senza la stella Bouchard è riuscito a sconfiggere il Kazakistan delle due (quasi) top 50 “comprate” dalla Russia e quindi motivatissime a far bene in Fed Cup. Una vittoria chiara, limpida, arrivata con una sola sconfitta per 6-4 al terzo set da parte della sedicenne Andreescu contro la n. 31 WTA Putintseva e con tre limpide vittorie in due set.

Nonostante l’attenzione del Canada sportivo fosse quasi interamente focalizzata sul play-off NHL che non sul tennis (l’evento è stato praticamente ignorato al di fuori del Quebec, ed erano presenti più reporter kazaki che canadesi all’incontro), le ragazze hanno saputo trovare dentro il gruppo la motivazione per compiere questa piccola grande impresa che mantiene il Canada nel World Group II, che probabilmente sarà un unico World Group a 16 squadre nel 2018,

F. Abanda b. Y. Putintseva 6-3 6-3

Ci sono giocatori cosiddetti “da Davis”, quelli che si esaltano nelle competizioni a squadre nelle quali sanno dare il loro meglio, ma Françoise Abanda porta il concetto ad un livello ancora superiore. Nonostante una classifica che solo negli ultimi mesi è arrivata ad essere inferiore al n.200, può contare in Fed Cup vittorie contro giocatrici molto più quotate come Irina-Camelia Begu, Jana Cepelova e, solo negli ultimi due giorni, Yaroslava Shvedova e Yulia Putintseva. Evidentemente nel contesto della gara a squadre regina riesce a trovare le giuste motivazioni ed a rendere al meglio, come le è capitato allo scoccare del mezzogiorno di questa domenica di Fed Cup.

Dopo un inizio altalenante al servizio da parte di entrambe le protagoniste, Abanda ha ingranato una marcia superiore vincendo di slancio il primo set in appena 41 minuti. Dall’1-3, la canadese ha infilato sette giochi consecutivi, passando a condurre per 6-2 2-0 prima di tirare il fiato alla battuta e commettere qualche errore di troppo che in una giornata diversa, e forse con un’avversaria meno “umorale”, avrebbe potuto pagare a caro prezzo.

“All’inizio della partita ho provato a muovere il gioco – ha spiegato Putintseva in conferenza stampa – ma non funzionava”. In realtà per i primi quattro game la tattica ha dato buoni frutti, le sue palle corte e le traiettorie liftate non permettevano ad Abanda di caricare bene i suoi colpi. Ma alla prima difficoltà, Putintseva ha iniziato (come suo solito) ad innervosirsi e più si innervosiva più alzava il ritmo dello scambio, facendo il gioco dell’avversaria che si appoggiava molto bene su palle tese e riusciva a trovare le traiettorie giuste anche negli allunghi laterali. Il secondo set avrebbe potuto avere un risultato anche più netto se Abanda avesse messo a segno una delle due palle per il doppio break che ha avuto sul 3-1 e sul 4-2, sulle quali ha messo fuori di poco due diritti. Il medical time-out ottenuto da Putintseva sul 2-3 nel secondo set a causa di una leggera epistassi non ha modificato la dinamica della partita, così come le sue colorite proteste per presunti errori arbitrali (“Se un giocatore rompe una racchetta viene ammonito e multato, se un arbitro sbaglia e viene dimostrato da Hawk-eye non succede nulla perché sono umani e possono sbagliare”), che le hanno probabilmente fatto perdere l’ultimo treno per poter riagganciare il match, quando si è trovata sul 3-4 30-30.

B. Andreescu b. Y. Shvedova 7-6(1) 6-4

Se nella prima giornata la giovane canadese Andreescu ci era andata vicina a vincere il suo singolare, nella giornata conclusiva, con una posta in palio ancora più alta, ha messo in mostra le qualità sulle quali sta iniziando a costruire una carriera. Confortata dalla vittoria della sua compagna Abanda nella partita precedente e dal vantaggio di 2-1, Bianca ha sfoderato una prestazione maiuscola sconfiggendo una giocatrice esperta come Yaroslava Shvedova aggiudicandosi in rimonta entrambi i set e regalando al Canada il punto decisivo per la vittoria.

Dopo aver iniziato il match comprensibilmente tesa, ed aver ceduto il servizio nel game di apertura, Andreescu si è progressivamente sciolta ed ha iniziato a tessere le sue trame fatte di scambi ad alta velocità da fondo e brucianti accelerazioni di diritto. Dopo la rimonta della canadese da 2-4 a 5-4, il set è arrivato al tie-break, nel quale la sedicenne Bianca è stata pressoché perfetta: due risposte vincenti al fulmicotone ed uno splendido lob liftato di diritto sono stati i punti esclamativi aggiunti all’enfatico 7-1 del punteggio.

L’unico momento in cui l’inerzia della partita è passata dalla parte di una Shvedova molto in affanno negli scambi veloci da fondocampo (era quasi sempre lei a sbagliare appena si inziava a palleggiare a ritmo sostenuto) è stato all’inizio del secondo parziale, quando dopo aver recuperato uno 0-40 nel game d’apertura, riesce ad ottenere un break di vantaggio per andare 2-0. Vantaggio effimero però, perché Andreescu non lascia scappare l’avversaria, che la mette in grande difficoltà con il servizio slice centrale da sinistra, trasformandolo in una piccola miniera di punti, soprattutto sulle palle break. Alla terza opportunità un diritto lungo di Shvedova regala il controbreak, che si trasforma subito nel 2-2. Bianca arringa la folla, chiede più tifo, ed il manipolo di presenti sulla tribuna est, quella opposta alla “curva” occupata dai fan kazaki, cerca in tutti i modi di farsi sentire. Sul 3-4 Andreescu è molto abile a portare a casa un turno di servizio che si era complicato dal 40-15, e poi a lasciar andare le staffilate di diritto che le servono per ottenere il 5-4 ed andare a servire per l’incontro. Basta il primo match point, ed il Canada può festeggiare la permanenza nel gruppo mondiale.

K. Kerimbayeva/G. Voskoboeva b. G. Dabrowski/K. Sebov 6-7(8) 7-6(6) 10-5

L’ultimo punto, a risultato ampiamente acquisito, viene messo a referto dal doppio kazako.


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