ATP Budapest: Lorenzi vince, Fognini delude

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ATP Budapest: Lorenzi vince, Fognini delude

Vittoria sul lucky loser Stakhovsky per Paolino. Fabio (battuto al tie-break del terzo dal russo Kuznetsov) manca l’appuntamento con il derby. Rischia Pouille che trova Klizan nei quarti

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È Paolino Lorenzi ad aprire il giovedì italiano sul centrale di Budapest: sofferta e preziosa vittoria per il numero 2 d’Italia che impiega 2 ore e 15 per avere la meglio dell’ erbivoro Stakhovsky, in tabellone da lucky loser, grazie al vortice causato dall’incredibile vicenda della wild card assegnata al giocatore sbagliato, e andata infine persa. Sfida inedita tra i due (che di solito frequentano tornei differenti in effetti) che mette in palio il primo quarto in stagione per l’ucraino e il terzo per l’italiano, dopo Quito e Marrakech.

Il primo set scorre via rispettando i servizi. Lorenzi salva una palla break sul primo turno di servizio, poi trova continuità con la prima di servizio e non fa mai avvicinare l’ucraino, che dal canto suo inzia a perdere efficacia al servizio con il passare dei minuti. Dopo aver salvato tre palle break sul 3-3, il numero 101 del mondo capitola sul 5-4, mandando il senese a servire per il set: Lorenzi trema un po’, salva un’altra palla break e alla fine chiude il primo parziale in 37 minuti sul 6-4Il secondo set inzia con la reazione di Stakhovsky, che brekka a 15 il numero 6 del seeding e vola rapidamente sul 3-0. Il break in apertura decide l’intero parziale. Lorenzi salva due set point sul 2-5, ma Stakhosvky al servizio è inavvicinabile: 75% di prime in campo, 6 punti persi in tutto il set, 6-3 e si va al terzo dopo un’ora e mezza di gioco. Nel set decisivo, è l’azzurro a scappare subito nel punteggio e a fare corsa di testa. Il break a 15 ottenuto a sorpresa nel secondo game viene difeso con le unghie da Paolino, che salva due delicatissime palle break sul 1-3 e chiude al secondo match point sul 6-4 una partita tiratissima e dominata dai servizi. Appena un break per set, ognuno decisivo.

Niente derby però. Dopo il sorprendente marzo sul cemento americano, Fabio Fognini rimanda ancora l’appuntamento con la prima vittoria sull’ amata terra europea e incassa una dolorosa e inaspettata sconfitta al debutto nell’ATP di Budapest. Entrato in tabellone grazie a una wild card e accreditato della terza testa di serie del torneo che gli ha fruttato un bye in primo turno, c’era solo Andrey Kuznetsov tra Fognini e il derby nei quarti contro Lorenzi: il russo, dopo un ottimo 2016 che lo aveva portato fino alla top 40, non riesce ancora ad ingranare in questo 2017 pieno di primi turni e avaro di risultati, eccetto per la semifinale a Sydney in gennaio. Il ranking infatti lo inchioda al numero 87, addirittura fuori dai 100 nella Race. Insomma non proprio un avversario insormontabile per il ligure, presentatosi in Ungheria con l’amico e sparring partner Alberto Giraudo, ancora senza Davin: eppure tanto è bastato per Fognini, capitolato al tie break del terzo set dopo aver anche servito per il match.

Il primo set vede la frequente partenza ad handicap del taggiasco: dopo due servizi di studio in apertura, Kuznetsov apre una serie di 4 game consecutivi che segna una distanza incolmabile nel set. Il primo break subito da Fabio arriva nel quarto game: il russo difende due palle break nel game successivo, per poi strappare di nuovo il servizio al ligure, andando a servire per il set sul 5-1 dopo appena venti minuti. Arriva allora la reazione a scoppio ritardato del Fogna che evita il passivo pesante, riuscendo a recupare peró solo uno dei due break di svantaggio. Kuznetsov chiude alla seconda opportunità sul 6-3. Dopo gli accenni di reazione sul finale di primo set, sarebbe lecito attendersi un Fognini aggressivo in avvio di secondo set per riportare la partita sui binari giusti e far rispettare i diversi valori in campo. Cosí non è: nel terzo game, arriva il break del russo, dopo che per altro il numero 1 d’Italia si trovava avanti 40-15. Sotto di un set e un break, Fabio entra in rottura prolungata e rischia di dover dire quasi addio alle speranze di rimonta già nel turno di servizio successivo, dove concede altre due palle break potenzialmente sanguinose, annullate anche grazie al primo ace della sua partita. Passata la grande paura, Il ligure si rinviene e la partita cambia improvvisamente volto: Fabio siglilla il controbreak nel game successivo, tiene con autorità il servizio e incassa alla seconda opportunità il secondo e decisivo break che lo porta a servire il parziale. Fognini non trema, tiene a 30 la battuta e porta il match al terzo, dopo un’ora e un quarto di totale discontinuità.

L’inerzia del match ormai sembra pendere verso l’ex numero 13 del mondo: break a 15 nel terzo game del set e primo allungo. La partita continua peró ad avere un’andamento scostante e Fabio non riesce a scappare: Kuznetsov salva due palle del doppio break nel game di servizio successivo e a sua volta Fabio salva una palla break sul 4-3. Tuttavia per Fognini il break subito è solo rimandato: Il ligure serve per il match ma non riesce a chiudere, perdendo il servizio a 30 e senza mai andare vicino a chiudere la partita. 5-5. Un servizio rispettato per parte senza patemi e si va al tie break decisivo, dove la spunta a sorpresa il russo, siglando il minibreak decisivo già nel terzo punto. Fabio non riesce a recuperare e cede al secondo match point, sul proprio servizio, per 7 punti a 4. Ora per Kuznetsov c’è Lorenzi, mentre Fognini vola a Monaco dove sarà chiamato a cambiare marcia.

Pronostici rispettati negli altri due match di giornata, sebbene con sforzi differenti. La testa di serie numero 1 Lucas Pouille sconfigge Jiri Vesely 6-3 4-6 7-6(4) dopo una battaglia di due ore e 12 minuti con due match point annullati dal francese sul proprio servizio nel terzo set. Il semifinalista di Montecarlo sfiderà nei quarti Martin Klizan che ha avuto vita ben più facile contro il qualificato americano Bryan Fratangelo, liquidato con un 6-3 6-2.  Quarto di finale “pesante” dalla quale probabilemente verrà fuori il favorito del torneo: oltre Lorenzi che se la vedrà come detto con Kuznetsov, si affronteranno domani  nella parte bassa del tabellone Verdasco contro il qualificato Djere e la testa di serie numero 2 Karlovic contro un altro qualificato, il caldissimo Bedene.

Risultati:

[6] P. Lorenzi b. [LL] S. Stakhovsky 6-4 3-6 6-3
A. Kuznetsov b. [3] F. Fognini 6-3 3-6 7-6(4)
[1] L. Pouille b. J. Vesely 6-3 4-6 7-6(4)
M. Klizan b. [Q] B. Fratangelo 6-3 6-2

Matteo Orlandi

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