ATP Estoril: Carreño Busta e Ferrer per un posto in finale

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ATP Estoril: Carreño Busta e Ferrer per un posto in finale

Carreño Busta e Ferrer vincono oggi agevolmente e si sfideranno domani per un posto in finale, mentre in notturna Anderson batte Gasquet in due ore e 43 minuti. Affronterà Gilles Muller

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SVENTOLA SOLO LA BANDIERA SPAGNOLA – Con l’uscita di scena di tutti i rappresentanti portoghesi, ci pensano gli spagnoli ad infiammare il pubblico di Estoril. Nel primo match del giorno Carreño Busta si prende la rivincita contro Almagro, dopo la finale persa qui a Estoril lo scorso anno, e lo fa con un incontro molto meno equilibrato. Le due ore e 47 di gioco del 2016, oggi sono state rimpiazzate da 70 minuti di tennis dove nel primo parziale non c’è stata mai storia, e due break hanno fatto pendere la bilancia verso Pablo. Il secondo set invece pareva non volesse schiodarsi più dal quarto game, alla fine vinto dal numero 21 del ranking non senza prima aver salvato 5 break point. Almagro comunque riesce a riorganizzare un’altro affondo che inizialmente sembrava poterlo riportare in carreggiata. Sul 4-4 l’incostanza di Nicolas torna a palesarsi, e trovandosi così vicini alla conclusione, ogni errore si paga a caro prezzo. Ed infatti il quarto braek del giorno gli vale il match: per Pablo la prossima sarà la quinta semi-finale a livello ATP dell’anno, numeri incredibili, e domani disputerà il suo terzo derby consecutivo.

Dall’altra parte della rete infatti ci sarà Ferrer che, nonostante ha terminato la sua astinenza di vittorie terminata, non ha dimenticato come si fa e proprio la terra è il posto migliore per ricominciare. L’avversario di oggi è Ryan Harrison, allenato dall’italiano Sanguinetti, che con lo spagnolo ci ha già perso tre volte. Ferrer anche oggi si rivela bravo a tenerlo lontano dalla linea di fondo e ci riesce trovando spesso la profondità. Quando lo spagnolo controlla lo scambio portandolo oltre i 5 colpi è quasi sempre lui ad aggiudicarselo; nei primi due game il numero 52 del mondo fa solo un “15” e subisce quindi il break. Harrison appare anche un po’ innervosito dal movimento del pubblico, e più volte va vicino al doppio break di svantaggio. Il primo scossone Ferrer lo riceve nel settimo game quando con un doppio fallo e un paio di accelerazioni dello statunitense si ritrova a doversi difendere da palla break. Il servizio lo aiuta (e anche il rovescio di Ryan) e può così proseguire indisturbato alla vittoria del primo set. L’inizio del secondo segue a fotocopia quello precedente, con l’unico neo che Ferrer deve faticare un po’ di più per conservare il break. Quest’ultimo, dopo aver salvato tre palle break, continua con la stessa intensità e si porta rapidamente sul 4-0. Il secondo scossone per lo spagnolo è quello causato da diverse folate di vento che lo infastidiscono alla battuta, ma che non gli impediscono di regalare dei punti spettacolari a risultato già acquisito. Ryan ormai non c’è più e un dritto in contro-piede sancisce il 6-0 finale.

GASQUET LOTTA MA NON BASTA – Dopo la prima e la quarta testa di serie del tabellone, scende in campo anche la numero tre, Gasquet, ma a differenza dei primi due lui non trova la vittoria. Anderson si rivela un osso duro che piano piano sta tornando ai suoi massimi livelli. Degli otto precedenti cinque sono a favore del francese, compreso l’unico sulla terra al Roland Garros. Richard, che qui ha vinto nel 2015 è quello che cerca maggior variazione con i colpi da fondo, ma ad ogni tentativo di smorzata viene prontamente punito dal sudafricano. Ben presto ci si rende conto che Kevin è in forma straripante ed emblematiche sono le frequenti espressioni di stupore che Gasquet rivolge a se stesso, alzando le sopracciglia come a dire “adesso che mi invento?” Sopra 5-2, Anderson non rallenta neanche per uno scambio, e con dei dritti poderosi che gli permettono di controllare sempre il gioco si prende a 0 break e set. Ad inizio secondo parziale Gasquet serra i denti e inizia a mettere in mostra il suo talento, accompagnato da grinta e convinzione. Con due perle – una di rovescio e una di dritto – si guadagna una palla break risalendo da 40-15, e una volta trasformata si porta per la prima volta in testa. Con il passare dei game la qualità dei suoi punti non cala, anzi se possibile aumenta ancora. Le pallecorte che prima erano state dannose, adesso iniziano a dare i frutti e con una di esse, davvero deliziosa, si chiude il set 6-3.  La convinzione di Gasquet si fa sempre più viva e ogni punto conquistato è seguito da un pugnetto; segnaliamo che a inizio set il giudice di sedia Carlos Ramos, forse interpretando qualche gesto fatto dal coach di Gasquet, lo avvisa con un warning. Anderson dal canto suo non riesce più ad essere efficace con il servizio, e in due occasioni si trova costretto a tirarsi fuori da situazioni spiacevoli, dovendo giocare game lunghissimi. Il numero 23 del mondo inizia ad accusare la stanchezza e gli errori nel impostazione del gioco sono vistosi, tuttavia sul 5-4 va più volte vicino a match point anche se poi il decimo game alla fine si chiude senza che i due tennisti giochino il punto: Carlos Ramos interviene nuovamente e punisce Richard con un penalty point per aver ricevuto suggerimenti dal coach. A Gasquet non succede come a Goffin con Murier ma comunque si guarda intorno stupito mentre il suo coach, avvolto da coperte per via del vento, sorride sarcasticamente. Nell’inevitabile tie-break Anderson è più solido e tenta qualcosa in più per sorprendere il suo avversario – come un serve-and-volley vincente – e Gasquet è sempre costretto a rincorrere. Alla fine il servizio torna a fare la differenza e Anderson, che chiude 7-4, torna in semifinale in un evento ATP dopo quella di Wiston-Salem di agosto 2015.
Nel match conclusivo del programma serale, Gilles Muller non delude il pronostico e risulta essere la testa serie numero 3 a trovare la vittoria. Taro Daniel inizialmente sembra pensarla diversamente e mostra il suo feeling con la terra portoghese aggiudicandosi il primo set 7-5.  Da lì in poi però l’incontro diventa tutto in salita per il giapponese e concedendo una sola palla break, il lussemburghese va spedito fino alla conquista dei restanti due set che gli valgono la vittoria finale.

Risultati:

[1] P. Carreño Busta b. N. Almagro 6-2 6-4
[4] D. Ferrer b. R. Harrison 6-4 6-0
K. Anderson b. [2] R. Gasquet 6-2 3-6 7-6(4)
[3] G. Muller b. T. Daniel 5-7 6-2 6-3

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