Fognini in cerca di vendetta

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Fognini in cerca di vendetta

Nel pomeriggio il ligure scenderà in campo nella Caja Magica contro il grande favorito del torneo Rafa Nadal

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Il quarto Masters 1000 del 2017 sta scaldando i motori: oggi infatti è il giorno in cui il tabellone maschile si allineerà agli ottavi di finale. Il match clou sarà quello tra Rafa Nadal e Fabio Fognini, che scenderanno in campo come terzo match sul Manolo Santana (start ore 12). Sarà la 12esima sfida della loro rivalità. Fabio ha vinto tre partite, tutte nel 2015; sulla terra rossa il bilancio è di 4-2 per lo spagnolo, il quale si è aggiudicato l’unico scontro diretto disputatosi in questa stagione, prevalendo in due set nella semifinale di Miami. Sarà fondamentale vedere se Nadal avrà recuperato completamente dal dolore all’orecchio che ha avvertito venerdì notte alle 3 e che lo ha costretto a posticipare il suo esordio a Madrid, previsto inizialmente per martedì. Fognini ha vinto domenica la sua partita di primo turno superando senza troppi problemi Joao Sousa con un doppio 6-4.

Per l’azzurro sarà importante partire subito forte – quest’anno Nadal ha un record di 27-1 nei match in cui ha vinto il primo set – servendo con percentuali alte (occorrerà qualcosa di più del 57% di media del 2017) e prendendosi rischi subito dopo il colpo di inizio gioco. Ieri Fabio in allenamento ha provato molto spesso il rovescio lungolinea, così da uscire dalla diagonale di sinistra favorevole a Rafa (sfruttando anche il fatto che il suo coach, Franco Davin, è mancino come Nadal). Sarà dunque molto importante vedere quello che riuscirà a fare con questo fondamentale, magari venendo anche a prendersi qualche punto a rete. Questo scambio, sebbene giocato sul cemento, può essere paradigmatico.

Sicuramente sarà importante incidere con il dritto, che spesso è il termometro del gioco di Fognini e con il quale dovrà accelerare magari non con il primo colpo dopo il servizio, ma comunque nelle fasi iniziali dello scambio, cercando il vincente soprattutto dalla parte sinistra del rivale.

Sarà poi importante cercare di sorprendere Rafa con il drop shot quando quest’ultimo sarà molto lontano dal campo, prendendo così un rischio calcolato e approfittando della sua posizione in risposta, che, specialmente sul rosso, è molto arretrata, evitando così che riprenda campo con il prosieguo dello scambio.

Nadal, invece, farà la “sua” partita, macinando gioco sulla diagonale sinistra e comandando soprattutto con il proprio dritto, per poi incidere con il lungolinea quando la situazione glielo consentirà.

Vedremo poi con quale frequenza lo spagnolo cercherà il cambio in lungolinea con il rovescio, che a Montecarlo e Barcellona ha provato più spesso del solito. Un altro snodo fondamentale della sfida sarà la quantità di errori che Nadal riuscirà a far commettere al proprio avversario. Una delle più grandi capacità di Rafa è proprio quella di far giocare sempre un colpo in più all’avversario, inducendolo all’errore soprattutto quando riesce a difendersi mantenendo una buona profondità con la gittata dei propri colpi. Sarà interessante vedere il rendimento al servizio di Nadal, che tra Montecarlo e Barcellona ha messo il 68% di prime, vincendo il 73% di punti con la prima e il 64% con la seconda. In particolare, in queste settimane Rafa sta conquistando moltissimi punti con il servizio da destra. Da questa posizione, lunedì in allenamento ha provato molto la soluzione da  al centro. Sarà dunque cruciale quello che Fognini sarà in grado di fare con la risposta; tenendo conto dei numeri dell’ultimo anno, Fabio è 13esimo per return rating, un indicatore che tiene conto della percentuale di punti vinti in risposta alla prima e alla seconda di servizio, di quella dei game vinti in ribattuta e delle palle break convertite. Sicuramente una chiave sarà il numero di punti che Fognini riuscirà a vincere sulla seconda di servizio del maiorchino. Curiosamente, infatti, tenendo conto solamente dei match sul mattone tritato, l’azzurro è solamente 28esimo nella speciale classifica che considera il rendimento in risposta. Questo calo si spiega proprio con la percentuale di punti vinti sulla seconda avversaria, che sulla terra rossa passa dal 52,1% al 49,1%. A dimostrazione di come sia essenziale fare bene negli scambi brevi, nella finale di Montecarlo contro Ramos – che Rafa ha dominato perdendo solamente quattro giochi – Nadal ha vinto 32 punti su 45 quando lo scambio non è andato oltre i 4 tiri, perdendone invece 12 su 20 quando lo stesso è andato oltre i 9.

Bisognerà anche valutare lo stato psicologico di Fognini, con il figlio in arrivo tra pochi giorni che potrebbe renderlo meno focalizzato sul tennis, oppure “gasarlo” e consentirgli di fare partita pari contro quello che non è solo il grande favorito del torneo, ma anche del Roland Garros che inizierà tra meno di 20 giorni.

(ha collaborato Paolo di Lorito)

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