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Quali aspetti del gioco di Vinci ti hanno messo in difficoltà oggi?
Il suo non è un gioco semplice da gestire. La sua prima slice non è facile da ribattere e inoltre stava colpendo molto bene la palla anche con il dritto. Ha giocato in maniera incredibile. Ero vicina a perdere il match ma sono rimasta concentrata e molto energica, e questo rende la vittoria ancora più speciale. Significa molto per me.
Nel prossimo turno avrai Samantha Stosur. In che modo ti preparerai al match?
La conosco piuttosto bene, abbiamo giocato molte volte insieme e il suo top spin non è un colpo facile a cui rispondere. Lo scorso anno abbiamo giocato qui e mi è andata bene, questo mi dà fiducia perché so cosa devo fare. L’ultima volta che ci siamo sfidate è stata a Miami ed ero vicina alla sconfitta. Ogni match è diverso e io devo solo scendere in campo e fare il mio gioco, cercherò di essere aggressiva e di evitare il suo dritto in top spin (sorride).
Ieri dopo il suo match contro Sharapova, Bouchard ha detto che molte giocatrici le hanno augurato buona fortuna, anche chi di solito non le parla. Tu sei stata una di queste? E ti senti motivata maggiormente per il ritorno di Maria nel tour?
Beh, non ho augurato buona fortuna a Bouchard perché io e lei non parliamo. Lei è una persona diversa e io non la giudico e non la ammiro per essere così. Non ho niente da dire sulla sua persona e neanche a proposito di Maria. Per me è la stessa cosa che lei ci sia o meno. Ancora non l’ho incontrata, ma per me è la stessa cosa.
In questo periodo stai lavorando molto per raggiungere un buon livello. Come ti senti al momento?
Sì, oggi penso di aver giocato il miglior tennis dell’anno fino ad ora. Ho cercato di rimanere positiva anche se ero sotto nel punteggio. È dura rimanere positivi quando sei sotto 5-2, ma io mi sono limitata a pensare ad ogni 15 e non al punteggio. La cosa mi dà più fiducia anche se ogni tanto ho sbattuto la racchetta (sorride) e questa è una cosa buona per me. Non posso restare zitta zitta, ma comunque vedo le cosa nella giusta prospettiva.
Qui a Madrid le giocatrici romene fanno sempre bene, è solo una coincidenza o c’è un motivo particolare?
Forse perché Mr. Tiriac è il proprietario e ci fa sentire come a casa (risate). Secondo me l’altitudine ci aiuta; il fatto che siamo molti romeni, anche considerando i maschi e gli allenatori, ci fa sentire a nostro agio e siamo rilassati. Qui per me è un posto speciale. Ho vinto lo scorso anno e ho giocato una finale. Su questo campo mi trovo bene e ho giocato il mio miglior tennis nel 2016. Vorrei ripetermi ma non sarà facile, ringrazio comunque tutti per il supporto.
Il fatto che nel tuo lato di tabellone ci siano state un paio di sconfitte illustri ti mette un po’ più di pressione, sapendo ad esempio che Pliskova e uscita?
A dire il vero non sapevo neanche chi avesse perso e chi fosse ancora nel torneo. Penso solo alle mie partite e come hai visto oggi avrei potuto perdere quindi non importa chi vince e chi perde, ogni match è duro. Io cerco solo di pensare a me e focalizzarmi sui miei incontri. Qui ho iniziato con Kristina Pliskova in maniera difficile, poi Vinci e adesso Stosur, questo significa che è il livello è molto elevato.