Due azzurri alla prova del 9, la prova del campo 9. Quello che ha visto in scena, nelle prime fasi del Day 5 di questo 58° Trofeo Bonfiglio, prima Federica Bilardo e poi Francesco Forti. La prima, palermitana classe 1999, ha staccato un pass per gli ottavi di finale superando per 7-5 6-2 la lettone Daniela Vismane in un match equilibrato solo nel primo set, quando il servizio e il diritto mancini della siciliana non riuscivano ancora a scalfire la linearità del gioco avversario. Che si è poi sgretolato tanto quanto la sua tenuta mentale in avvio di secondo parziale: appena messa la testa avanti, Federica – seguita a bordo campo anche dai tecnici federali Giorgio Galimberti e Giancarlo Palumbo – ha avuto vita facile. Adesso per Federica c’è la svizzera Ylena In-Albon, che ora occupa lo scalino di tabellone della testa di serie n.1 Olesya Pervushina e che ha fatto fuori l’americana Elysia Bolton. Sulla terra rossa del Tc Milano Alberto Bonacossa tutta altra storia per Francesco Forti, che invece si è dovuto arrendere all’argentino Juan Pablo Grassi Mazzuchi, mancino più solido del nostro, anche se meno appariscente. L’azzurro di Cesenatico, 18 anni da compiere il prossimo 26 luglio, nonostante il passivo di 6-4 6-3 per proseguire nel suo percorso potrà contare sul servizio, che fa il “rumore” giusto, e sulla fiducia incamerata vincendo qualche settimana fa il torneo Under 18 di Firenze. Oltre al salto nel circuito dei Pro, dovrà fare i conti presto con un gioco da fondo campo che almeno in questo Bonfiglio è parso da irrobustire.
Per quanto riguarda gli stranieri passo deciso, ma non banale, per l’americano di Atlanta Trent Bryde. Lo yankee, che lo scorso anno aveva dato seri grattacapi al futuro vincitore Stefanos Tsitsipas (4-6 6-3 6-3 negli ottavi di finale), ha messo in mostra mercoledì tutto il repertorio. Dal rovescione bimane a tutto braccio lungolinea con cui ha incanalato il tie-break del primo set, alle “smorzate” in demi-volée con cui ha scardinato la regolarità iberica di Carlos Lopez Montagud (7-6 1-6 6-3 il punteggio finale). Ancora avanti anche Sebastian Korda, nonostante un set di black-out contro il giapponese Yuta Shimizu (testa di serie n.5) tutto tattica e poca potenza, capace di angoli mancini insidiosi e grande mobilità. Per due yankee che picchiano forte, ce n’è un altro che perde occasioni e partita. È Alexandre Rotsaert, che non è riuscito a chiudere due match point nel terzo set con servizio a favore prima di alzare bandiera bianca di fronte al taiwanese Chun Hsin Tseng, lo stesso che lunedì ha fatto fuori il cinese Yibing Wu, primo favorito della vigilia. E anche in questo mercoledì continuano a cadere i favoriti, sia nel tabellone maschile con il ritiro dell’israeliano Yshai Oliel (polso sinistro, contro l’altro statunitense Kypson), sia nel femminile con la sconfitta della slovena – finalista lo scorso anno – Kaja Juvan (6-2 7-6 dalla giapponese Naito). Giovedì giornata dedicata a tutti gli ottavi di finale, a partire dalle 9.00 su 4 campi (c’è anche Tatiana Pieri, terzo match sul campo 9), e alla novità 2017 del Players’ Party alle 19.30 (ingresso gratuito).