Cosa ci dici del toilet break?
Dovevo andare in bagno! E poi avevo l’ultimo toilet break e ne ho approfittato, anche per prendere un po’ d’aria.

Nel terzo e quarto set Tiafoe è cresciuto. Glielo hai permesso tu? Cosa pensi di lui, avrà un futuro da campione?
Sì, gliel’ho permesso io. Certamente sarà un giocatore molto forte. Fa tutto bene, è molto rapido. Forse il suo punto debole è un po’ la seconda di servizio quando è sotto pressione. Per quanto mi riguarda, sono contento e per come si era messa la situazione, non avrei immaginato di vincere 6-0 al quinto. Sto lavorando sulla concentrazione, in modo ordinato; poi ho avuto un set e mezzo di blackout, l’ho rimesso in gioco, ma poi ce l’ho fatta. Nelle ultime settimane ero contento di essere stanco. Sono felice. Sto bene.

Forse è la prima volta che giochi con un italiano in uno Slam?
Per quanto mi riguarda so che sto facendo le cose come si deve. Forse sto giocando un po’ meglio di Andreas ma i derby son sempre partite difficili, sarà dura ma la cosa positiva è che ci sarà un italiano al terzo turno.

Che ne pensi dei 14 doppi falli? Sono tanti…
Non mi preoccupa! Non sono Karlovic! Va tutto bene. Sono tranquillo perché sto facendo quello su cui lavoriamo in allenamento. Poi ovviamente in questi match che sono infiniti ci può stare un blackout. Ma, ripeto, son felice perché ho vissuto la più bella settimana della mia vita e oggi ho vinto il match qui a Parigi. Quando son partito giovedì, lo confesso, mi sono scese due lacrimucce, non mi vergogno a dirlo. Ma sono contento perché Flavia sta bene e il piccolo anche. Ci sono le nonne che ci aiutano. Ora a Barcellona c’è la mamma di Flavia, poi ci sarà la mia. Poi ci sarà una signora a Barcellona che ci aiuterà. Chissà, forse il piccolo farà il suo esordio a Umago!