Appuntamento con il destino per Halep, ma c'è Ostapenko

Roland Garros

Appuntamento con il destino per Halep, ma c’è Ostapenko

Simona giocherà da favorita la sua seconda finale Slam. Ma Jelena è pronta a dare battaglia

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Oggi alle 15 a Porte d’Auteuil si disputerà la finale femminile. A contendersi il titolo ci saranno Simona Halep e Jelena Ostapenko, numero 47 del mondo (nessuna era arrivata in finale in questo torneo con un ranking così basso). In caso di vittoria, la rumena diventerà la numero 1 WTA, mentre Jelena andrà al n.18 se dovesse perdere, n.12 se riuscisse a conquistare il trofeo. Quella di oggi sarà solamente la quarta finale (nessuna vittoria) in carriera per la 20enne di Riga, mentre per Halep si tratterà della 25esima (15 vinte e 9 perse).
Non ci sono precedenti tra le due giocatrici, che sono arrivate fin qui seguendo percorsi diversi, specialmente all’inizio: Halep ha smarrito un set solamente negli ultimi due turni – rischiando moltissimo con Svitolina, che ha sciupato un match point nel tiebreak del secondo parziale – mentre Ostapenko ne ha sempre concesso uno tranne che nel secondo e terzo turno contro Puig e Tsurenko. Entrambe hanno avuto una semifinale dura, specialmente la lettone, che contro Bacsinszky è rimasta in campo 2 ore e 24 minuti, anche se pure la giocatrice di Costanza ha dovuto faticare molto contro Pliskova.

Sarà fondamentale l’aspetto psicologico: fin qui Ostapenko ha dimostrato di avere un’attitudine vincente, senza mostrare alcun timore o paura, gestendo tutte le situazioni nel miglior modo possibile. Per poter fare partita pari oggi dovrà fare altrettanto. Dall’altra parte Halep, forse per la prima volta in carriera, ha dimostrato di saper reggere la pressione in un torneo dello Slam, senza mai lasciarsi scoraggiare dai momenti negativi, giocando ogni punto con la giusta mentalità. Quella di oggi sarà la sua seconda finale in un torneo di questo livello – la prima la giocò sempre nella capitale francese nel 2014 – ma stavolta partirà con i favori del pronostico, dunque la gestione mentale dell’incontro sarà ancora più delicata e importante per lei.

Per entrambe sarà importante servire una buona percentuale di prime palle in campo, onde evitare di esporsi troppo alla risposta dell’avversaria: quest’anno Halep ha vinto il 60,9% dei punti in risposta sulla seconda, Ostapenko il 50,9%. Sarà interessante vedere la qualità della ribattuta di Halep, che dovrà sfruttare i problemi dell’avversaria nel colpo in uscita dal servizio, soprattutto quando batterà da sinistra. Tutte e due hanno nel rovescio il loro colpo più sicuro; sarà dunque fondamentale vedere chi vincerà la battaglia su quella diagonale. Ostapenko giocherà prendendosi molti rischi, venendo anche a rete per chiudere con qualche schiaffo al volo.

Ostapenko-Wozniacki: lo schiaffo al volo di Jelena (VIDEO)

Uno snodo cruciale della sua partita sarà il rendimento con il dritto lungo linea, colpo che sbaglia con maggiore frequenza e che è certamente il meno efficace tra quelli a rimbalzo. Lo stesso varrà per l’allieva di Cahill, che dovrà stare attenta ad essere incisiva con questo fondamentale, onde evitare di subire accelerazioni improvvise dell’avversaria, che a tratti potrebbe risultare incontenibile. Come fatto contro Svitolina, Halep dovrà accettare anche questo tipo di situazioni, cercando poi di alzare le traiettorie dei propri colpi per allontanare Ostapenko dalla riga di fondocampo.

Halep-Svitolina: la strategia di Simona (VIDEO)

Quest’ultima dovrà stare attenta ad avere il controllo dei propri colpi, specialmente dalla parte del dritto, con il quale è in grado di travolgere l’avversaria sul piano della potenza – in questo torneo il suo dritto viaggia a 122,3 km/h di media, Halep solo a 113 km/h – ma anche di finire fuori giri. Jelena cercherà di accorciare gli scambi, magari tentando di tenerli sotto i 5 tiri (nelle prime 6 partite ci è riuscita nell’82% dei casi, Halep si è fermata al 53%). Per farlo sarà cruciale per lei trovare buoni angoli, così da poter colpire in avanzamento e rendere molto difficile la difesa della numero 3 del seeding, che non è abituata ad affrontare giocatrici così potenti. In generale, chi riuscirà a prendere il centro del campo con maggiore frequenza vedrà aumentare di molto le proprie chance di vittoria finale. La rumena dovrà essere brava a fare in modo che la rivale si allontani dalla propria comfort zone, facendo emergere i suoi limiti in termini di posizionamento a rete e di lettura del gioco.

Ostapenko-Bacsinszky: i limiti di Jelena (VIDEO)

Un altro aspetto rilevante del match sarà l’uscita dai blocchi, soprattutto per capire quale sarà l’approccio psicologico di entrambe le contendenti. In particolare, la vittoria del primo set potrebbe essere fondamentale soprattutto per Ostapenko, la quale nel 2017 ha vinto 20 volte su 22 dopo essersi aggiudicata il parziale d’apertura (negli altri casi ha un record di 7 vittorie e 8 sconfitte). Tuttavia, questo potrebbe risultare un elemento cruciale anche per Halep – 39,4% di partite vinte in carriera dopo aver perso la prima frazione di gioco – su cui potrebbe riaffiorare tutta la pressione derivante dall’importanza dell’evento e che in più di un’occasione ha dimostrato di non saper affrontare bene. Sarà anche, se non soprattutto, in questa circostanza che si vedrà se il match dei quarti di finale contro Svitolina è stato davvero il punto di svolta della sua carriera.

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