L'inattesa Jelena Ostapenko

Al femminile

L’inattesa Jelena Ostapenko

Al Roland Garros 2017 si è affermata, giovanissima e inaspettata, una giocatrice che con il suo tennis di attacco ha sovvertito le gerarchie della vigilia

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E così, a titolo assegnato, direi che il Roland Garros 2017 ha confermato le premesse. Mi rendo conto che sostenerlo dopo una delle vittorie più inaspettate nella storia degli Slam potrebbe sembrare un paradosso, ma in realtà la premessa era proprio questa: il torneo si annunciava incerto ed equilibrato come non mai, perché nessuna delle potenziali favorite convinceva sino in fondo.

A questo proposito ricordo il dialogo avvenuto tre settimane fa, nei commenti all’articolo di presentazione che avevo scritto. Nell’articolo sostenevo che Simona Halep mi sembrava la maggiore favorita; dopo di lei avanzavo altri quattro nomi: Muguruza, Kuznetsova, Williams e Mladenovic. In un post molto ben argomentato LP (lettore assiduo e competente di Ubitennis) aveva smontato tutte le candidature e aveva concluso che, per una volta, si sarebbe astenuto dal fare pronostici.

Più riflettevo sull’intervento di LP, e più mi appariva convincente. Tanto che per me cominciava ad avere senso l’unica ipotesi sicuramente impossibile: che nessuna giocatrice al via fosse pronta per vincere il Roland Garros 2017. Di fronte a una situazione del genere non rimaneva che assistere alle partite, in attesa di scoprire chi sarebbe sbucata dalla nebbia dell’incertezza con la coppa in mano.

E dalla nebbia, con la coppa in mano è uscita Jelena Ostapenko. Arrivata a conquistare, a vent’anni appena compiuti, il primo Slam senza nemmeno avere alle spalle una vittoria in un torneo WTA. Per la verità in quello stesso articolo l’avevo citata fra le giovani in grado di emergere (Kasatkina, Kontaveit e Ostapenko), ma non posso giurare che in quel momento ci avrei scommesso qualcosa. Era una segnalazione tecnica, che prendeva spunto dai suoi progressi sulla terra, e dal fatto che il suo tennis sembrava adatto ai grandi palcoscenici. Ma da qui ad arrivare a vincere davvero…

Su una cosa però credo si possa essere d’accordo: per chi segue con regolarità il tennis femminile (e non parlo solo di me, ma anche dei lettori di questa rubrica), Ostapenko è stata un sorpresa non perché non la si conoscesse, o perché non fossero chiare le sue potenzialità. No, Jelena è stata una sorpresa perché chi l’aveva vista giocare tante volte in passato conosceva non solo i suoi pregi ma anche le sue difficoltà. A questo proposito c’erano almeno due grandi temi che suscitavano dubbi: uno legato agli aspetti tecnici e uno a quelli caratteriali. Provo ad affrontarli con ordine.

a pagina 2: Jelena Ostapenko, le questioni tecniche

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