ATP Ranking: caccia aperta per Wimbledon
Buone notizie dagli italiani: ben sei in top-100. Primi titoli su erba per Müller e Pouille: saranno teste di serie a Wimbledon? Il punto sui magnifici 32 ai Championships
Buone notizie dagli italiani: ben sei in top-100. Primi titoli su erba per Müller e Pouille: saranno teste di serie a Wimbledon? Il punto sui magnifici 32 ai Championships
Il lussemburghese mancino Gilles Müller batte Karlovic in finale a ‘s-Hertogenbosch e coglie il secondo successo in carriera in tornei ATP. Alcune curiosità sui due protagonisti della finale olandese:
Avete letto bene, i due non hanno mai concluso un singolo set prima del tie break in carriera, nei loro precedenti. In 42 turni di servizio a testa hanno tenuto il proprio servizio 41 volte su 42, addirittura Karlovic ha concesso 2 sole palle break in 42 turni di servizio. Nonostante la vittoria del torneo, Müller non ritocca il proprio best ranking, è infatti numero 26, così come già accaduto nelle ultime settimane. Lo stesso vale per Pouille, che vince il torneo di Stoccarda e risale al 15, 2 posti meno del proprio best ranking. Pouille ha vinto il torno dopo aver salvato in modo veramente rocambolesco un match point contro Struff quando la finale era ancora lontana.
Anche la finale tra Pouille e Feliciano Lopez ha alcuni dati interessanti da riportare:
Quali sono questi 14? Ovviamente i Fab-4, più altri 10: Ferrer, F.Lopez, Dimitrov, Karlovic, Cilic, Gasquet, Bautista Agut, Querrey, Berdych ed Haas. Quel Tommy Haas che troppi di noi hanno avuto fretta di considerare un ex-giocatore.
Prima di passare ai magnifici 32 che si giocano la corsa alle teste di serie del tabellone di Wimbledon 2017, riportiamo – finalmente – qualche buona notizia per il tennis italiano. Dopo molto tempo, precisamente dall’11 febbraio 2013, possiamo vantare ben 6 giocatori in top-100. Tre di loro erano già presenti allora e sono i tre che troviamo sempre in top-100, ovvero Fognini, Lorenzi e Seppi, anche se non nello stesso ordine. Nel febbraio 2013 avevamo Bolelli, Volandri e Cipolla tra i primi 100, oggi abbiamo Fabbiano, Cecchinato e Giannessi. Come sono messi i nostri sei?
Ma ora torniamo a parlare di Wimbledon ed al suo arzigogolato algoritmo verde. Settimana scorsa abbiamo parlato del complicato metodo di assegnazione delle teste di serie. Un breve recap:
Il torneo di Nottingham cade proprio a cavallo di due periodi, noi lo consideriamo all’interno del terzo fattore, ma attenzione, a causa di complicati shift di calendario i suoi punti del 2016 escono in anticipo lunedì prossimo e di conseguenza il conteggio dei punti ottenuti a Newport 2015 viene in teoria escluso dal terzo fattore a vantaggio proprio dei punti ottenuti a Newport nel 2016, che così escono anche dal secondo fattore (oltre ad esser certamente usciti dal primo nel computo finale). Su questo però non mettiamo la mano sul fuoco come altri personaggi storici hanno scelto di fare. Questo non comporta alcuna differenza per i big, ma per alcuni giocatori come Johnson può decidere la testa di serie.
Vediamo i primi 32 ad oggi, allarghiamo la corsa fino al numero 40. I punti ottenuti tra Halle e Queen’s 2017 varranno “doppio”, ma escludiamo – per semplificare – che un giocatore oltre la trentesima posizione possa arrivare in finale (anche se su erba non si può mai dire). Ci fermiamo a chi può recuperare 180 punti (ovvero arrivando in SF) all’attuale numero 32, Feliciano Lopez. Ecco come sarebbero le teste di serie oggi. vi aggiorneremo nei prossimi giorni sugli spostamenti. Aggiungiamo i punti, ma sottolineiamo che vi sono alcuni punti che ballano, anche a causa degli scarti. Chi avesse voglia di (ri)fare i calcoli e segnalare possibili dubbi (perché anche noi ne abbiamo un paio), verrà sentitamente ringraziato.
La corsa è aperta, chi sarà numero 2? Chi entrerà tra i 4, chi tra i 32?