Non molto tempo fa hai perso al primo turno di Eastbourne con il punteggio di 6-1 6-0. Oggi hai appena dato un 6-0 alla 5 volte campionessa di Wimbledon e hai vinto Wimbledon. Come spieghi questo contrasto? Cosa è accaduto in queste due settimane e mezzo?
Eastbourne è stato un torneo molto breve, non ho giocato bene lì, ma lo avevo fatto la settimana prima. Questo mi ha aiutato. Mi presento agli Slam sempre con grande motivazione. Dal momento che avevo perso la finale qui nel 2015, stavolta volevo che le cose andassero diversamente. Ho pensato: “Sono preparata, mi sento bene”. Andando avanti nel torneo mi sentivo sempre meglio e alzavo il mio livello. Oggi credo di aver giocato bene.
Sembrava che, dopo aver salvato i due set point nel primo set, non ti sei più guardata dietro. Dicci cosa ti è passato per la testa durante quel momento, cosa è cambiato per te dopo quel momento?
Non mi è passato nulla per la testa, mi aspettavo la miglior Venus, perché avevo visto che stava giocando molto bene. Sapevo che mi avrebbe fatto soffrire e che avrebbe lottato. Quando ho dovuto salvare i due set point ho pensato: “Hey, è normale, sto giocando contro Venus”. Quindi ho solamente continuato a lottare e sapevo che, se avessi continuato a giocare come nelle ultime due settimane, avrei avuto un’opportunità. Quindi ero calma. Se avessi perso il primo set, ne avrei avuti altri due a disposizione. Non facciamone un dramma.
Quando eri più giovane, che sensazioni avevi riguardo il giocare sull’erba e cosa è cambiato adesso che hai vinto Wimbledon?
Era dura, all’inizio non mi piaceva l’erba. Facevo fatica, ci è voluto un po’ per calmarmi e pensare: “Hey, è l’erba, devi adattarti alla superficie. Una volta arrivata alla finale di Wimbledon nel 2015, tutto è cambiato, ho pensato: “Smetti di lamentarti, il tuo gioco si adatta all’erba”. Da quel momento mi piace l’erba e questo ha fatto una grossa differenza.
Credi di essere in grado di giocare il tuo miglior tennis a prescindere da chi ti allena? Ti senti più rilassata senza di lui?
No, ho parlato con lui ogni giorno. Sono la stessa giocatrice, il mio gioco non cambia a seconda di chi è presente nel mio box. In precedenza abbiamo fatto un ottimo lavoro, ovviamente mi piace molto il fatto che Conchita sia nel mio team perché abbiamo un bel rapporto. Credo sia un insieme di cose, eravamo molto eccitate dal fatto che lei aveva battuto Navratilova e che io ho sconfitto Venus, è fantastico.
Dover difendere il titolo a Parigi è stato un peso. Adesso dovrai fare lo stesso, hai più fiducia nel fatto che potrai vincere titoli importanti e difenderli?
Non è facile, ma è un bel problema da avere. Ovviamente è stata dura, avrei dovuto giocare molti match per difendere il titolo, volevo di nuovo il trofeo, ma sono felice di trovarmi in questa situazione. Tuttavia sono molto contenta di aver vinto di nuovo uno Slam, mi dà molta fiducia.
Qual è il fattore cruciale che ti fa giocare nel modo in cui vuoi?
All’inizio giocavo solamente lob, ma dopo il mio corpo è cambiato: le mie braccia sono diventate più lunghe e mi sono adattata. Inoltre sul circuito professionistico si gioca molto sul cemento e non molto sulla terra, perciò sono dovuta diventare più aggressiva. Sono alta, posso crearmi delle occasioni, sull’erba questo funziona molto bene.
Domani sera con chi vorresti ballare?
Dai (ride), Roger. Mi piace Cilic, seriamente, ma voglio vedere se Roger è così elegante anche quando balla.
Cosa ammiri di più di Venus?
Sono molto sorpresa del fatto che sia ancora così affamata di vittorie. Ha vinto quasi tutto e non è più giovane, ma mostra comunque una grande durezza mentale. Non so come faccia, probabilmente io alla sua età non sarò così perché lei è unica. Continua a vincere, quest’anno ha giocato due finali Slam. Probabilmente oggi è una delle migliori.