ATP Washington: Raonic, altro flop. Paul spaventa Nishikori, facile Zverev

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ATP Washington: Raonic, altro flop. Paul spaventa Nishikori, facile Zverev

Uno scarico Raonic viene eliminato in due set da Sock, che affronterà in semi Anderson. Nishikori salva tre match point ad un eccezionale Paul. Sascha liquida Medvedev

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Dopo i problemi creati dal maltempo nella giornata di ieri, con alcuni incontri conclusi oltre la mezzanotte ora locale, torna il sole nella capitale statunitense. Il programma odierno dell’ATP 500 di Washington, vede tutti e quattro i quarti di finale in scena sul campo centrale. Il match di apertura è quello sulla carta più interessante, in quanto la testa di serie numero 3 Milos Raonic, vincitore di questo torneo nel 2014, affronta lo statunitense Jack Sock (8). I due giocatori incrociano la racchetta per l’undicesima volta, con il canadese avanti per 8-2. La temperatura percepita, 32 gradi, inficia sulla qualità dell’incontro, non eccelsa soprattutto nelle fasi iniziali. Il primo strappo del match lo compie il canadese, che sale 3-1, ma subisce l’immediato contro break, accompagnato da un altisonante “C’mon” di Sock, più carico e centrato rispetto al suo avversario. Sul 5-5 lo statunitense, grazie anche ad un punto straordinario ottenuto a rete sullo 0-15, effettua il break decisivo e chiude successivamente con il servizio il primo parziale, 7-5. Le difficoltà di Raonic proseguono nel secondo set: il canadese infatti non riesce a trovare continuità con i colpi da fondo, commettendo un numero elevato di errori gratuiti (più di 20 in totale). Lo statunitense cancella con un ace sul 2-3 l’unica opportunità di break concessa al numero 3 del seeding; sul 4-4, con una splendida risposta incrociata vincente di dritto, Sock effettua il sorpasso definitivo. Nel decimo game, Raonic ha una piccola chance sul 15-30, ma lo yankee si aggrappa al servizio e al primo match point chiude l’incontro con il punteggio di 7-5 6-4, raggiungendo per la prima volta in carriera la semifinale a Washington.

In semifinale Sock se la vedrà con il sudafricano Kevin Anderson, vincitore in 3 set sulla rivelazione del torneo Yuki Bhambri. L’ex numero 10 del mondo, dopo la fantastica vittoria contro la testa di serie n.1 Thiem, a cui ha dovuto annullare anche un match point nel tie break del terzo, è riuscito con l’esperienza a portare a casa un match delicato, contro un giocatore in fiducia. L’indiano infatti, numero 200 delle classifiche mondiali, ha fatto vedere questa settimana di avere le carte in regola per competere a questi livelli, come testimonia la vittoria al secondo turno su Monfils.

Nella sessione serale si disputano i due quarti di finale della parte bassa; il primo match vede di fronte due dei principali esponenti della ormai nota Next Gen: Alexander Zverev, quinta testa di serie, e Daniil Medvedev, numero 50 del mondo. Il vincitore di Roma, seguito qui a Washington sia dal padre che dall’ex numero 1 del mondo Ferrero, parte meglio del suo avversario e al primo gioco effettua subito il break. Il russo è falloso e non riesce a mantenere il ritmo costante del tedesco, solito martello da fondo campo; in meno di mezz’ora, Zverev, si aggiudica il primo parziale per 6-2. Nel secondo set, Medvedev sale di livello soprattutto con il servizio e riesce così a non far scappare il tedesco, apparso però sempre in assoluto controllo del match; entrambi mantengono agevolmente la battuta fino al 4-4, quando il russo, nella fase calda del parziale, sente la pressione e con due grossolani errori di rovescio consegna a Sasha il break decisivo. Dopo il cambio campo Zverev tiene a zero il suo turno di battuta e chiude la pratica in meno di un’ora. Prova assolutamente positiva del fenomeno tedesco, che dimostra di essere in crescita rispetto ai primi due match disputati qui a Washington, in cui non era apparso ancora al top della forma.

Se gli altri quarti di finale non avevano regalato emozioni e fornito un grande spettacolo, il match tra Nishikori e Paul va oltre ogni più rosea aspettativa. Il tennista di New Jersey è l’uomo del momento: dopo l’ottimo torneo disputato ad Atlanta, si è confermato questa settimana a Washington, sconfiggendo giocatori del calibro di Ruud, Pouille e Muller. Lo yankee domina per lunghi tratti contro la testa di serie numero 2 Kei Nishikori, arrendendosi solamente dopo oltre due ore e mezza di gioco. Nel primo set si assiste ad un vero e proprio domino di Paul, che sfrutta il torpore del giocatore del Sol Levante e grazie ad un break ottenuto nel quarto gioco si aggiudica il parziale per 6-3. Dal punto di vista tecnico il ventenne statunitense, che ha come idolo Andy Roddick, dispone di un ottimo rovescio bimane, mentre il dritto è più costruito e meno sicuro dell’altro fondamentale. La reazione del giapponese non arriva, e Paul, spavaldo e deciso, si porta sul 5-3: nel nono gioco la testa di serie numero 2 annulla egregiamente un match point e sale gradualmente di livello cominciando a trovare profondità con i colpi. Paul va a servire per il match, ma come era abbastanza prevedibile, incappa in un game negativo e si fa raggiungere sul 5-5. Si arriva al tie break dove entrambi si procurano numerose chance: Paul non sfrutta altri 2 match point (giocati ancora una volta perfettamente da Nishikori) mentre il numero 9 del mondo alla seconda opportunità, si aggiudica il tie break 10-8. Come da copione Paul subisce il colpo e non riesce a mantenere il livello dei primi due set; Nishikori ottiene il break nel terzo gioco e si limita, senza fare cose eccezionali, a tenere i suoi turni di servizio. Dopo 2 ore e 40 minuti di una battaglia emozionante, grazie soprattutto alla tenacia di questo emergente ragazzo statunitense, Nishikori si qualifica per la semifinale. Ad aspettarlo c’è Sasha Zverev, in un match che ha il sapore di una finale.

Risultati:

[15] K. Anderson b. [Q] Y. Bhambri 6-4 4-6 6-3
[8] J. Sock b. [3/W] M. Raonic 7-5 6-4
[5] A. Zverev b. D. Medvedev 6-2 6-4
[2/W] K. Nishikori b. [W] T. Paul 3-6 7-6(8) 6-4

Matteo Polimanti

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