US Open, preview day 3: Sharapova, del Potro e derby azzurro

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US Open, preview day 3: Sharapova, del Potro e derby azzurro

Anche Shapovalov e Zverev nella giornata da 87 match. Sei italiani in campo (Fognini-Travaglia, Seppi, Schiavone, Lorenzi e Fabbiano)

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Una giornata mastodontica, quella prevista per il day 3 di questi US Open: il maltempo ha costretto gli organizzatori ad annullare praticamente l’intero ordine di gioco del martedì, arrivando a programmare ben 87 incontri per il terzo giorno. Solo Federer, Nadal, Pliskova e Keys possono consolarsi grazie al tetto. Sarà una maratona di grande tennis, con nomi importanti che inizieranno (o proseguiranno) la loro corsa al titolo. Del Potro, Kyrgios, il big match Tsonga-Shapovalov, lo scontro del futuro Zverev-Coric. E ancora il derby azzurro Fognini-Travaglia, la favola Fabbiano, l’energia immortale di Francesca Schiavone, Seppi e Lorenzi chiusi da Bautista Agut e Muller. Tornerà in campo Maria Sharapova dopo il bellissimo successo su Simona Halep nel primo turno clou di lunedì. Insomma, tennis per tutti i gusti, di qualsiasi genere. Play.

Il torneo maschile

[24] J.M. del Potro vs H. Laaksonen (del Potro 1-0)

L’argentino campione nel 2009 torna a New York per il secondo anno consecutivo: non capitava da quattro anni. Nel 2016 raggiunse i quarti, persi da Wawrinka, nel periodo dell’anno migliore per lui. Arrivava dall’argento olimpico e a novembre vinse anche la Coppa Davis. Il 2017 è stato forse uno dei peggiori anni della sua carriera. Lui stesso probabilmente si aspettava di rientrare finalmente a pieno regime nel circuito e invece siamo qui a parlare delle solite noie fisiche difficili da superare. I migliori risultati rimangono i quarti di Roma e la semi di Delray Beach, un po’ poco per quello che poteva essere l’anno del rilancio.

[8] J.W. Tsonga vs [Q] D. Shapovalov (incontro inedito)

Il giovane Denis arriva alla sfida con Tsonga con un bilancio di cinque vittorie (quattro ottenute a Montreal prima di essere fermato in semifinale da Zverev, la quinta è la vittoria di lunedì al primo turno) e una sola sconfitta nel mese in corso, con tutte e cinque le vittorie ottenute contro giocatori che lo precedevano in classifica. Al primo turno netto successo contro Daniil Medvedev nel derby NextGen. Vittoria in tre set al debutto anche per Tsonga, contro Marius Copil. Gli US Open sono l’unico Slam in cui Jo-Wilfried non è mai riuscito a raggiungere la semifinale e il suo bilancio estivo è preoccupante: zero vittorie e due sconfitte a Montreal (contro Querrey) e a Cincinnati (contro Karlovic). Shapovalov continuerà a stupire?

[4] A. Zverev vs B. Coric (Coric 1-0)

New York, 2013. US Open juniores. Borna Coric conquista il titolo superando in tre set in semifinale Alexander Zverev e in finale Thanasi Kokkinakis. Il croato salirà al numero 1 del ranking juniores il 9 settembre di quello stesso anno, prima di essere scalzato dopo appena sette settimane proprio dal tedesco. Nel circuito maggiore si sono affrontati una sola volta, ed è stato Coric a trionfare nuovamente. Ancora in tre set, nel Masters 1000 di Cincinnati, anno 2015. Da allora le cose sono cambiate e non poco. Mentre il croato sembra aver deluso le aspettative (al momento occupa la 61esima posizione del ranking mondiale), Sascha (numero 6 del ranking e terzo nella Race to London) si è già guadagnato il suo posto fra i grandi, tanto da essere considerato uno dei favoriti alla vittoria finale. Il bilancio dell’estate sul cemento americano parla chiaro: Coric tre vittorie e tre sconfitte, Zverev dieci vittorie (trionfo a Washington e Montreal) e una sola sconfitta (Cincinnati, secondo turno contro Tiafoe).

[14] N. Kyrgios vs [PR] J. Millman (incontro inedito)

Sarà il quinto US Open in carriera per Kyrgios che esordirà contro il connazionale Millman: non ci sono precedenti. Nel 2016 si fermò (per ritiro) al terzo turno contro Marchenko. Potrebbe essere il suo anno, testa e fisico permettendo. A Cincinnati ha dimostrato, come fatto anche altre volte, di poter battere chiunque e in questo Slam delle grandi assenze il suo nome è musica per le orecchie. Da valutare, anche qui, le condizioni fisiche che comunque l’hanno martoriato per tutto l’anno (addirittura un’intossicazione alimentare lo frenò a Miami); più di tutto, come al solito, sarà la concentrazione a essere determinante, ma Nick è chiaramente favorito.

Gli italiani

[22] F. Fognini vs [Q] S. Travaglia (incontro inedito)

Il derby italiano in programma sul campo 11 (secondo match di giornata) vede ovviamente Fabio Fognini, 22 del seeding, largamente favorito su Stefano Travaglia che è stato protagonista di un grande torneo di qualificazione vincendo tre partite senza lasciare set. Tuttavia la diversa di esperienza nei tornei del Grande Slam è enorme a favore del ligure e i 118 posti di differenza nel ranking non possono non avere un peso. Non ci sono precedenti tra i due giocatori.

A. Seppi vs [11] R. Bautista Agut (Bautista Agut 1-0)

Poteva andare decisamente meglio nel sorteggio ad Andreas che è appena rientrato la scorsa settimana a Winston-Salem. Ebbene di fronte a lui c’è il fresco vincitore di quel torneo, Roberto Bautista Agut che ha così eguagliato il suo miglior ranking di carriera al n.13. C’è un solo precedente tra i due (lontanissimo nel tempo): a Miami del 2012 vinse lo spagnolo in tre set. La brutta notizia è che rispetto a cinque anni fa Bautista Agut è molto più forte, Seppi invece molto meno, come testimonia la classifica ATP. Si spera almeno nella lotta.

P. Lorenzi vs [19] G. Muller (Muller 2-1)

Accesso al terzo che pare proibitivo per Paolino, opposto al lussemburghese Gilles Muller. Il match (programmato come quarto sul campo 7, subito dopo Seppi) sarà il quarto confronto in carriera fra i due. Due le vittorie di Gilles (Vienna 2012 in due set e Roland Garros 2015 al quinto, con Lorenzi che era avanti di due set e di un break nel terzo). Nel mezzo l’unica vittoria dell’azzurro (Indian Wells 2013 in due parziali). C’è anche un precedente a livello Challenger, a Torino nel 2004. Vinse nettamente Muller. Come ci ha raccontato lo stesso Paolo, saranno fondamentali i colpi di inizio gioco.

T. Fabbiano vs J. Thompson (incontro inedito)

Dopo la prima vittoria a livello Slam ottenuta al primo turno contro il qualificato ​John Patrick Smith, Fabbiano cerca la conferma contro l’australiano Jordan Thompson (numero 73 del mondo), che al debutto ha eliminato a sorpresa la testa di serie numero 13, lo statunitense Jack Sock. Non esistono precedenti fra i due a livello di circuito maggiore, ma ce ne sono ben tre a livello Challenger. L’azzurro ha vinto le prime due sfide giocate a Shanghai nel 2014 e a Shenzhen nel 2016. Thompson ha vinto l’ultimo incontro giocato quest’anno ad Anning, con il punteggio di 6-3 6-4.

F. Schiavone vs [Q] K. Kanepi (Schiavone 4-3)

Dopo la sospensione di ieri a causa della pioggia, si riprende con Kanepi avanti 4-2 nel secondo set. Schiavone ha dominato il primo parziale per 6-0. Ci sono ben sette precedenti tra l’azzurra e l’estone ma sono tutti datati. Il primo (vecchio addirittura di 12 anni) si è giocato ad Hasselt in Belgio, dove hanno poi rigiocato anche l’anno successivo, nel 2006. Schiavone conduce 4-3 nelle sfide dirette ma ha vinto una sola partita nell’estate americana mentre la sua avversaria ha passato le qualificazioni e ha vinto l’ultimo torneo ITF che ha giocato a fine luglio a casa sua.

Il torneo femminile

 [3] G. Muguruza vs Y.Y. Duan (incontro inedito)

La spagnola, in corsa per agguantare il numero uno del ranking specialmente dopo la sconfitta di Kerber, prosegue la sua marcia dopo il trionfo di Wimbledon: è prima della Race e deve arrivare almeno in ottavi per ottenere il trono. Al primo turno ha travolto Lepchenko in meno di un’ora. Le si para davanti la cinese Duan, alla sua quarta apparizione a New York, la prima come entrata diretta. Duan è 0-8 contro le top 10, 1-9 contro le top 20 (unico successo contro Bouchard nel 2015): non ha disputato alcun torneo sul cemento americano in estate, scegliendo di tornare in Cina dopo Wimbledon. Non sembra un match impossibile per Garbine.

[WC] M. Sharapova vs T. Babos (incontro inedito)

Maria Sharapova è chiamata a confermare la bellissima vittoria contro Simona Halep al primo turno, che ha negato alla romena la possibilità di raggiungere la vetta del ranking, ancora una volta. Più di centoventi posizioni scalate da Sharapova dopo il suo rientro a inizio anno, e la consapevolezza di essere ancora in grado di competere ai livelli più alti. Mancava a New York da due anni, ed è ripartita con il botto. Babos ha vinto il suo secondo torneo in carriera quest’anno, in casa a Budapest, per poi inanellare risultati poco confortanti, senza acuti. Lo scorso anno il suo miglior piazzamento Slam proprio a New York, un terzo turno poi perso contro Halep. Difficile possa creare problemi alla siberiana, che pare determinata a tornare grande.

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