Keys: "L'infortunio mi ha tolto tanta pressione"

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Keys: “L’infortunio mi ha tolto tanta pressione”

US Open, semifinali femminili: Madison Keys: “A gennaio io e Sloane eravamo sotto i ferri e ora siamo in finale Slam, chi l’avrebbe mai detto?”

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Cosa si prova ad essere in finale agli US Open contro un’altra americana?
È assolutamente fantastico, questi sono i momenti che uno sogna mentre sta crescendo. Oggi ho giocato molto bene. Era uno di quei giorni in cui scendi in campo e sei ‘in the zone’, concentrate al massimo, e mi sono sforzata di restarci. Sapevo che avrei dovuto comportarmi così per batterla.

Tu hai un ottimo rapporto con CoCo, e ora giocherai con Sloane che conosci molto bene. Quant’è difficile giocare contro un’amica?
È sempre dura, ma credo che la cosa interessante su di noi è il fatto che ci frequentiamo da tantissimi anni. Ho già giocato con Sloane in passato e sono sicura che mi ha battuto sonoramente (sorride), ma ritengo che diventi sempre più facile giocare tra di noi con il passare del tempo. Si tratta di capire come separare l’amicizia dalla partita, e ovviamente tutte noi vogliamo vincere ma siamo in grado di lasciare quello che capita durante il match sul campo e continuare ad avere una fantastica amicizia.

Una cosa che hai in comune con Sloane è il fatto che entrambe venite da un periodo di stop a causa di infortuni. 
In effetti prima stavo ridendo e pensavo ‘chi si sarebbe mai aspettato in Australia che Sloane e io avremmo giocato la finale agli US Open?’ Nessuna di noi due stava giocando in quel periodo, entrambe stavamo subendo delle operazioni. Quindi è una cosa fantastica, inoltre io e lei siamo grandi amiche. Giocare contro di lei nella nostra prima finale Slam sarà un momento davvero speciale, soprattutto considerando quello che abbiamo passato quest’anno. In passato abbiamo fatto bene, ma è stato in questo torneo che siamo riuscite a mettere tutto insieme e ottenere un ottimo risultato.

Sei stata operata due volte al polso, la seconda dopo il Roland Garros. Durante il volo di ritorno da quel torneo quali sono stati i tuoi pensieri?
Beh, mi viene da dire che dopo entrambe le operazioni mi sono sentita sollevata. La prima l’ho dovuta fare perché stavo provando tanto dolore, e dopo mi sono sentita molto meglio. Poi per la seconda, mi hanno detto che c’era ancora qualcosa che non andava e non è stata poi così grave, in sostanza è stato un sollievo. Da quel momento in poi è come se un peso mi fosse stato tolto dalle spalle e ora riesco a giocare più liberamente. Soprattutto mi diverto quando sono in campo e ritengo che questo sia uno dei motivi principali del perché sto giocando bene. Nel mio caso, dopo l’infortunio è come se molta pressione fosse svanita. Per esempio lo scorso anno il mio unico obiettivo era arrivare a giocare Singapore ed era come se avessi perso di vista il mio gioco e l’amore per il tennis. Ogni settimana non facevo altro che andare alla ricerca di punti, solo di questo mi preoccupavo. Stare lontana dai campi e ricordarmi perché io ami la competizione mi ha aiutato tremendamente e mi ha fatto capire che non devo mettermi tutta questa pressione addosso.

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