Sotto l’armatura niente o quasi, verrebbe da dire, parafrasando il titolo di un vecchio film di Carlo Vanzina. Secondo un’indiscrezione del Wall Street Journal, Under Armour, l’azienda di abbigliamento sportivo fondata nel ’96 da un modesto giocatore di football, Kevin Plant, e leader nel segmento Performance Apparel, starebbe valutando l’uscita da diverse categorie di prodotto, tra le quali il tennis.
Da due semestri l’azienda con sede nel Maryland non fa altro che registrare perdite. Negli ultimi dodici mesi le azioni di Under Armour hanno perso più della metà del loro valore e la decisione di uno dei due co-founder, Kip Fulks, di prendere un anno di pausa dalla gestione del brand non è piaciuta ai mercati, provocando un’ulteriore accelerazione al ribasso.
Dall’azienda fanno comunque sapere che nessun accordo con i testimonial delle categorie di prodotto a rischio dovrebbe risentire delle scelte strategiche: nonostante le vendite nel settore tennis abbiano disatteso le aspettative, Under Armour continuerà a vestire Andy Murray e Sloane Stephens.