Fed Cup: USA favorita e su di giri nonostante le assenze

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Fed Cup: USA favorita e su di giri nonostante le assenze

Nonostante il forfait di Madison Keys e delle Williams, la compagine statuintense vuole rivincere la Fed Cup dopo 17 anni di digiuno

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La compagine statunitense che il prossimo weekend contenderà alla Bielorussia la Fed Cup 2017 è arrivata a Minsk con grande anticipo per preparare a dovere la sfida che vede le ragazze a stelle e strisce ampiamente favorite nei confronti delle padrone di casa prive di Victoria Azarenka, ancora bloccata il California dalla battaglia legale per la custodia di suo figlio Leo.

Il capitano Kathy Rinaldi ha portato in questa trasferta la neo Top-10 Coco Vandeweghe, la campionessa degli US Open Sloane Stephens più la n. 59 Shelby Rogers e la n. 70 Alison Riske. Nessuna delle loro avversarie è classificata nelle prime 75 del ranking WTA, ma come si sa in Fed Cup, soprattutto in campi “caldi” come probabilmente sarà la Chizhovka Arena con il tutto esaurito, si possono registrare risultati molto sorprendenti. L’atmosfera nel team americano era comunque piuttosto rilassata e goliardica durante la conference call pre-sorteggio mercoledì sera a Minsk.

Giocatrice più in forma della squadra USA è sicuramente Coco Vandeweghe, fresca finalista del WTA Elite trophy di Zhuhai: “È stato un autunno molto strano per me, all’inizio molto difficile perché faticavo molto a trovare le motivazioni dopo gli US Open – ha raccontato Coco via telefono da Minsk – Ci è voluta tutta la buona volontà di Pat [Cash, il suo allenatore n.d.r.] per trascinarmi attraverso la prima parte dello ‘swing’. Poi però è arrivata questa finale a Zhuhai che mi ha regalato anche l’ingresso nella Top 10: non credevo fosse possibile salire fino al n.10, ma io non capisco molto dei meccanismi della classifica, penso solo a giocare a tennis”.

È molto evidente come le ragazze si trovino molto bene l’una con l’altra, c’è grande goliardia nel gruppo e tutte passano parecchio tempo insieme, nonostante ognuna sia seguita dal proprio allenatore personale, oltre a poter contare sull’assistenza dello staff USTA. “Sono cresciuta giocando sport di squadra, per cui l’atmosfera d’equipe mi è molto congegnale – ha proseguito Vandeweghe – tuttavia anche se si dice sempre che il tennis è uno sport individuale e quindi i tennisti sono poco adatti allo spirito di squadra tipico della Fed Cup, per ottenere dei risultati nei tornei individuali è necessario anche lì il lavoro di tutta un’equipe, per cui quando si gioca la Fed Cup basta trasferire quello spirito dal proprio team alla squadra nazionale con tutte le altre ragazze”.

Nonostante la grande vittoria a Flushing Meadows lo scorso settembre, Sloane Stephens non è cambiata di una virgola e rimane sempre la ragazza estroversa che tutti conoscevano: “Non credo ci siano stati cambiamenti nella mia vita dopo gli US Open: non ho comprato nulla di particolare, non sono andata in nessun posto particolare, tutto è rimasto come prima” ha raccontato Sloane, mentre le compagne la punzecchiavano con illazioni su vari acquisti stravaganti.

Anche se le giocatrici che scenderanno in campo a Minsk sono di assoluto livello, la squadra americana ha comunque dovuto fare a meno di alcune delle sue punte di diamante. A parte Serena Williams, ancora impegnata con biberon e pannolini, anche Madison Keys e Venus Williams hanno dovuto rinunciare alla trasferta, la prima per il problema al polso, la seconda per essere arrivata molto affaticata alla fine di una stagione che l’ha vista finalista in due tornei dello Slam ed alle WTA Finals. “Mantengo rapporti regolari con tutte le giocatrici nelle prime 100 – ha spiegato capitan Rinaldi – Venus è stata molto puntuale nel rispondere ai messaggi, ci ha dato il suo supporto incondizionato ma non se l’è sentita di giocare dopo una stagione molto lunga”.
Il mio ruolo qui è quello di osservare ed ascoltare, per fare in modo che le giocatrici abbiano tutto ciò di cui hanno bisogno per portare a casa il risultato. Ognuna di loro ha il proprio allenatore a seguito, ed io cerco di facilitare il loro compito risolvendo i problemi che posso risolvere insieme con lo straordinario staff della USTA”.

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