London Calling: Rafael Nadal e il sogno della perfezione

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London Calling: Rafael Nadal e il sogno della perfezione

Che sia la volta di Nadal “Maestro” di fine anno? Sarebbe il coronamento di un 2017 perfetto. Ma a Londra Rafa dovrà fare i conti con un ginocchio indebolito. E con un Federer particolarmente insidioso

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Un anno storico. Perfetto. Da sogno. Rafa Nadal non avrebbe mai immaginato un epilogo migliore per il suo comeback dopo una stagione 2016 all’insegna degli infortuni e dell’attesa. C’è il rischio però che, dopo un dolcissimo 2017, l’ultima settimana del tour si riveli amara per il campionissimo di Manacor a causa di quel dolore al ginocchio che non intende lasciargli tregua. Comunque, pare che il peggio sia stato scongiurato e Rafa a Londra ci sarà. Sette giorni per coronare un’annata a dir poco leggendaria, cominciata con quella finale storica a Melbourne contro Roger Federer e conclusasi con la prima posizione mondiale a fine anno per la quarta volta in carriera. E perché il cerchio si chiuda alla perfezione, ci vorrebbe la tanto agognata vittoria alle Finals, unico grande titolo che manca ancora al magico palmares dello spagnolo.

Che Rafa approdasse all’ultimo round dello slam australiano – vinto poi da Federer in una finale da cineteca – dopo un’assenza prolungata dai campi, forse nessuno se lo sarebbe mai aspettato. E, invece, mai dire mai con campioni del calibro di Nadal e Federer. Dall’Australian Open in poi, il percorso dello spagnolo è stato un crescendo di potenza, costanza e perfezione. Perfino con il servizio. Il 31enne spagnolo non solo ha ritrovato le sue celeberrime uncinate, l’esplosività dei colpi, i vincenti devastanti e la grande forma fisica ma, nel corso degli ultimi mesi, ha saputo trasformare anche il servizio in arma letale, mettendo a segno ben 284 ace nel 2017. Una battuta che, pur essendo stata ottima negli anni d’oro, non costituiva tuttavia il suo asso nella manica. E, insomma, dopo Melbourne Rafa disputa ancora una finale, la quinta in carriera a Miami, ancora contro Roger Federer e, ancora una volta, è lo svizzero a dominare. Così come lo domina anche negli ottavi a Indian Wells; e, infatti, tra i due “veterani” ora l’inerzia sembra cambiata e Roger “danza” su Rafa come non era mai riuscito a fare, neppure nelle sue migliori stagioni.

Nonostante le sconfitte con lo svizzero, il maiorchino continua la sua corsa verso la storia e la perfezione. Perfezione che culmina in uno dei traguardi sportivi più grandi di sempre, la Decima vittoria al Roland Garros, contro la quale un annichilito e frustrato Stan Wawrinka nulla ha potuto. Un’impresa titanica che Rafa Nadal ha reso possibile con un talento, una solidità mentale, una passione e un credo senza fine. Ma non si ferma a Porte d’Auteuil; in ogni sfida Rafael lotta contro il tempo, elevandosi ancora, nella tecnica, nella precisione e nell’esplosività. Già prima del decimo sigillo a Parigi, egli aveva dato un assaggio di quanto fosse nuovamente ingiocabile sul rosso agguantando anche a Montecarlo e a Barcellona il decimo trofeo e il quinto a Madrid. Non finisce qui. Il 21 agosto 2017, a 31 anni e 79 giorni, Nadal riconquista la prima posizione mondiale (dopo il luglio 2014), primo posto che conserverà poi fino alla fine dell’anno per la quarta volta in carriera.

Con Djokovic, Murray e Wawrinka fermi ai box per infortunio, lui e Roger Federer continuano a dominare una storica stagione 2017. Gli slam e i titoli più prestigiosi sono infatti appannaggio dei due campionissimi e, se Roger trionfa a Melbourne e a Wimbledon (record di 8 sigilli londinesi), Rafa, dopo Parigi, conquista anche il major americano. Continua a vincere a Pechino per poi venire fermato in finale, ancora una volta, dal “brother” Roger Federer. Già, perché ormai i due fuoriclasse sembrano condividere una delle più grandi amicizie della storia del circuito, suggellata dal celebre invito dello spagnolo a Roger l’anno scorso per l’inaugurazione della “Rafa Nadal Academy” a Manacor; un’amicizia sempre più solida, confermatasi a Praga in occasione della Laver Cup e del loro storico sodalizio in doppio. Insomma, un 2017 indimenticabile per Rafa Nadal che, a quasi 31 anni e mezzo, sta vivendo un successo riservato davvero a poche leggende dello sport.

E poi, London calling… Giunto in finale due volte al Masters (2010 e 2013), il tennista iberico finora non è mai riuscito a consacrarsi “Maestro” di fine anno. Che sia la volta buona nel 2017? Dipenderà da molti fattori e il cammino è più che mai irto di ostacoli. Innazitutto bisognerà fare i conti con un ginocchio indebolito che, ormai da diverse settimane, impedisce a Rafa di esprimersi al 100%. E, se giocatori come Dominic Thiem e Alexander Zverev approdano alle Finals apparentemente scarichi dopo una stagione intensissima, Roger Federer – nonostante i suoi 36 anni – giungerà a Londra più fresco dei giovani, avendo dosato saggiamente le forze durante l’anno ed essendosi riposato per due settimane dopo la vittoria a Shanghai. Quest’anno lo svizzero non ha mai perso contro Nadal (Roger però ha saltato la stagione sul rosso) e nei match indoor parte nettamente favorito. Poi, certo, mai dire mai e tutti gli otto aspiranti “Maestri” scenderanno in campo per scrivere la storia. Ma lui, Rafa Nadal, qualunque sia la sua performance alla O2 Arena, non solo la storia l’ha già scritta ma, quest’anno, più che mai, l’ha trasformata in leggenda. Good luck, Rafa!

I numeri più significativi di Nadal (3 giugno 1986)

16 – come i titoli Slam

7 – si issa altre sette volte in finale nei major

10 – nel 2017 Rafa vince il suo 10° Roland Garros (record di 10 titoli al Roland Garros, a Montecarlo e a Barcellona)

2 – come le medaglie d’oro alle Olimpiadi (singolo a Pechino nel 2008 e doppio a Rio de Janeiro nel 2016)

4 – 4 trionfi in Coppa Davis

79 – record di 79 match vinti al Roland Garros

39 – record di 39 match vinti di fila al Roland Garros

81 – record di 81 vittorie di fila sulla terra rossa

30 – come i titoli nei Masters 1000

4 bis – termina l’anno per la 4a volta in carriera da n. 1 del mondo

75 – come i tornei vinti finora in carriera

36 – Nadal si issa in altre 36 finali

6 – come i tornei vinti nel 2017 (Montecarlo, Barcellona, Madrid, Roland Garros, US Open e Pechino)

4 tris – come le altre finali disputate nel 2017 (Australian Open, Acapulco, Miami e Shanghai)

67 – i match vinti durante l’anno

10– le partite perse nel 2017

53 – i tornei vinti in carriera sulla terra rossa

873 – le partite vinte in carriera

184 – le sconfitte in carriera

12 – solo nel 2017 Nadal guadagna più di 12 milioni di dollari di prize money

91 – Nadal ha vinto finora più di 91 milioni di dollari di prize money

Nadal è l’unico tennista della storia a trionfare, lo stesso anno, nei tre M1000 sulla terra e al Roland Garros (2010).

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