WTA Brisbane, Shenzhen e Auckland: Sharapova e Halep, partenza sprint. Male l'Italia

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WTA Brisbane, Shenzhen e Auckland: Sharapova e Halep, partenza sprint. Male l’Italia

La numero uno e la russa vincono e convincono in Cina. Ancora malissimo Mladenovic, ritiro senza scendere in campo per Kvitova. Out in due set Paolini e Chiesa

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Il tennis lo aveva anticipato di un paio di giorni, con gli strani tempi della sua stagione, ma adesso è finalmente il 2018 per tutti. Il circuito femminile festeggia ripartendo a pieno regime, con molti dei nomi migliori di oggi – e di domani, chissà – in campo nel primo lunedì dell’anno solare. Troppo presto per dei bilanci, ma un indizio su chi possano essere le più motivate già c’è…

BRISBANE: CONTINUA LA CRISI-MLADENOVIC

Anno nuovo, vita nuova? Pare proprio di no, almeno per Kristina Mladenovic. Ci vorrà almeno un’altra settimana perché la francese ritrovi una vittoria che le manca addirittura da luglio, dato che per infliggerle il tredicesimo k.o. consecutivo ed eliminarla dal torneo Premier della settimana è bastata la numero 88 del ranking Aliaksandra Sasnovich. Dopo il 6-1 rapido per Mladenovic del primo set, la numero 2 di Bielorussia (dietro Aryna Sabalenka e in attesa che Victoria Azarenka risolva i suoi guai privati) non ha più ceduto turni di battuta e al termine di un parziale decisivo privo di palle break ha strappato il 7-5 finale.

Verso la fine di ottobre gli scherzi della matematica hanno regalato a Mladenovic qualche giorno da top 10, ma il momento in cui il computer segnapunti chiederà il conto è sempre più vicino. Kiki dovrà cambiare in fretta qualcosa, se non vuole che nel suo pettine si incastrino un sacco di nodi. Chissà se la vicinanza con Dominic Thiem, con il quale ha insta-confessato di fare coppia pochi giorni fa, non possa aiutarla quanto basta.

Vince e convince invece Elina Svitolina, nettamente su una Carla Suarez Navarro sempre più lontana dai suoi momenti migliori, mentre il vero big match della giornata al combined di Brisbane non delude nessuno: Johanna Konta vince, Madison Keys la impegna bene per tre set e si dice ben più che soddisfatta di quanto espresso in campo – “Abbiamo giocato del tennis dannatamente buono” ha detto la finalista degli ultimi US Open – e il pubblico si diverte con colpi che fanno già dimenticare il mesetto di digiuno da palle e racchette.

Ritiro per Petra Kvitova, ma la causa (una influenza buscata in aereo) non ha nulla a che vedere con la mano aggredita ormai più di un anno fa. Peccato quindi, ma anche un sospiro di sollievo per chi temeva il peggio nel vedere il suo nome barrato via dalla lista degli incontri.

SHENZHEN: FUOCHI D’ARTIFICIO PER HALEP E SHARAPOVA

Ci sono nomi che pretendono il titolo grande quasi a prescindere: Simona Halep, almeno oggi che è numero uno al mondo, e Maria Sharapova, sempre e comunque. Le due star della giornata erano entrambe in campo a Shenzhen, in Cina, e nonostante il Capodanno lì si festeggi alcune settimane dopo quello occidentale hanno entrambe deciso di sparare qualche fuoco d’artificio: 6-3 6-0 per la siberiana su Mihaela Buznarescu, appena due giochi concessi in più dalla romena a Nicole Gibbs (che però la ha trattenuta in campo per un quarto d’ora in meno).

Soltanto primi turni di un WTA International, che però lanciano segnali precisi verso un Australian Open che si prospetta “senza regina”. Specialmente il netto successo di Sharapova, contro una avversaria che si approcciava all’incontro con uno score di 16-2 negli ultimi tornei dello scorso anno, è segno di una immutata voglia di rivalsa a ormai due anni dalla squalifica per doping. Nessuna distrazione per lei nonostante il ruolo da protagonista anche nel Kids Day, dove ha elargito sorrisi a trenta fortunati bambini che hanno avuto la possibilità di palleggiare con lei.

All’estremo opposto di Halep, campionessa del torneo nel 2015, il tabellone manca degli ultimi due incontri prima che gli ottavi di finale siano delineati: saranno in campo domani, per provare a ritrovarsi poi nel round successivo, la seconda testa di serie Jelena Ostapenko e Camila Giorgi, che affronterà Ana Bogdan nella notte italiana.

Nota di azzurro cupo, purtroppo, che arriva dalla sconfitta di Jasmine Paolini per mano della cinese Wang Yafan. Dopo il 6-0 iniziale la giovane toscana ha tentato di rimettere insieme i pezzi e reagire, resistendo a un nuovo assalto, ma l’avversaria è stata brava a impedirle il sorpasso e chiudere nel giro di due soli set con un 6-4 da un solo break. Nonostante l’estrema vicinanza nel ranking (n.168 e n.172), alla prova positiva di Paolini nelle qualificazioni non è seguita quella nel tabellone principale, con il quale, come purtroppo già dimostrato nel 2017, ha un impatto sempre difficoltoso.

(ha collaborato Stefano Ancilli)

AUCKLAND: TANTA PIOGGIA, “STOPPATE” LE AZZURRE

Chi vive in questo emisfero spesso è portato a considerare un blocco unico la remota Oceania e tutto ciò che vi accade, ma il meteo di Auckland si è prestato per dimostrare da subito il contrario. Se a Brisbane era necessaria la crema solare per non arrostire sugli spalti – ricordiamo che lì è estate – una pioggia torrenziale si è abbattuta sulla più grande città della Nuova Zelanda e sul suo ASB Classic, forzando una lunghissima interruzione e di conseguenza un drastico taglio al programma di gioco. Ricchissima in compenso la giornata di domani, dal programma quasi doppio.

Tra i pochi match portati a termine, i quattro in apertura di programma che completavano il percorso di qualificazione. L’ultimo ha purtroppo visto sconfitta la nostra Deborah Chiesa: brusco 6-3 6-4 in favore della statunitense Sachia Vickery, reso ancor più amaro dal break di vantaggio che la ventunenne di Trento ha ottenuto in entrambi i set ma mai confermato. Gioia rinviata quindi per il primo main draw senza wild card (si era già guadagnata un incontro agli ultimi Internazionali vincendo le pre-qualificazioni).

Sul centre court coperto Kirsten Flipkens ha superato “la signora Wawrinka” Donna Vekic al termine di una lotta durata oltre due ore e mezza, mentre Petra Martic ha avuto la meglio della diciottenne ceca Marketa Vondrousova (n.67 WTA). Nonostante questo stop trascurabile e quasi fisiologico, se dovesse mantenere costante la crescita del tennis mostrato nel 2017 la teenager di Sokolov potrebbe essere una delle grandi sorprese dell’anno appena iniziato.

Risultati:

BRISBANE

[Q] K. Kanepi b. D. Kasatkina 6-2 6-2
[3] E. Svitolina b. C. Suarez Navarro 6-2 6-4
S. Cirstea b. [Q] N. Brady 7-6(3) 6-1
[Q] A. Sasnovich b. [6] K. Mladenovic 1-6 6-3 7-5
C. Bellis b. [Q] K. Bondarenko 6-2 7-5
[5] J. Konta b. M. Keys 4-6 6-4 6-3
A. Kontaveit b. [LL] H. Watson 6-0 6-3
L. Tsurenko b. [8] A. Barty 6-3 6-2

SHENZHEN

[3] S. Zhang b. [Q] A. Blinkova 6-3 6-4
[WC] Y. Wang b. [Q] J. Paolini 6-0 6-4
Z. Diyas b. P. Parmentier 6-3 6-4
D. Kovinic b. [7] M. Sakkari 4-6 6-2 6-3
E. Alexandrova b. [Q] S. Voegele 6-2 6-3
[1] S. Halep b. N. Gibbs 6-4 6-1
M. Sharapova b. M. Buzarnescu 6-3 6-0
[8] T. Babos b. [WC] X. Wang 6-1 6-1

AUCKLAND

S-W. Hsieh b. N. Hibino 6-0 6-3
P. Martic b. M. Vondrousova 7-6(2) 6-3
K. Flipkens b. [8] D. Vekic 7-6(5) 3-6 6-4
[2] J. Goerges b. M. Puig 6-4 4-6 6-2

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