WTA Brisbane: Svitolina fa 10, meglio di così non poteva cominciare

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WTA Brisbane: Svitolina fa 10, meglio di così non poteva cominciare

Decimo titolo in carriera per Elina Svitolina che batte 6-2 6-1 un’esausta Sasnovich (in finale partendo dalle qualificazioni)

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[3] E. Svitolina b. [Q] A. Sasnovich 6-2 6-1

Elina Svitolina inizia l’anno nel migliore dei modi vincendo il primo Premier della stagione WTA 2018 e dà seguito così alla ottima stagione precedente dove ha trionfato in cinque tornei. A Brisbane raramente le finali sono combattute (delle nove precedenti solo due sono finite al terzo set) e oggi non c’è stata eccezione. La stanchezza accumulata da Sasnovich in questa settimana si è abbattuta su di lei tutta d’un colpo, ma resta comunque il record di essere stata la prima qualificata a raggiungere la giornata conclusiva del torneo australiano.

L’ucraina parte con lo stesso atteggiamento con il quale aveva iniziato la semifinale contro Pliskova, cioè aggressiva al massimo e alla ricerca delle accelerazioni. A differenza di quanto accaduto ieri però, questa volta le cose le vanno per il verso giusto fin da subito. Sasnovich invece vorrebbe fare tutto con più calma e cercare di impostare il gioco ragionato che la contraddistingue, ma viene presto schiacciata dalla superiorità e dalla potenza dei colpi dell’avversaria. Già nel secondo game la bielorussa inizia a dare segni di cedimento – due doppi falli da sinistra – e il break che ne scaturisce si rivelerà fatale. Nonostante il fisico minuto Sasnovich ci mette un po’ a riscaldarsi, ma quando lo fa, anche se impensierisce relativamente la sua avversaria, quanto meno regala dei bei punti al pubblico presente alla Pat Rafter Arena e riesce ad evitare il 4-0 pesante. Sulla scia della prestazione di ieri, Svitolina al servizio è impeccabile e non concede praticamente nulla. Un altro break sancisce la fine del set durato 35 minuti e conclusosi col punteggio di 6-2.

Come era lecito aspettarsi, quando lo scambio si allunga i punti vengono vinti più spesso da Aliaksandra, mentre quando non si superano i 2-3 colpi sono conquistati da Svitolina. Il problema per la bielorussa è che la maggior parte sono scambi brevi e questo andamento si accentua ancor di più nel secondo parziale dove non c’è mai stato equilibrio. L’attuale numero 88 del mondo riesce almeno a portare a casa un turno di battuta, dove annulla tra l’altro un match point, ma poco dopo arriva la conclusione dell’incontro per 6-1. Le due 23enni, che non si erano mai affrontate in precedenza, sono rimaste in campo per 67 minuti durante i quali Elina non ha mai concesso palle break ed ha messo a segno la ragguardevole cifra di 9 ace.

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Ci auguriamo comunque che una sconfitta così netta non tolga un po’ della fiducia acquisita da Sasnovich in questi nove giorni, durante i quali ha vinto 8 match battendo tra le altre giocatrici come Mladenovic, Cornet e Sevastova. Questo risultato le permetterà inoltre di salire a ridosso della top 50 e di migliorare così il suo best ranking. Il suo carattere umile è ben rappresentato anche dalle prime parole che pronuncia quando le viene passato il microfono durante la premiazione: “Vi chiedo scusa per il mio gioco odierno, vorrei ringraziare tutti i bielorussi che mi hanno seguito in questi giorni alla televisione, sopratutto mia madre e mia nonna”. Per quanto riguarda Svitolina, invece questo è il decimo titolo in carriera e come ha sottolineato lei stessa “l’inizio della stagione è duro per tutti, ma farlo con un trofeo in mano è più piacevole”. Considerando i miglioramenti fatti alla battuta e le condizioni fisiche precarie di alcune sue colleghe, questo risultato oltre a farle salire due gradini nel ranking portandola alla posizione n. 4, la mette tra le favorite per la vittoria dell’Australian Open.

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