Australian Open: Gasquet non impegna Federer, fuori Delpo

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Australian Open: Gasquet non impegna Federer, fuori Delpo

Il match tra Federer e Gasquet finisce in tre set, senza troppi sussulti. Un del Potro acciaccato cede invece a Berdych, che ora sfida Fognini

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Dalla zona di tabellone presidiata da Roger Federer scompare il pericolo del Potro, neutralizzato dalle bordate di Berdych. Il ceco sfiderà Fognini agli ottavi, mentre Roger Federer dispone facilmente di Gasquet per raggiungere gli ottavi di finale. Avrà di fronte il sorprendente Marton Fucsovics

ROGER SI GARANTISCE UN ALTRO TURNO COMODO  Lo svizzero aprirà la sua seconda settimana con un impegno inaspettatamente soft. Affronterà infatti l’ungherese Marton Fucsovics – prima presenza in un ottavo Slam contro la 57esima di Federer – che si è imposto sull’argentino Nicolas Kicker.

[2] R. Federer b. [29] R. Gasquet 6-2 7-5 6-4 (da Melbourne, il nostro inviato Vanni Gibertini)

Siamo sicuri che su qualche dizionario, da qualche parte, nella definizione di “solo posti in piedi” viene citata una partita in sessione serale di Roger Federer. Certo nel sabato sera di Melbourne il match di “antipasto” era la signora sfida tra Angie Kerber e Maria Sharapova, ma il re del box office è e rimane sempre quel vecchietto svizzero che si ostina a girare il mondo con una racchetta (oltre a moglie, quattro figli e un numerosissimo entourage) per diffondere la Parola del tennis. Quando entra nella Rod Laver Arena (raramente gli organizzatori si sognano di non farlo giocare sul campo principale, se non qualche volta a Wimbledon) il colpo d’occhio sulle tribune mostra praticamente tutti gli astanti, ossequiosamente in piedi, con lo smartphone in mano per immortalare “quella volta che vidi giocare Roger Federer).

Nel corso dei 13 anni durante i quali Federer e Gasquet si sono incontrati 16 volte a spasso per il circuito, solo due volte il francese ne è riuscito vincitore, sempre per 7-6 al set decisivo, sempre sulla terra battuta e l’ultima volta ben sei anni e mezzo fa. Ciò basta per fare di Federer il favorito della partita. I due si conoscono a memoria, difficile cambiare qualcosa nello scacchiere. Gasquet però ci prova, perché dopo un primo set volato via in 27 minuti e con due break subiti inizia a rinnegare la sua indole da “cuor di telone” e si avvicina alla riga di fondo, soprattutto in risposta, appiattendo al contempo anche le traiettorie dei suoi colpi in modo da velocizzare lo scambio e non dare a Federer il tempo di anticipare in avanzamento. La scelta gli consente di tenersi quantomeno in linea di galleggiamento, tuttavia sul 5-6 non può far altro che assistere impotente a due pennellate dello svizzero che baciano la riga di fondo, ad un passante di rovescio che gli saetta di fianco ed a un falco “cattivo” che gli chiama lungo il suo rovescio da fondo sul set point a sfavore.

L’accelerazione di Federer dura fino al 3-0 del terzo set, costruendo dunque un vantaggio apparentemente sufficiente per controllare il match fino alla fine, ma un bel Gasquet con il rovescio in fiamme ottiene il controbreak sul 2-4 e prova ad allungare la partita. Gli scambi diventano più lunghi e veloci, il francese si merita gli applausi per qualche rovescio lungolinea con il marchio di fabbrica, ma sul 4-5 la dea bendata gli volta le spalle, prima su una risposta scheggiata di Federer che atterra sulla riga, poi sul match point una deviazione del nastro su un passante dell’elvetico lo condannano alla sconfitta.

Prosegue dunque la difesa del titolo per il n.2 del mondo il quale è atteso negli ottavi di finale da un altro impegno sulla carta decisamente abbordabile contro l’ungherese Marton Fucsovics, n. 80 della classifica ATP e finalista la settimana scorsa al Challenger di Canberra sconfitto dal nostro Andreas Seppi.

BERDYCH PASSA SU DEL POTRO – L’ostacolo tra Fabio Fognini ed i primi quarti di finale in Australia sarà rappresentato dal ceco Thomas Berdych, uscito vincitore in tre comodi set dalla sfida contro la testa di serie n.12 Juan Martin del Potro. Il risultato non è stato mai in discussione, e se Berdych ha dimostrato un buonissimo stato di forma, lo stesso non si può dire per l’argentino, che ha sicuramente risentito delle fatiche accumulate tra la settimana di Auckland ed il match di secondo turno qui in Australia contro Karen Khachanov. Nei primi quattro giochi si assiste ad altrettanti break, ma il giocatore che dà l’impressione di avere una marcia in più è il ceco ed infatti sul punteggio di 3-2 a suo favore riesce a staccarsi definitivamente, migliorando progressivamente l’efficacia del servizio, come testimoniano gli 8 ace nel primo set. Sul 4-2 a suo favore Berdych intavola una lunga discussione con l’arbitro di sedia Eva Asderaki in merito alla scelta di non far rigiocare il punto dopo un overrule, ma una volta calmatosi non ha problemi ad archiviare la prima frazione con il punteggio di 6-3, dopo 50 minuti di gioco. Dal punto di vista strategico, del Potro si fa sempre sorprendere dal rovescio lungolinea del ceco, che spinge saggiamente sul lato sinistro per poi colpire nella parte di campo scoperta. L’argentino non sembra crederci più di tanto e come nel match di giovedì contro Khachanov palesa qualche problema fisico, non riuscendo ad opporre una grande resistenza; Berdych prende sempre più fiducia e grazie a due break nel primo e nel nono gioco, si aggiudica il secondo set con lo stesso punteggio del precedente.

Il pubblico presente sugli spalti dell’Hisense Arena tenta di scuotere del Potro, che ha nel primo gioco la chance di togliere la battuta al ceco per abbozzare una rimonta stile Us Open 2017, ma oggi l’argentino non ha energie ed incassa il break nel secondo game. Berdych invece è in assoluta confidenza, come dimostra un incredibile e potente passante lungolinea di dritto con cui si procura due palle break per il 4-0, ottenuto poi grazie ad un brutto errore di rovescio dell’argentino. Nella fase finale piccolo brivido per il ceco che non sfrutta  4 match point nel sesto e nel settimo game, ma poi chiude alla quinta occasione: 6-3 6-3 6-2 il punteggio finale, in cui spiccano i 52 vincenti della diciannovesima testa di serie. Per Fognini quindi un ottavo di finale decisamente complicato (ma non impossibile) in cui parte sulla carta senza i favori del pronostico; i due si sono sfidati 4 volte con il bilancio in perfetta parità.

Matteo Polimanti

Risultati:

[5] D. Thiem b. [26] A. Mannarino 6-2 6-4 7-5
T. Sandgren b. M. Marterer 5-7 6-3 7-5 7-6(5)
H. Chung b. [4] A. Zverev 5-7 7-6(3) 6-2 3-6 6-0
[14] N. Djokovic b. [21] A. Ramos-Vinolas 6-2 6-3 6-3

[25] F. Fognini b. J. Benneteau 3-6 6-2 6-1 4-6 6-3
M. Fucsovics b. N. Kicker 6-3 6-3 6-2
[19] T. Berdych b. [12] J.M. del Potro 6-3 6-3 6-2
[2] R. Federer b. [29] R. Gasquet 6-2 7-5 6-4

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