WTA Acapulco: Paolini non può nulla, facili Stephens e Mladenovic

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WTA Acapulco: Paolini non può nulla, facili Stephens e Mladenovic

Netta sconfitta per l’azzurra contro la tds numero 4 Zhang. Stephens torna a vincere un match dopo la vittoria allo US Open. Il pubblico messicano esulta per Zarazua

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Dopo una prima giornata introduttiva, ma comunque non priva di sorprese, il WTA International di Acapulco offre nel day 2 una ricca scorpacciata di tennis, per niente influenzata dalla provenienza delle protagoniste dai piani bassi della classifica.

PRIMA VITTORIA RIMANDATA – Il match di maggior interesse per il pubblico italiano è anche l’ultimo in programma sul campo 3. Jasmine Paolini è impegnata nella sfida proibitiva contro la cinese testa di serie n. 4 Shuai Zhang. L’incontro, anche se non è mai stato in discussione, ha avuto momenti davvero godibili grazie agli elevati ritmi e alle frequenti accelerazioni. Purtroppo però i tentativi di cambiare marcia da parte della giocatrice toscana spesso mancavano di precisione e di giusta tempistica, come si è rimproverata lei stessa, mentre la n. 33 ha fatto della consistenza il suo punto di forza. Dopo un iniziale scambio di break la cinese ha preso il largo senza voltarsi più indietro, finendo per chiudere con un severo 6-3 6-1. Per la n. 156 del mondo questa è la seconda sconfitta a livello WTA dell’anno, dopo quella a Shenzhen (anche in quel caso battuta da una cinese, Yafan Wang).

KIKI E SLOANE SENZA PERDERE TEMPO – Il compito di aprire il programma era stato affidato alla testa di serie numero 1, nonché campionessa degli US Open Sloane Stephens, che ha battuto rapidamente Parmentier ottenendo così la sua prima vittoria dalla finale dello Slam newyorkese (finora l’americana aveva accumulato 8 sconfitte in 171 giorni d’astinenza). Dopo il 6-4 6-0 rifilato alla francese ora Sloane affronterà l’olandese Arantxa Rus, numero 148 del mondo proveniente dalle qualificazioni che oggi ha eliminato, anche lei con un bagel nel terzo set la giovane wild card americana Kayla Day. La testa di serie n. 2 Kristina Mladenovic è stata (poco) impegnata nel derby transalpino contro Amandine Hesse, qualificata numero 230 del mondo. Quest’ultima nel primo set è stata infastidita da alcune chiamate dubbie in suo sfavore da parte del giudice di sedia, e poi la frustrazione è cresciuta a causa del suo gioco falloso. Le cose non sono migliorate nel secondo parziale, filato via sulla falsa riga del primo generando una vittoria agevole per Kiki.

LE BORSE DANNO I LORO FRUTTI – A maggio dello scorso anno la ITF aveva premiato 12 tennisti (6 ragazzi e 6 ragazze) con delle borse di studio, e oggi 3 di quelle tenniste si sono ritrovate nei campi dell’Hotel Princess Mundo Imperial, sede del Mexican Open, e hanno centrato la vittoria. La prima è Renata Zarazua che difficilmente dimenticherà la serata vissuta nel Grand Stand Caliente. La tennista messicana ha ottenuto la sua prima vittoria WTA battendo Kristyna Pliskova con una prestazione superlativa, avendo sempre tenuto sotto controllo la sua avversaria con il suo gioco quadrato e a basso rischio di errore. Il fisico minuto di Renata le permette di muoversi agevolmente lungo la linea di fondo così da non soffrire eccessivamente le accelerazioni della ceca. La vittoria della 20enne n. 253 del mondo ha fatto esplodere in tripudio il pubblico di casa che non assisteva al successo di una tennista messicana dal 2012 (in quell’occasione si trattava di Ximena Hermoso).

Un’altro risultato sorprendente è quello di Rebecca Peterson che ha battuto la n. 28, nonché testa di serie n. 6, Alize Cornet. La svedese, dotata di un fisico alla Kvitova, ha un gioco particolarmente aggressivo e profondo – anche questo paragonabile alla tennista ceca, con tutte le dovute proporzioni – ed è stata lei a fare la partita contro Cornet, spesso in difficoltà e in ritardo sulla palla. La francese, dopo un primo set dove non è mai stata in gara, ha resistito quanto ha potuto nel secondo parziale ma ha subito il break nel momento più sanguinoso possibile (nono game) ed è andato via anche il match. In contemporanea ha chiuso il suo incontro anche la n. 60 Beatriz Haddad Maia. La mancina brasiliana ha vinto lavorando ai fianchi Heather Watson e finendola con un 6-1 al terzo, anche se la britannica non è esente da colpe, su tutte il suicidio tennistico con il quale ha regalato il primo set: due doppi falli consecutivi commessi nel dodicesimo gioco.

ALTRI INCONTRI – Ha rispettato il pronostico Maria Sakkari che ha battuto in un’ora e 39 minuti la spagnola Arrubarreña, trovando difficoltà solo nel secondo set, deciso al tie-break, ma non ha dovuto annullare set point. Al secondo turno affronterà Stefanie Voegele. La n. 183 ha battuto a sorpresa la testa di serie n. 8 Tatjana Maria per 6-2 7-5. La nottata tennistica è stata chiusa dal successo di un’altra svizzera, la n. 137 del mondo Jil Belen Teichmann, che con un doppio 7-5 ha eliminato Jana Fett.

Risultati:

M. Sakkari b. L. Arrubarreña 6-3 7-6(1)
[1] S. Stephens b. P. Parmentier 6-4 6-0
[Q] A. Rus b. [WC] K. Day 4-6 6-1 6-0
S. Voegle b. [8] T. Maria 6-2 7-5
[WC] R. Zarazua b. Kr. Pliskova 6-3 6-4
B. Haddad Maia b. H. Watson 7-5 4-6 6-1
[Q] R. Peterson b. [6] A. Cornet 6-2 6-4
[2] K. Mladenovic b. [Q] A. Hesse 6-2 6-2
J. B. Teichmann b. [Q] J. Fett 7-5 7-5
[4] S. Zhang b. [Q] J. Paolini 6-3 6-1

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