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Miami Open, il LIVE del Day 3
MIAMI – Risultati, dichiarazioni e aggiornamenti di ogni genere. La nostra diretta dalla Florida per il Miami

Il Programma del Day 3, il Clou è Azarenka-Keys
Il Tabellone Maschile
Il Tabellone Femminile
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21:54 – Federer sta parlando alla stampa. Seguiteci su Twitter:
Federer: "No idea what the new venue will be, it will take a few years to be able to tell, I've been coming here forever like all other players. Right now doesn't feel good to move away from Key Biscayne, but we have to respect the reasons they had to do it." #MiamiOpen
— Ubitennis (@Ubitennis) March 22, 2018
21:48 – Sul campo 1 Daniil Medvedev completa la rimonta su Stefanos Tsitsipas. 2-6 6-4 6-2 il risultato finale. Prossimo avversario del russo: Alexander Zverev
21:32 – La situazione aggiornata
21:13 – Dovrebbe, ma il regolamento è chiaro: una giocatrice conserva lo status di Lucky Loser se: 1) si è iscritta nella lista delle LL entro la deadline; 2) accetta di sottoporsi a una visita medica; 3) il match di primo turno non si gioca nello stesso giorno del round finale delle quali
21:08 – Torna in partita Daniil Medvedev. È 1-1 tra il russo e Tsitsipas
21:06 – Decimo doppio fallo di Oceane Dodin in 6 turni di servizio. Sta provando ad emulare la sua connazionale
ITF Le Havre, giocatrice commette 42 doppi falli in un solo match https://t.co/Fuh15GrOVG pic.twitter.com/1gwlOd3kIJ
— Ubitennis (@Ubitennis) March 20, 2018
20:55 – Luca Baldissera ha parlato con Thomas Fabbiano dopo il match perso contro il georgiano Basilashvili:
“Il primo mese dell’anno giocavo meglio, poi un piccolo problema alla schiena. Se si mettono insieme un po’ di pezzi, però, potrò fare bene anche sulla terra. In USA ho fatto tre partite di buon livello, con Johnson (era Sock, si è confuso Thomas, n.d.r.) ho giocato in un gran centrale contro un top-10, l’anno scorso di questi tempi giocavo solo challenger, adesso mi capitano solo top-100, e non posso avere alti e bassi. Dovrò imparare, e far tesoro di queste lezioni“.
20:46 – SET DODIN! Simona Halep è sotto 1-0 contro la lucky loser francese. La numero 1 del mondo ha chiesto l’intervento del fisioterapista. Il problema pare sia al collo.
An Oceane swell ?
Lucky Loser Oceane Dodin surprises Simona Halep taking the first set 6-3.#MiamiOpen pic.twitter.com/Pa3uF57lh4
— Miami Open (@MiamiOpen) March 22, 2018
20:40 – È appena uscito l’ordine di gioco della quarta giornata del Miami Open. Abbiamo scelto 5 match da NON perdere (senza sovrapposizioni)
20:00 – Eliminato purtroppo il nostro Thomas Fabbiano. L’azzurro si arrende 7-5 al terzo set contro Nikoloz Basilashvili dopo aver dominato il primo set.
19:15 – Basilashvili reagisce e domina il secondo set chiuso 6-2 su Fabbiano, si va dunque al terzo..
18:47 – L’azzurro chiude in 32 minuti il primo set con un perentorio 6-1
18:42 – Thomas Fabbiano sta dominando il primo set contro Basilashvili: l’azzurro conduce 5-1 con due break di vantaggio
18:35 – Denis Shapovalov salva a sua volta un match point prima di chiudere il tie-break decisivo per 8 punti a 6 al sesto match point su Troicki
18:20 – Shapovalov manca 5 match point e spreca un vantaggio di 5-1 e servizio nel terzo set! Ora il punteggio è 5 pari
17:35 – Viktor Trocki vince il tie-break del secondo set e porta Shapovalov al terzo
17:15 – Tutto facile per Angie Kerber che lascia appena 4 giochi a Johanna Larsson.
16:45 – Primo set in assoluto controllo per Angelique Kerber sulla svedese Larsson. Anche Denis Shapovalov chiude il primo set 6-3 su Viktor Troicki
15:58 – Il warm-up di Thomas Fabbiano, fotografato dal nostro Luca Baldissera. Scenderà in campo non prima delle 17:30 sul campo 8. Forza Thomas!
15:35 – Tutti i match del Day 3
15:30 – Amanda Anisimova, come vi abbiamo già comunicato ventiquattro ore fa, non sarà della partita. Ne approfitta Garbine Muguruza, al terzo turno senza colpo ferire. Amanda ha pubblicato sui suoi canali social questa foto. Le auguriamo una rapida guarigione
SCELTI DALLA REDAZIONE: I match da NON perdere del Day 3
Kuhn vs D. King (ore 16): qui la faccenda è cercare di capire cosa vuole dal tennis questo Nicola Kuhn, biondo austriaco di 18 anni che poteva giocare per la Germania, addirittura per la Russia ma invece adesso è tutto spagnolo. E sembra forte
Tsitsipas vs Medvedev (ore 20 circa): dicono che il rovescio di Stefanos prenda ancora ‘troppa aria’, ma quanto è bello. Quello di Medvedev è mortifero. Troverete fioretto e spada, guardatela
Sevastova vs Cornet (ore 16): dopo un lunghissimo concilio che ha coinvolto anche le alte sfere, non siamo riusciti a capire chi vincerà. Logica vuole che sarà una partita molto lottata
Rybarikova vs Niculescu (ore 19:30 circa): sfida tra due affettatrici provette. ‘Che faccio, lascio?’
Azarenka vs Keys (ore 00:30 circa): lo sapete, di rado vi consigliamo match con big o presunte tali. Ma qui si tratta di capire a che punto è Vika, e se contro Keys riuscirà a trovare la chiave (oops…) poche ore dopo aver battuto Cici Bellis
SUNSHINE DRIVE, IL PODCAST
Info importanti prima di ascoltare:
– È il primo podcast da Miami
– Vanni e Luca hanno già provato a scappare, ma li abbiamo acchiappati. Erano a vedere una partita di NBA, e c’era anche Gavrilova con loro
– In Florida il clima sembra molto gradevole. Se da voi piove, per ripicca, potete fare ai nostri inviati una domanda sul rovescio di Vikhlyantseva
Challenger
ATP Challenger Torino: Niente lieto fine nella favola di Gaio! Vince Koepfer la finale
Dominik Koepfer domina Federico Gaio dal secondo set e si aggiudica il primo Piemonte Open Intesa Sanpaolo

Federico Gaio ha vinto in mattinata la semifinale del Piemonte Open contro la testa di serie numero 1, Sebastian Baez 7-5 6-3, per poi arrendersi in finale contro il tedesco Dominik Koepfer 6-7(5) 6-2 6-0.
Niente più campi in terra rossa e nessun cielo da guardare. Le semifinali e la finale del Piemonte Open si sono disputate tutte nella stessa giornata, quella che avrebbe dovuto essere dedicata solo alla finale. La pioggia non ha dato tregua a questo torneo, portando organizzatori e giocatori all’esaurimento. Interruzioni e riprese continue hanno tormentato per tutta la settimana la prima edizione del torneo Challenger 175 di Torino. Fino a quando la pioggia non è arrivata per restare definitivamente. Da venerdì mattina, sono stati infatti annullati gli allenamenti e le due semifinali. Dopo un’intera giornata di opzioni da valutare sul piatto, è arrivata la comunicazione ufficiale: “il torneo si giocherà sui campi in cemento indoor”. Gli stessi campi che da due anni a questa parte vengono utilizzati durante le Nitto ATP Finals di Torino come campi di allenamento.
Federico Gaio, l’ultimo azzurro rimasto in gara, è sceso nella mattinata di sabato 20 maggio per sfidare sui campi di casa, lui che si allena proprio lì dal 2020, la testa di serie numero 1 del torneo, Sebastian Baez. E se l’argentino numero 40 del mondo, ha accusato questo cambio di rotta, Gaio invece, si è sentito a casa fin da subito ed è riuscito a vincere un’impresa davvero ardua in soli due set. Lui che su questi campi si allena da anni ormai e li conosce molto bene. Sembrava impossibile pensare che il romagnolo oggi numero 337 del mondo, partito dalle pre-qualificazioni del torneo, potesse arrivare in semifinale. Gaio non solo ce l’ha fatta, ma dopo dieci giorni di partite, ha battuto anche il numero 40 del ranking ATP.
Sarebbe stato forse troppo, chiedere di completare la favola e vincere il Challenger più importante? Forse si. Dominik Koepfer ha tolto il lieto fino dalla storia e dopo aver concesso un primo set al tie-break giocato benissimo dal romagnolo, ha nettamente dominato senza storia 6-2 e 6-0 gli ultimi due set. Un altro livello è entrato in campo dopo il primo set. Il livello di chi è stato numero 50 del mondo nel 2021 e ha sfidato Zeverev in semifinale al torneo ATP 500 di Acapulco proprio in quell’anno. O il livello di chi ha sfidato Novak Djokovic nei quarti di finale degli Internazionali d’Italia nel 2020 costringendolo a lottare fino al terzo set.
Federico Gaio ci ha messo tanto cuore ed è stato premiato (quasi) fino alla fine, ma si è dovuti arrendere ai limite di una tenuta fisica e mentale che nella vita non l’hanno ancora portato ad essere più del numero 124 del mondo. Continueremo però a sperare di vederlo un girono diventare top 100, perché in questa settimana ha dimostrato di essere sulla strada giusta!
Cronaca della finale
Primo set: Gaio trema un po’ all’inizio ma rimonta e vince al tie-break
Gaio parte subito conquistando la prima palla break del match, annullata dal tedesco. Arriva la seconda palla break a favore del romagnolo, e Keopfer l’annulla con un ace per poi chiudere il primo game. Arrivano anche le prime due palle break a favore del tedesco, Gaio tiene bene il palleggio e il primo a sbagliare è Keopfer. Ma c’è ancora una palla break da salvare, Gaio l’annulla con una smorzata perfetta sotto rete. Doppio fallo di Gaio e altra palla break da annullare, ci riesce di nuovo il romagnolo. La volée dopo però rimane in rete ed è costretto a dover annullare un’altra palla break. Questa volta Keopfer si prende il break di vantaggio: 2 giochi a 0. Continua ancora Keopfer 3-0. Arriva finalmente il primo game per l’italiano che accorcia le distanze sotto 3 a 1. Nel quinto gioco arrivano 3 palle break a favore di Gaio ma gliene basta una per risalire 3-2. Tiene bene il turno di servizio successivo Gaio continua a stare attaccato, sale 3 giochi pari. Sul nono gioco Gaio spinge tanto ma Keopfer chiude e resta avanti 5-4. Doppio fallo Gaio che regala la prima chance di set point a Koepfer. Ma spinge bene il romagnolo e il tedesco sbaglia. Senza concedere altri set point Gaio tiene il servizio 5 giochi pari. Si arriva al tiebreak.
Il primo set point di Gaio arriva sul 6-5 del tiebreak ottenuto senza minibreak ma tenendo con costanza e sicurezza i rispettivi turni di servizio. Decisioni convinte premiano il 31enne romagnolo che alla fine chiude 7 punti a 5 e porta a casa il primo set.
Secondo set: Koepfer prende la distanza e Gaio inizia a perdersi
Ricomincia Gaio al servizio e arriva la prima palla break del set a favore di Koepfer annullata da una volée perfetta del romagnolo. Alla fine chiude il primo turno di servizio Gaio: 1-0. Prime due palle break a favore di Gaio. Il tedesco annulla la prima con un ace. sfuma anche la seconda per colpa di un errore di rovescio di Gaio in corridoio. Di nuovo due palle break anche per il tedesco annullata la prima da un’altra magica smorzata. Ma il dritto del romagnolo finisce in rete ed è break Koepfer 2 a 1. Tiene il servizio il tedesco che si porta avanti 3 giochi a 1. Nel quinto gioco Gaio regala 3 palle break al tedesco che con una risposta vincente sul servizio del romagnolo va a sedersi avanti 4 giochi a 1. Brutto momento per Gaio che sembra essere parecchio annebbiato. Tengono entrambi i turni di servizio successivi e Koepfer va a servire per il secondo set avanti 5 giochi a 2. e proprio lì arriva la palla break a favore di Gaio, aiutato da diversi errori non forzati del tedesco. Koepfer avanza bene a rete e annulla la chance di break. Il secondo set è meritatamente di Dominik Koepfer.
Terzo set: Il match a senso unico di Dominik Koepfer
Subito tre palle break a favore del tedesco che sembra aver nettamente alzato il ritmo. La palla scorre veloce e Gaio sembra sempre un passo indietro. Rovescio lungolinea di Koepfer funziona benissimo adesso. Ci sono di nuovo tre chance di palla break per il tedesco con Gaio che fa troppa fatica adesso a tenere i suoi turni di servizio. E anche se la prima non va, la seconda invece è di nuovo di Koepfer che prende la distanza avanti 3 giochi a 0. Nessun problema sui turni di servizio di Keopfer che continua la scalata 4-0. Gaio si ritrova di nuovo sotto nel suo turno di servizio e concede nuovamente due palle break al tedesco che hanno il sapore del match-point. Il primo lo annulla col servizio, ma il secondo è di Keopfer che va avanti 5 giochi a 0 e si prepara a servire per il match. Arrivano i primi due match-point per Keopfer che con un ace porta a casa una partita nettamente dominata.
Le prime parole post partita di Federico Gaio:
“Spero di riuscire a entrare [nelle qualificazioni] a Wimbledon, con la finale sarebbe stata una certezza ma senza aver vinto la finale dovrò aspettare per capire. Con questa finale però, sarò 235 del ranking dalla prossima settimana e per me è già un ottimo risultato. Ringrazio il circolo perché io qui mi trovo davvero molto bene, mi sento a casa. Il mio pensiero più grande oggi va in Emilia-Romagna, nei prossimi giorni cercherò di passare per poter aiutare in qualsiasi modo possibile“.
IL TABELLONE COMPLETO DEL PIEMONTE OPEN INTESA SANPAOLO 2023
ATP
Holger Rune eguaglia i Big Three, Djokovic record di settimane da numero uno e di… sconfitte da numero uno
Il danese completa una striscia di sei successi contro un top 5. Alcune curiosità sulle cadute dei campioni nel periodo al vertice del ranking ATP

L’assenza di Novak Djokovic e Rafa Nadal dalle semifinali di Roma è l’ennesimo segnale del periodo di passaggio che il tennis maschile sta vivendo, sottolineata dalle prime fughe di notizie sul possibile forfait del maiorchino a Parigi.
Novak Djokovic si appresta a cedere di nuovo lo scettro di numero uno del mondo a Carlos Alcaraz, sia pure solo per sessanta punti. Nole sta ultimando la settimana numero 387 al vertice, record che vede al secondo posto Roger Federer con 310.
Con un tale distacco sul secondo classificato non deve sorprendere il dato che lo vede perdente per ben 70 volte durante le sue settimane di regno. In questi complessivi sette anni e più ci sono sconfitte con giocatori di vertice ma anche qualche infortunio. Per due volte, per esempio, ha ceduto a Jiri Vesely: a Dubai nel 2022 e a Montecarlo nel 2016. Nella lista appaiono due italiani: Lorenzo Musetti al Country Club poche settimane fa e Lorenzo Sonego nel 2020 a Vienna.
Una sconfitta in meno per Pete Sampras, che distribuisce le sue 69 su “solo” 286 settimane. Quale gli peserà di più? il sontuoso Krajicek nel 1996 a Wimbledon oppure Ramon Delgado (orrore) nel secondo turno di Parigi 1998?
Federer ha perso 56 volte, mentre Lendl e Nadal 44 a testa con il moravo che conta 270 settimane contro le 209 di Rafa. Jimmy Connors da number one si è sentito dire per ben 41 volte bad luck alla stretta di mano (non è vero altrimenti sarebbero state altrettante risse): famosa la caduta contro Roger-Vasselin, sempre a Parigi nel 1983. Ricordiamo però anche Panatta a Houston nel 1977.
Il suo amico McEnroe ha ceduto per 35 volte in 170 settimane e la più bruciante è quella ancora nei pressi del Bois de Boulogne per mano del “cattivo” Lendl in finale nel 1984. Poi forse c’è quella dell’anno dopo a Wimbledon con Curren, 6-2 6-2 6-4 e ciao ciao Londra. Chiudono Agassi e Borg con rispettivamente 28 e 12 losses, gli ultimi due tra chi ha tenuto la cintura per oltre 100 settimane.
Tornando a Djokovic, con la vittoria ottenuta mercoledì sul Centrale del Foro Italico, Holger Rune diviene il quinto tennista che vanta un bilancio positivo negli scontri diretti con l’asso serbo. Il danese, dopo la sconfitta a New York nel 2021, aveva ripreso l’equilibrio nell’ultima finale di Bercy.
Se consideriamo un minimo di tre match, prima di lui abbiamo quattro giocatori di cui solo uno è un Gran Slam winner.
L’unico in questione è Andy Roddick. L’americano, campione allo US Open edizione 2003 l’ultima prima della cinquina di Roger, ha battuto Nole per cinque volte tra il 2007 e il 2012, perdendo solo in quattro occasioni. A livello di major i due sono 1-1 (Novak quarti di finale US Open 2008, Andy AO 2009 quarti di finale, per ritiro) e l’ultimo atto si è svolto ai giochi olimpici di Londra. Unico non disputato sul duro, vide Nole prevalere sull’uomo di Omaha per 6-2 6-1.
Poi abbiamo “Mano de Piedra” Fernando Gonzales, tennista cileno che mutuava il soprannome con il pugile panamense Roberto Duran. Con i suoi diretti ha steso Nole per due volte e lo ha portato al quinto a Parigi nel 2006. Lo ha battuto sempre sul duro, Cincinnati 2005 e Madrid 2006.
Il gigante Ivo Karlovic vanta anch’esso un 2-1 che gli fa onore. Con i suoi angoli assurdi al servizio il lunghissimo croato ha sorpreso Djokovic a Madrid 2008 e a Doha 2015, sul duro. Sulla terra di Amburgo nel 2008 l’unica gioia di Nole. Ah, ovviamente su 7 set ben cinque si sono conclusi al tie-break, con un bel 3-2 a favore del marpione di Zagabria.
Per ultimo Nick Kyrgios. Il bad guy di Canberra nel 2017 nel giro di un mese ha vinto due volte, Indian Wells e Acapulco. Probabilmente le baratterebbe con l’unica sconfitta, quella di Wimbledon 2022, durante la seconda domenica.
Per chiudere un altro dato che testimonia la crescita di Rune: il classe 2003 è il sesto tennista dall’inizio del secolo ad aver vinto sei volte consecutive almeno contro un top 5. Gli altri sono: Gustavo Kuerten, Andre Agassi e i Big Three. Tanto per dire…
ATP
ATP Roma, Rune accende la sfida con Fognini: “Sarà selvaggia!”
Domenica il piatto forte degli Internazionali d’Italia sarà il match tra Fognini e Rune: “Fabio avrà un grande pubblico alle spalle, sarà divertente”

La terza giornata del tabellone maschile degli Internazionali BNL d’Italia ha visto, tra le varie affermazioni, anche quelli di Fabio Fognini e Holger Rune. L’italiano, dopo il meraviglioso esordio contro Andy Murray, ha bissato la vittoria di mercoledì sera battendo anche Miomir Kecmanovic, ottenendo per la prima volta in stagione due successi concecutivi. Al contrario, il 2023 del danese è stato già ricco di soddisfazioni, come ad esempio la finale al Masters1000 di Montecarlo.
Proprio nel Principato – ma non solo in quell’occasione – il n°7 del mondo ha dimostrato alcuni limiti della sua giovane età, non perdendo occasione di battibeccare con il pubblico e, talvolta, anche di trarre beneficio da quelle situazioni. Il contorno della sfida con Fognini, domenica 14 maggio, non si prospetta molto diverso.
Nella sua intervista post partita, Rune ha voluto scaldare i motori: “Sarà sicuramente una partita selvaggia, ma sono sicuro sia una grande cosa. Sarà divertente, queste situazioni portano il tennis ad un altro livello e penso sia fantastico. Non vedo l’ora di affrontare Fabio, ci siamo già sfidati l’anno scorso a Montreal ed è stata un’ottima partita da parte mia”.
Domenica, però, sarà certamente un’altra battaglia: “Dovrò essere pronto a livello fisico e mentale, spero di arrivare preparato nel miglior modo possibile”.
Il pubblico sarà inevitabilmente tutto schierato dalla parte di Fognini, ma Holger non ha paura: “È normale, lui giocherà in casa. Fabio è un grande giocatore ed è molto esperto, ha giocato centinaia e centinaia di match nella sua carriera. Dovrò restare concentrato e godermi il momento, avrà certamente un grande pubblico alle spalle. L’atmosfera sarà fantastica ed è ciò che amo del tennis: sarà divertente“.
Manca ancora tanto, ma in un certo senso Fognini-Rune è già iniziata.