L'allenamento speciale di Kyrgios

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L’allenamento speciale di Kyrgios

Ma chi l’ha detto che Nick Kyrgios è un bad boy? A Miami si è allenato con gli allievi della scuola di Parkland. Questa sera (21 circa) sfida Fabio sul Centrale

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Un Kyrgios sempre più impegnato in cause nobili e a fianco dei più deboli: questo è l’aspetto della personalità di Nick che ci piace di più. Ormai è noto che il talento australiano sia sempre più un campione anche nel recare sostegno e solidarietà ai più indifesi. In prima linea con la sua Nick Kyrgios Foundation nell’aiutare i bambini e i giovani in difficoltà, il 22enne di Camberra a Miami, ha messo allo scoperto, ancora una volta, il suo lato più sensibile. Domenica pomeriggio, sul Court n. 3, Nick ha invitato al suo allenamento nove ragazzi e ragazze della squadra di tennis della Marjorie Stoneman Douglas High School, il liceo di Parkland, in Florida, bersaglio della terribile sparatoria avvenuta lo scorso 14 febbraio, in cui hanno perso la vita 17 adolescenti. Il tennista ha incontrato i ragazzi anche sabato, prima e dopo il match vinto contro Lajovic, intrattenendosi con loro per parlare di tennis, della sua carriera e della sua esperienza di sportivo di alto livello.

Proprio in seguito alla tragedia di Parkland, sabato si è svolto a Washington un evento importantissimo e fondamentale nella battaglia contro il possesso e l’uso delle armi, la March for Our Lives, in cui gli studenti della scuola di Parkland, insieme a studenti e liceali provenienti dagli altri Stati americani, ad intere famiglie, politici e celebrità, hanno voluto dar voce alla grande lotta per il controllo dell’uso delle armi. Molto carino Nick che, durante la sessione di gioco, ha giocato e scherzato a lungo con i ragazzi, offrendo loro anche dei piccoli souvenir legati al tennis (asciugamani, polsini, ecc.) che, a detta della madre di Nick, Norlaila, il tennista porta sempre con sé nella borsa appositamente per regalarli ai fans dopo i suoi match.

Sul Centrale del Miami Open si è svolta inoltre una cerimonia per ricordare le vittime di Parkland ed essere in qualche modo presenti, anche nel tennis, alla March for Our Lives; in campo ovviamente Nick Kyrgios insieme ad altri giocatori come Sam Querrey, Alexander Zverev e il neodirettore del torneo James Blake.

Photo by Art Seitz

Photo by Art Seitz

All’allenamento di Kyrgios è giunta inoltre una guest star inaspettata: il giocatore dei Boston Celtics, Gordon Hayward che, infortunato, era in visita a Miami. Lo sappiamo, Nick è un fan sfegatato del basket e, in particolare, della squadra dei Boston Celtics fin da quando era bambino.

Nella serata italiana di lunedì Kyrgios affronterà sul Centrale il nostro Fabio Fognini (terzo match a partire dalle 17) in una partita di terzo turno: non ci sono precedenti tra i due giocatori che hanno in comune grande talento e carattere imprevedibile. Entrambi difendono qui la semifinale conquistata lo scorso anno e persa dai primi due della classe: Federer e Nadal. Sia Nick che Fabio vantano già un titolo in questa giovane stagione 2018: l’australiano ha vinto sul cemento di casa a Brisbane, Fabio sulla terra battuta di San Paolo. Kyrgios però è stato ancora una volta bloccato da problemi fisici: ha dovuto infatti rinunciare a giocare ben quattro tornei per un problema al gomito destro (Rotterdam, Delray Beach, Acapulco e Indian Wells).

Ci si aspetta un match dai grandi contenuti tecnici ed emotivi, davanti al sempre caldissimo pubblico della Florida. Ci sarà sicuramente da divertirsi…

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