Muguruza si ritrova a Monterrey, Tomljanovic KO in 57 minuti

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Muguruza si ritrova a Monterrey, Tomljanovic KO in 57 minuti

La numero 1 del seeding dispone facilmente dell’australiana. Prossimo turno contro Bogdan (battuta Collins). Nell’altra semifinale, Babos sfiderà Vickery

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Le magnifiche otto iniziano le ostilità in terra messicana per capire chi potrà ancora sperare di alzare il trofeo dell’Abierto GNP Seguros 2018: per la gioia di appassionati ed organizzatori, a questo punto della manifestazione sono arrivate sette delle otto prime teste di serie, l’unica mancante all’appello (Lesia Tsurenko, tds n°3) ha dovuto arrendersi alla sfortuna (infortunio) ma chi l’ha sostituita (Danielle Collins) ha tutti i numeri per non sfigurare visto lo scintillante rendimento tenuto a Miami la scorsa settimana. Alla fine del programma i risultati dicono che alle semifinali accedono due giocatrici (Muguruza e Vickery) che hanno letteralmente spazzato via le rispettive avversarie mostrando un tennis fatto di potenza e pressione e altre due (Babos e Bogdan) che hanno rispettato le gerarchie del seeding, affrontando le rispettive avversarie con tutta l’attenzione necessaria per poter applicare il miglior metodo di gioco per la superficie e per il valore dell’avversaria.

Il primo match della giornata vede scendere in campo la slovacca Magdalena Rybarikova (29 anni, 17 WTA e n. 2 del seeding) e l’americana Sachia Vickery (22 anni, 91 WTA) che a questo punto della stagione può già annoverare uno “scalpo” eccellente, avendo clamorosamente eliminato la n°3 del mondo Garbine Muguruza ad Indian Wells. Il match è senza storia nel primo set, dove la giovane statunitense fa letteralmente polpette della sua avversaria, asfissiandola con ritmo di gioco altissimo fatto di aggressività allo stato puro con pochissimi errori gratuiti. Rybarikova non subisce passivamente, cerca di replicare (riesce anche ad avere tre palle break nel quinto game) ma Sachia non cede e continua a martellare per giungere all’inevitabile bagel dopo soli 27 minuti. Nella seconda frazione la tennista slovacca cerca di resettare e ripartire da capo per ribaltare la situazione, mette in difficoltà Vickery e conquista un break point nel primo gioco che però non trasforma, riesce poi a mantenere senza grossi patemi i primi due turni di servizio. Dal canto suo la giocatrice americana continua a servire con buone percentuali e a pressare la rivale per impedirle di avvicinarsi troppo e metterla in difficoltà. L’equilibrio si spezza nel sesto gioco quando Vickery strappa il servizio a Rybarikova e aumenta ancora la precisione al servizio, concedendo solamente un solo quindici all’avversaria nei rimanenti due turni in battuta che portano al 6-3 finale che manda la giovane Sachia in semifinale.

Le seconde contendenti a calcare il cemento messicano sono le ventiquattrenni Timea Babos (44 WTA), ungherese, e Monica Puig (68 WTA), portoricana, che si affrontano per la seconda volta in carriera dopo il primo confronto datato 2011 che aveva visto prevalere Puig. L’incontro scorre via tranquillo nella prima partita, le giocatrici hanno una buona dose di esperienza che consente loro di gestire i propri turni di servizio restando in attesa della prima occasione utile. Opportunità che arriva per Babos nel quinto gioco, quando trasforma la seconda delle tre palle break consecutive concesse dalla avversaria, prende il comando e lo mantiene senza tentennamenti fino al 6-4 che chiude la frazione. La sagacia tattica maturata da Babos anche grazie alle tante partite di doppio (attualmente è n°4 del ranking WTA di specialità) le suggeriscono di continuare a mantenere la pressione alta su Puig. Il servizio strappato alla rivale in avvio di secondo set è più che sufficiente per rendere la strada per la semifinale contro Sachia Vickery abbastanza agevole e per farla diventare un’autostrada grazie ad un nuovo break ottenuto nel quinto gioco fino all’inevitabile 6-2 finale dopo 1 ora e 5 minuti.

Completata la parte bassa del tabellone, vanno in campo le giocatrici che dovranno raggiungere la semifinale nella parte alta: nel primo match la rumena Ana Bogdan (25 anni, 90 WTA) affronta una delle liete sorprese di questo inizio di 2018, la statunitense Danielle Collins (24 anni, 53 WTA), reduce da una scintillante settimana culminata con la semifinale nel torneo di Miami, che testimonia ancora una volta come il tennis a stelle e strisce stia attentamente lavorando per il futuro (ricordiamo le 14 giocatrici tra le prime cento giocatrici del ranking). Nel primo set Bogdan mette in mostra un tennis brillante, fatto di precisione e pressione che Collins non riesce a replicare malgrado la miglior brillantezza atletica (ricordiamo che ha beneficiato del walkover di Tsurenko al turno precedente): perde per due volte la battuta e cede il set dopo 33 minuti. Nella seconda frazione il break decisivo per la giocatrice rumena arriva immediatamente e una volta in vantaggio le basta mantenere le buone percentuali al servizio fin qui mostrate per navigare senza particolari sussulti fino alla vittoria, malgrado la veemente reazione di Danielle Collins che si gioca tutte le sue chances nell’ottavo gioco, dove riesce a conquistarsi ben quattro occasioni per recuperare lo svantaggio. Bogdan però non trema, si aggrappa al servizio, rintuzza l’attacco e si salva, per poi chiudere il set e l’incontro trasformando il secondo match point dopo 47 minuti.

Infine bastano poche righe per descrivere la partita (se possiamo chiamarla così) tra la spagnola di origine venezuelana Garbine Muguruza (24 anni, 3 WTA) e l’australiana di origine croata Ajla Tomljanovic (24 anni, 96 WTA): troppa la differenza vista in campo tra la versione “turbo” di Garbine e la pur volenterosa Ajla, che peraltro aveva anche iniziato con il piglio giusto, strappando il servizio all’avversaria e portandosi sul 2-0. Muguruza risolveva immediatamente l’impasse ed iniziava ad aumentare il ritmo su tutti i colpi con la sempre più disarmata avversaria che lanciava sguardi sperduti verso l’angolo in cerca di soluzioni che oggi erano disponibili né per lei né per nessuna altra giocatrice. Primo set in archivio dopo 36 minuti per 6-3. Nel secondo incredibilmente l’iberica saliva ancora di livello rendendo accademico il resto del match, visti i soli cinque (5) punti concessi alla povera Ajla nella frazione chiusa in soli 23 minuti. Per quanto messo in mostra negli ultimi due incontri è inevitabile considerare Garbine Muguruza la favorita n°1 del torneo (non ce ne voglia la prossima avversaria Ana Bogdan). Appuntamento a sabato per le semifinali Vickery-Babos e Muguruza-Bogdan.

Risultati:

[7] S. Vickery b. [2] M. Rybarikova 6-0 6-3
[4] T. Babos b. [5] M. Puig 6-4 6-2
[6] A. Bogdan b. D. Collins 6-2 6-4
[1] G. Muguruza b. [8] A. Tomljanovic 6-3 6-0

Andrea Franchino

Il tabellone completo

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