Seppi: "Marrakech è un torneo orribile, sono scappato"

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Seppi: “Marrakech è un torneo orribile, sono scappato”

“Non so perché continuano a organizzare un torneo così”. Più diplomatico Edmund: “Il vero problema sono gli incordatori, ma ci stanno lavorando”

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da Montecarlo, il nostro inviato

Subito dopo l’ottima vittoria ottenuta contro Kyle Edmund, Andreas Seppi ha parlato con la stampa dello stop post Rotterdam e della preparazione fatta in vista della Davis e di Montecarlo: “Dopo il trattamento all’anca, ho fatto tre settimane in Colorado e mi sono goduto un po’ di riposo. Non ho avuto molto tempo per prepararmi per la Davis, perché ho iniziato a lavorare due settimane prima e dopo quattro settimane di stop non è facile. Sentivo di essere un po’ lento negli spostamenti, anche se poi la partita era girata bene ad un certo punto.La parte più interessante dell’intervista però è arrivata poco dopo, quando ha parlato della decisione di giocare la settimana precedente al Rolex Montecarlo Masters.

A Marrakech non dovevo andarci, perché è veramente un postaccio. Non la città, ma il torneo. Non so perché continuano ad organizzare un torneo del genere, perché i campi sono imbarazzanti, gli incordatori sono incapaci e l’hotel è sporchissimo. Infatti sono scappato subito dopo il primo match (perso contro Radu Albot, ndr) e ho avuto il tempo di giocare le qualificazioni qui”. Parole pesanti che condannano in toto l’unica tappa africana del circuito ATP. Il Grand Prix Hassan II è un appuntamento fisso del calendario tennistico dal 1984 (con l’unica eccezione dell’edizione 1991, non disputata), ma si gioca sui campi di Marrakech solo dal 2016, quando il torneo si è spostato dall’originaria sede di Casablanca.

Anche Edmund, che a Marrakech ha giocato la finale appena due giorni fa, è stato interrogato sullo stesso argomento e ha confermato solo in parte l’opinione di Seppi:Gli incordatori sono il problema principale, ma il direttore del torneo ne è a conoscenza e ha promesso di risolverlo per la prossima edizione.” Ulteriori dettagli sulla scarsa qualità del servizio incordatura arrivano da Eric Salliot, giornalista francese che lavora per RMC, il quale ha affermato che gli addetti si facevano pagare in contanti. Tutte rivelazioni e particolari che raccontano una realtà ben lontana dal livello di qualità minimo richiesto per un torneo di categoria 250.

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