Gasquet fa 500. "Sono uno dei peggiori", ma Nadal lo elogia

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Gasquet fa 500. “Sono uno dei peggiori”, ma Nadal lo elogia

Qualche numero sulla carriera del francese: vittorie, sconfitte e il confronto pesante con i connazionali. Lui in conferenza stampa si mette un gradino sotto agli altri, poi ci pensa Rafa a dargli torto

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Gasquet ce l’ha fatta. Con la vittoria odierna ai danni di Mischa Zverev, Richard raggiunge quota 500 vittorie in carriera, primo francese della storia a conseguire questo risultato. Nella classifica dei galletti più vincenti di sempre, Richard precede Yannick Noah, secondo con 476 successi. Più dietro ancora gli altri tre “moschettieri” moderni: Tsonga (430), Simon (429) e Monfils (417).

In generale, Gasquet è appena il quarantacinquesimo tennista nella storia del circuito ATP a raggiungere tale traguardo, ottavo tra quelli ancora in attività – a questo recente incremento hanno senza dubbio contribuito la maggiore longevità sportiva degli atleti e un tour che chiede loro di giocare un numero minimo di eventi piuttosto elevato. Davanti a lui trova i contemporanei Fab Four (con Roger Federer secondo all time dietro Jimmy Connors e uno degli unici tre ad aver raggiunto e superato le mille vittorie), David Ferrer, Tomas Berdych e Tommy Robredo. Fernando Verdasco, e Mikhail Youzhny sono a un passo, mentre sorprende notare come il trentatreenne e tre volte campione Slam Stan Wawrinka sia piuttosto indietro. “Sono di certo tra i peggiori giocatori ad aver raggiunto questo traguardo” ha dichiarato il trentunenne tennista di Béziers, “ma sono contento di averlo fatto qui a Montecarlo sedici anni dopo la mia prima vittoria”. Altrove, in effetti, una pietra miliare puramente numerica non avrebbe avuto lo stesso sapore, sebbene dolceamaro.

A contribuire in modo significativo alla fama di perdente di Gasquet, a posteriori, è infatti stata proprio la precocità dei primi exploit, tra i quali il successo contro Franco Squillari al primo turno del Masters di Montecarlo del 2002 ad appena 15 anni. Apparso sulla ormai famigerata copertina di Tennis Magazine già all’età di nove anni, tutti si aspettavano da lui una carriera luminosa al pari di Nadal, altro campione di precocità, ma qualcosa non è andato per il verso giusto. La pressione mediatica cui è stato fin da subito sottoposto dalla stampa francese, unita ad una certa fragilità del carattere, ha mandato in tilt quella splendida macchina da tennis. Gli scontri diretti con Nadal nel circuito maggiore segnano un impietoso 15-0, reso addirittura più straziante dalla singola vittoria di Gasquet giunta in un Challenger nel 2002, ma soltanto per ritiro dell’avversario, e dal video della loro sfida al torneo giovanile Les Petits As del 1999, anch’essa vinta, stavolta nettamente, dal transalpino.

Rafa stesso ha però mostrato di rispettare enormemente il suo “mancato rivale”, dedicandogli belle e sincere parole in conferenza stampa. “Veniamo da diversi paesi ma siamo cresciuti insieme, anche se quando eravamo ragazzi lui era più forte di me e giocava con quelli più grandi. È una splendida, splendida persona, un ottimo ragazzo. È umile, è davvero facile avere a che fare con lui. È uno di quei giocatori che vuoi avere nel tour” ha detto il maiorchino, che ha concluso con un apprezzamento sull’eleganza stilistica del tennis di Gasquet. “È un giocatore classico, mi piace il modo in cui gioca. Congratulazioni a lui, gli auguro tutto il meglio”.

In carriera Gasquet ha collezionato quattordici allori ATP, tutti però di categoria 250, cui fanno da contraltare quindici finali perse. Tra queste figurano anche tre sconfitte nei Masters 1000 (Amburgo 2005 e Toronto 2006 contro Federer, ancora Toronto 2012 contro Djokovic) e due in eventi di categoria 500 (Tokyo 2007 contro Ferrer e Stoccarda 2008 contro del Potro). Proprio il confronto tra palmarès, con Tsonga e Noah in particolare, ha spesso pesato nel bilancio della sua carriera. Noah ha dalla sua parte il pesantissimo successo al Roland Garros 1983, che tuttora rimane l’ultima affermazione di un francese a livello Slam. Oltre a questo, Yannick può vantare altri 22 titoli, inclusi i due Grand Prix Super Series (vecchia denominazione dei Masters 100) di Amburgo e Roma. Tsonga invece ha all’attivo sedici allori che comprendono anche due Masters 1000 (Bercy 2008 contro Nalbandian e Toronto 2014 contro Federer). A questi si aggiunge anche la finale agli Australian Open del 2008, mentre il miglior risultato di Gasquet negli Slam sono le semifinali a Wimbledon (2007 e 2015) e agli US Open (2013).

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