Vinci prepara l'addio a Roma: "Più nessuna come me". Quali, Baldi e Giorgi solitari

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Vinci prepara l’addio a Roma: “Più nessuna come me”. Quali, Baldi e Giorgi solitari

ROMA – “Non ho rimpianti. Volevo chiudere davanti al pubblico di casa”. Lascerà dopo dieci titoli e cinque Slam in doppio. Solo due qualificati su dieci: super Baldi che annulla un match point a Fucsovics e Giorgi che supera Chiesa

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da Roma, i nostri inviati Carlo Carnevale e Stefano Tarantino

ARRIVEDERCI A QUANDO?  Abbronzata, sorridente, serena. “È vero che mi ritiro, non ho ripensamenti”, mette subito le cose in chiaro prima ancora di sedersi alla scrivania dell’intervista pre torneo, di fatto l’ultima. Robertina Vinci è pronta a chiudere la porta che dà sulla sua carriera. O quanto meno accostarla, in vista di un futuro che potrebbe vederla ancora per tornei, al fianco di qualche giovane: Non so ancora cosa farò. Di certo dopo Roma prenderò una pausa da tutto, non mi allenerò, mi godrò finalmente un po’ la famiglia e il mare della mia terra. Solo allora capirò le vere sensazioni che il ritiro mi darà. Poi magari mi piacerebbe allenare, un giovane o un top player, chissà”. La decisione è maturata senza patemi, naturale come il talento che Roberta ha portato sui campi del circuito per quasi vent’anni (professionista dal 1999): “Le motivazioni sono varie: non ho più trovato gli stimoli per allenarmi, per fare i sacrifici senza i quali non si arriva ai livelli più alti. E poi diciamoci la verità, non sono più una ragazzina, un acciacco ogni tanto…”

Saluterà quindi a Roma, in un torneo che ha sempre amato per l’atmosfera ma non le ha mai dato soddisfazioni sportive vere e proprie. Tredici partecipazioni, con l’unica cavalcata di rilievo nel 2013 con il terzo turno perso contro Simona Halep in due set. “Roma è stata casa mia per anni e al di là delle sconfitte l’atmosfera del Foro è sempre bella e particolare. Tenevo molto a chiudere davanti ai miei connazionali, pubblico e giornalisti”. Ha sentito la necessità di guardarsi dentro, dice, e di trovare il coraggio per prendere una decisione importante ma lucida circa la sua vita, che le ha donato fotografie incancellabili: “Ovviamente la mia vittoria più bella rimarrà quella con Serena Williams agli US Open, ma porto con me altre immagini anche extratennis”. Roberta chiuderà a trentacinque anni, dopo dieci titoli vinti in carriera, l’ultimo e più importante a San Pietroburgo nel 2016. Il doppio è stata un’altra fucina di successi: venticinque trofei, cinque Slam sempre in coppia con Errani (Career Grand Slam completato a Wimbledon 2014), con la quale è stata anche numero 1 del mondo di specialità. Quattro Fed Cup vinte tra 2006 e 2013.

Un tennis in bianco e nero, graffiante, elegante. Che lei stessa ammette non si vedrà più: “Un’altra Roberta Vinci? Mi piacerebbe molto, magari che fosse italiana. Ma dubito si rivedrà mai uno stile di gioco come il mio: troppo fisico, poca intelligenza, sarebbe troppo difficile”. Roberta si è mantenuta poco informata sul circuito e lo riconosce senza troppi orpelli: “No, non mi sono interessata alle giovani, non ho mai fatto caso a quanti anni avessero le mie avversarie. Seguo da lontano le italiane, oggi ho scambiato con Rosatello (vincitrice delle prequali, ndr). Credo ci sia del buon materiale su cui lavorare, non la vedo così nera come dicono in molti”. Mancherà molto al tennis, per personalità, grazie, solarità, con o senza racchetta. “Il tennis mi ha dato tanto, e mi ha preso altrettanto. Ma non ho nessun rimpianto, ho fatto quello che volevo. Altrimenti non sarei mai arrivata dove sono ora”. 

QUALIFICAZIONI HORROR – Due soli azzurri passano il primo turno di qualificazioni. Sconfitte per Fabbiano, Caruana, Pellegrino, Grymalska, Di Sarra e Trevisan, senza nessun set vinto. Filippo Baldi salva l’onore della patria, con una superlativa vittoria in tre set sul favorito ungherese Marton Fucsovics. E viene raggiunto da Camila Giorgi, nettamente migliore di Deborah Chiesa nel derby. Baldi raccoglie, dopo 3 ore e 10 minuti di battaglia all’ultimo colpo, probabilmente la più importante vittoria della sua breve carriera. Il tennista milanese, attualmente nr. 368 del ranking, vince il primo set al tie break, perde nella stessa maniera il secondo (nel tie break era sotto 4-1 ed era riuscito a risalire sino al 5-6), ma poi la spunta in volata al terzo con una grandissima prova d’orgoglio.

Il tennista italiano va subito sotto di un break nel set decisivo, sul 3-5 e servizio finisce 0-30 ma con gran coraggio recupera, annulla un match point e rovescia la pressione sul più quotato avversario (testa di serie nr.6 del tabellone delle qualificazioni e nr. 61 della classifica ATP). Il pubblico incita Filippo che risponde alla grande, va 15-40, si vede annullare la prima palla break, ma sulla seconda il suo avversario sbaglia un rovescio e si va sul 5-5. Pubblico in visibilio dopo aver assistito oggi solo a sconfitte azzurre, Fucsovics pare un po’ infastidito. A Baldi non trema il braccio, tiene la battuta e sale 6-5. Fucsovics è quasi incredulo, vacilla sotto la pressione del tifo degli spalti del campo nr.1. Sul 30 pari c’è uno scambio durissimo, lo vince Baldi con un bel colpo vicino al corridoio, match point azzurro. Bravo Fucsovics, servizio e diritto vincente e match point annullato. Ma l’ungherese non chiude nello scambio successivo uno smash da metà campo, ne approfitta Baldi che pesca l’avversario nella terra di nessuno, match point nr.2. Fucsovics manda fuori un diritto, Baldi cade a terra esausto e felice, il pubblico esulta. Il tennista milanese sfiderà lo spagnolo Guillermo Garcia-Lopez, nr. 69, che ha battuto senza problemi il belga Bemelmans 6-3 6-1, vedremo se avrà energie fisiche e mentali per centrare l’ingresso nel tabellone principale che già aveva sfiorato perdendo il torneo delle pre-quali contro Lorenzo Sonego (e per questo aveva comunque ricevuto una wild card per il draw delle qualificazioni).

Peccato invece per Salvatore Caruso, opposto all’americano Francis Tiafoe. Caruso dopo aver vinto il primo set 6-3 ha perso il secondo 6-4 complici un paio di brutti gratuiti nel decimo gioco. Nel terzo il tennista siciliano è andato avanti di un break sul 3-1 ma ha poi subito il ritorno di Tiafoe, dimostratosi cinico e più esperto nei momenti cruciali della sfida. Ancora una volta decisivo il decimo gioco, nel quale Caruso dal 40-15 ha subito 4 punti consecutivi che lo hanno costretto alla resa.

Nulla da fare nemmeno per Anastasia Grymalska che prova a rendere la vita dura alla kazaka Diyas, nr. 8 del tabellone delle qualificazioni femminili. Dopo aver perso il primo set 6-4 la tennista italiana prova a reagire ad inizio secondo set, trovando l’allungo sul 3-1. I colpi dell’azzurra sono però un po’ troppo difensivi e corti, Diyas non avrà nella terra rossa la sua superficie preferita però sa far valere la sua esperienza ed aggancia sul 3-3 l’avversaria. La partita sembra poter prendere la direzione di Diyas quando sul 4-4 la kazaka ha una palla break, ma Grymalska la annulla e nel game successivo si porta a 2 punti dal set. Ma Diyas vince due scambi estenuanti e si salva. Il set va al tie break dove la kazaka ha la meglio per 7 punti a 4 sbagliando meno della tennista italiana che così deve dire addio agli Internazionali.

Risultati:

Qualificazioni maschili (1° turno)

[1] S. Tsitsipas b. M. Kukushkin 5-7 6-3 7-6(5)
D. Lajovic b. [11] F. Mayer 7-5 3-6 6-2
[2] J. Sousa b. H Zeballos 6-4 6-0
[8] N. Jarry b. N. Kicker 6-7(3) 7-5 7-6(7)
[3] M. Zverev b. [WC] A. Pellegrino 6-1 6-2
[13] F. Delbonis b. C. Norrie 6-2 6-0
[4] F. Tiafoe b. [WC] S. Caruso 3-6 7-5 6-4
[14] V. Troicki b. T. Fabbiano 7-5 6-3
[5] J. Benneteau b. [WC] L. Caruana 6-2 6-0
[12] N. Basilashvili b. M. Copil 6-4 3-6 6-2
[WC] F. Baldi b. [6] M. Fucsovics 7-6(4) 6-7(5) 7-5
[1o] G. Garcia-Lopez b. R. Bemelmans 6-3 6-1
[7] M. Jaziri b. E. Donskoy 6-3 6-2
M. Youzhny b. [9] T. Fritz 6-4 3-6 6-4

Qualificazioni femminili (1° turno)

[1] A. Krunic b. Y. Wang 6-4 6-4
[13] P. Hercog b. [WC] F. Di Sarra 6-3 6-3
[2] A. Sabalenka b. A. Riske 6-3 1-6 6-3
N. Vikhlyantseva b. B. Pera 6-4 5-7 7-5
[3] A. Van Uytvanck b. B. Mattek-Sands 7-5 1-6 6-1
[14] Q. Wang b. L. Arruabarrena 7-6(4) 6-1
[4] D. Collins b. V. Lepchenko 6-2 6-3
[9] C. Giorgi b. [WC] D. Chiesa 6-2 6-3
[5] D. Vekic b. J. Brady 3-6 6-3 6-1
[15] M. Puig b. [WC] M. Trevisan 6-2 7-5
[6] K. Siniakova b. C. McHale 6-3 6-2
[11] K. Kanepi b. S. Kenin 2-6 6-2 6-2
[7] S-W. Hsieh b. Y. Putintseva 1-6 7-5 6-3
M. Barthel b. [10] A. Sasnovich 7-5 6-2
[8] Z. Diyas b. [WC] A. Grymalska 6-4 7-6(4)
A. Tomljanovic b. [16] M. Linette 6-2 3-6 6-4

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