Roland Garros: Zverev sul velluto, la prima di Berrettini

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Roland Garros: Zverev sul velluto, la prima di Berrettini

Sascha spazza via Berankis. Matteo supera in 4 set il lucky loser Otte e festeggia la prima vittoria in carriera a livello Slam

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[PODCAST] Alla Conquista della Terra (Ep 15) – La rivincita dei lucky loser

da Parigi, i nostri inviati Antonio Garofalo, Ruggero Canevazzi e Ilvio Vidovich

BERRETTINI (B)OTTE E CAREZZE – Accede al primo secondo turno Slam della carriera un ottimo Matteo Berrettini, che dopo due set molto lottati conduce d’autorità terzo e quarto parziale, facendo più del suo dovere di battere un giocatore molto dietro di lui nel ranking (n.96 contro n.157 ATP). Il campione del Challenger di Bergamo, infatti, dopo aver perso il primo set ha saputo soffrire contro un avversario, il lucky loser tedesco Oscar Otte, che ha sbagliava pochissimo e serviva bene, mettendo in campo oltre al servizio un ottimo gioco di volo e una mano spesso pregevole, con drop-shot specie col dritto di grande qualità.

Sin dalle prime battute, s’intuiva che sarebbe stato un match equilibrato, con entrambi i giocatori che fanno del servizio e del dritto i colpi migliori. L’italiano aveva bisogno di tempo per entrare in partita – non lo si vedeva tanto dai due break-point falliti nel game d’apertura quanto dai numerosi dritti sparacchiati in rete. Nel sesto gioco Matteo perdeva il servizio con due errori evitabili e lo pagava col set, che Otte si aggiudicava lasciando l’avversario al massimo a 30 nei suoi turni di battuta, per la gioia dei tifosi tedeschi, presenti nel piccolo campo 6 non quanto gli italiani ma in misura superiore alle attese (sotto una canicola davvero impegnativa, intervallata fortunatamente da sante nuvole che coprivano il sole). Nel secondo set l’azzurro saliva di livello, ma il tedesco non scendeva, così inevitabilmente dominavano i servizi fino a quando Berrettini otteneva due set-point con un chop vincente di dritto da urlo (5-4 15-40), poi una terza, ma il venticinquenne di Colonia serviva bene e si supera nel colpo in uscita dalla battuta, come sottolineava lo stesso azzurro a pochi metri da noi: “Impressionante, come cavolo colpisce!“. Due file sotto il nostro seggiolino, coach Umberto Rianna e Tathiana Garbin continuavano a incitare l’italiano quasi ad ogni scambio, mentre l’altro coach Vincenzo Santopadre e Corrado Barazzutti seguivano silenti (ci sarebbe molto piaciuto origliare qualcosa ma i tre simpatici supporter teutonici dietro di noi blateravano continuamente, neanche fossero a seguire Herta Berlino – Bayer Leverkusen…). Due giochi più tardi, però, sul 30 pari un gran vincente in avanzamento all’incrocio delle righe e un doppio fallo lo portavano un set pari. Il match si chiudeva praticamente qui, perché a quel punto Berrettini si liberava delle scorie mentali che lo attanagliavano, non sbagliando quasi più nulla e portando all’errore un Otte già di suo più falloso. Il ventiduenne romano chiudeva in bellezza con l’ennesimo colpo al bacio, una smorzata di dritto che lasciava immobile l’avversario. Al secondo turno sfiderà il vincente di Muller-Gulbis. Complimenti, Matteo.

DIMITROV SUDA UN PO’ – Sul Philippe Chatrier ci si aspettava la rivincita del match vinto da Viktor Troicki al quinto su Grigor Dimitrov nel 2016, invece all’ultimo minuto è arrivata la notizia del forfait del tennista serbo. Anche se Troicki non è più il giocatore capace di arrivare alla soglia della top (n. 12 nel 2011), il bulgaro n. 4 del seeding avrà comunque tirato un piccolo sospiro di sollievo. E magari avrà gradito finalmente un po’ di aiuto del fato, dopo aver affrontato al primo turno dei Masters 1000 di Madrid e Roma gente come Raonic e Nishikori e aver rimediato due sconfitte al terzo. Il sostituto del serbo, l’egiziano Mohamed Safwat (“L’ho saputo un’ora prima di scendere in campo” dirà in conferenza stampa), ha comunque tenuto impegnato per un paio d’ore il n. 5 del mondo nella calda e afosa mattinata parigina, soprattutto a partire dalla seconda metà del secondo set, quando trovatosi sotto 6-1 4-1 si è scrollato di dosso l’emozione per l’esordio nel tabellone principale e sul campo centrale di uno Slam (“Non ci avevo mai messo piede prima sullo Chatrier, l’avevo visto solo da fuori” ha rivelato sorridendo a fine match). Sebbene il suo tennis fosse troppo leggero per impensierire seriamente Dimitrov (“Mi ricordavo che avevamo giocato contro a livello juniores” dirà dopo il match Grigor), il tennista egiziano ha avuto il merito di “costringere” il 27enne di Haskovo a tirare fuori in alcune occasioni il meglio del suo repertorio (e anche di più, come ad esempio, una curiosa volée di dritto dopo il nastro fortunoso colpito dal suo avversario) per evitare di complicarsi la vita e chiudere in tre set, l’ultimo al tie-break (vinto nettamente, 7-1). Safwat saluta Parigi comunque soddisfatto: oltre infatti ad aver esordito all’età di 27 anni in un tabellone dello Slam, torna in Austria, dove si allena, con bel gruzzoletto, sommando ai 21.000 euro vinti per aver perso al terzo turno delle quali la metà dei 40.000 euro spettanti agli eliminati al primo turno. L’equivalente di quanto aveva vinto finora in stagione. Dimitrov, apparso molto sereno e rilassato  in conferenza stampa (“Ho qui i miei familiari, è sicuramente un supporto in più avere le persone care vicino a te in un torneo importante come questo. Quest’anno poi sono anche tra le prime quattro teste di serie, un onore”) affronterà invece ora lo statunitense Jared Donaldson, n. 57 ATP, che ha battuto il cileno Jarry al quinto set dopo quasi tre ore di gioco.

GOFFIN GIOCA COL FUOCO – David Goffin ha vinto in rimonta il suo match d’esordio nel torneo dello slam di Parigi e, dopo quasi tre ore di gioco, ha raggiunto il secondo turno estromettendo l’olandese Robin Haase (n. 44 ATP). Il belga (n. 9 ATP), che, con questa vittoria ha raggiunto quota 100 vittorie sulla terra rossa, è partito male e sotto 2 set a 0 e ha dovuto mettere in mostra il suo miglior tennis per uscire vincitore dall’incontro. Nel primo parziale Goffin è partito meglio dell’avversario guadagnando un break di vantaggio, il belga, però, non è riuscito a dare continuità al suo gioco e soprattutto ha iniziato a commettere errori banali. Haase si è portato in vantaggio ma è riuscito a chiudere solo nel game di risposta approfittando anche degli errori di dritto del tennista belga. Il numero 44 ATP ha continuato a giocare sempre più in fiducia, spingendo i colpi, lasciando andare il braccio e muovendo il gioco mentre Goffin è apparso sempre più in difficoltà anche dal punto di vista tattico. Il belga, più volte, ha provato a cercare la via della rete ma è stato punito dai passanti di dritto dell’olandese. Tanti, troppi gli errori gratuiti commessi dal numero 9 ATP che, nonostante il tentativo di riaprire il parziale, ha ceduto anche il secondo set per 6 giochi a 4. Solo nel terzo parziale si è vista la reazione del finalista del Masters ATP 2017 che è riuscito ad accorciare gli scambi, verticalizzando il gioco, e grazie ad una maggiore incisività in risposta e, ad un ritrovato un rovescio lungolinea, è stato in grado di strappare il break e mantenere la battuta. Nonostante qualche difficoltà di troppo, Goffin riesce a conquistare il parziale per 6 giochi a 4. Nel quarto set David ha continuato a ritrovare precisione, incisività ed efficacia dei colpi e questo gli ha permesso di dominare il parziale con un netto 6 a 1. Il match è stato, quindi, rimandato al quinto set decisivo. È qui che la solidità e la precisione dei colpi del tennista belga hanno fatto la differenza: il numero 9 del mondo ha continuato a spingere, accorciando gli scambi, e non ha dato punti di riferimento all’olandese che non ha conquistato nemmeno un game. Goffin, adesso, accede al secondo turno dove affronterà il diciannovenne e wild card del torneo Corentin Moutet (n. 143 ATP) che ha eliminato il croato Ivo Karlovic.

IL PIÙ GIOVANE ELIMINA IL PIÙ VECCHIO – L’unica sorpresa del tabellone maschile è Corentin Moutet, giovane wild card locale nato il 19 Aprile 1999, capace di eliminare Ivo Karlovic 7-6(7) 2-6 7-6(5) in poco più di due ore. Un quasi millenials dai colpi spettacolari e il talento cristallino, nota testa calda invisa alla Federazione d’oltralpe per gli atteggiamenti a dir poco sopra le righe (oggi però è stato impeccabile, anche perché nella casa della Federazione non poteva fare altrimenti, pena l’esilio…). Se non si farà trascinare dal carattere alla… Fognini, ne sentiremo parlare molto a lungo.

OK I BIG – Tutto ok, massimo risultato col minimo sforzo, per la tds n.2 Alexander Zverev (che lascia 4 game al lituano Berankis), la n.15 Lucas Pouille (tre set mai in discussione contro Medvedev), la n.19 Kei Nishikori (sulla wild card transalpina Janvier) e la n.25 Damir Dzumhur  (tre set contro l’americano Denis Kudla), mentre hanno sofferto più del previsto il n. 32 del seeding Gael Monfils, che ha ceduto il primo set alla wild card francese Benchetrit e il n.10 Pablo Carreno Busta, giunto ai quarti l’anno scorso (quando si ritirò con Nadal), che oggi ha perso il primo set e chiuso al quarto solo al tie-break contro il qualificato slovacco Kovalik. Ha invece sudato le sette camicie il senatore Fernando Verdasco (n.30 del tabellone), per avere la meglio 7-5 al quinto set del giapponese Nishioka. Se ne va Taylor Fritz, sconfitto in 5 set dall’argentino Andreozzi: gli USA si possono consolare solo con Jared Donaldson, uscito vincitore dalla maratona contro il cileno Jarry.

con la collaborazione di Bruno Apicella

Risultati:

[26] D. Dzumhur b. [Q] D. Kudla 6-4 6-2 6-2
R. Albot b. [WC] G. Barrere 4-6 0-6 7-5 6-1 6-2
[4] G. Dimitrov b. [LL] M. Safwat 6-1 6-4 7-6(1)
[32] G. Monfils b. [WC] E. Benchetrit 3-6 6-1 6-2 6-1
[10] P. Carreno Busta b. [Q] J. Kovalik 4-6 6-1 7-5 7-6(5)
[19] K. Nishikori b. [WC] M. Janvier 7-6(0) 6-4 6-3
[WC] C. Moutet b. I. Karlovic 7-6(7) 6-2 7-6(5)
[15] L. Pouille b. D. Medvedev 6-2 6-3 6-4
M. Berrettini b. [LL] O. Otte 3-6 7-5 6-2 6-1
[2] A. Zverev b. R. Berankis 6-1 6-1 6-2
J. Donaldson b. N. Jarry 6-3 4-6 3-6 6-3 6-4
M. Klizan b. L. Djere 7-6(6) 4-6 7-6(6) 6-1
[8] D. Goffin b. R. Haase 4-6 4-6 6-4 6-1 6-0
F. Delbonis b. [Q] T. Bellucci 6-1 6-3 3-6 6-1
[30] F. Verdasco b. Y. Nishioka 6-7(4) 6-4 6-3 6-7(3) 7-5
[Q] G. Andreozzi b. T. Fritz 6-7(4) 6-3 3-6 6-2 6-3

Il tabellone completo

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