dal nostro inviato a Parigi
Lo scorso anno durante il primo turno del torneo maschile di Wimbledon sorse una grossa polemica dopo i sei ritiri a partita in corso della prima giornata. A fronte di un unico lucky loser ammesso in tabellone per un ritiro prima dell’inizio del match.
Balza così all’occhio il dato di quest’anno dello Slam parigino, dove peraltro i premi sono significativamente aumentati, che sinora ha registrato ben otto ritiri a tabellone già compilato con conseguente ammissione di altrettanti lucky loser (compreso il nostro Simone Bolelli). Logico pensare ad una forte correlazione con l’introduzione della nuova regola che prevede la suddivisione del montepremi – quindi 20.000 euro a testa – tra il giocatore che si ritira e quello che gli subentra, mentre fino allo scorso anno l’importo andava esclusivamente al giocatore che entrava in campo. Una curiosità: uno degli ultimi a dare forfait (il suo sostituto, l’egiziano Safwat, è stato avvisato solo un’ora prima dell’inizio del match) è stato il tennista serbo Viktor Troicki, proprio uno dei sei giocatori ritiratisi a partita in corso lo scorso anno ai Championships.
A giudicare da quanto accaduto qui a Parigi, pare dunque che la regola stia già avendo il suo effetto. Comunque sia, otto sostituzioni invece di otto ritiri sono certamente qualcosa di positivo, per il pubblico e per lo spettacolo.