Esclusiva Courier: "Cecchinato ha il rovescio di Stan Wawrinka" [AUDIO]

Flash

Esclusiva Courier: “Cecchinato ha il rovescio di Stan Wawrinka” [AUDIO]

PARIGI – Raggiante coach Vagnozzi: “Nessuno di noi si aspettava wuesto risultato, ma solo adesso Marco sta scoprendo quello che può diventare”

Pubblicato

il

 

dal nostro inviato a Parigi

Entriamo all’interno dell’esclusiva Players Lounge, circa 15 minuti dopo che Marco Cecchinato ha segnato l’impresa più grande della sua vita, “aver scritto un pezzo della storia del tennis italiano” come dirà lui nella conferenza stampa di due ore dopo. Un quarto d’ora dopo aver conquistato il quarto match-point, non troviamo nessuno che si rilassa davanti a una birra o mangia qualcosa nel ristorante giocatori. L’accesso agli spogliatoi è naturalmente inibito ai giornalisti, così non ci resta che armarci di pazienza, aprire gli occhi e drizzare le orecchie. Dopo una buona mezz’ora, scorgiamo coach Vagnozzi, ma le parole più importanti sono quelle di Jim Courier. Gli chiediamo di poterlo intervistare, fa una faccia non proprio entusiasta ma ci concede “just two questions”.

L’INTERVISTA ESCLUSIVA A JIM COURIER

Cosa è stato decisivo per la vittoria contro Novak Djokovic?
Ci sono un saggio di ragioni che hanno portato Marco a questa vittoria. Prima di tutto ci ha creduto, non era semplice in un match di questo livello contro Novak Djokovic. Il suo rovescio lungo linea è un colpo eccezionale, ha fatto moltissimi vincenti. Nei primi due set ha attaccato moltissimo, poi è calato parecchio ma ha saputo resistere. Il tie-break è stato uno dei più drammatici cui abbia mai assistito qui al Roland Garros.

Cosa ne pensa del rovescio di Marco?
Il suo rovescio è meraviglioso. Stavo commentando il match in diretta per la TV americana e ho subito detto che all’inizio del match il suo rovescio sembrava quello di Stan Wawrinka. Ha lo stesso tipo di potenza. È un colpo bellissimo e molto efficace. Ciò che mi ha più colpito è che ha saputo giocarlo benissimo anche sotto pressione.

LA GIOIA DI COACH SIMONE VAGNOZZI

Coach, quali sono le maggiori emozioni che provate in questo momento?
È qualcosa d’indescrivibile, nessuno di noi avrebbe mai pensato a un risultato del genere. Siamo felicissimi.

Cosa porta un giocatore a uscire ad Aprile al primo turno al Challenger di Barletta e poi poo più di un mese dopo a centrare la semifinale del Roland Garros?
Beh a Barletta Marco non era in condizioni di giocare al 100%, lui smistava ATP e Challenger a inizio anno. Poi si è convinto dei suoi mezzi, aver vinto un torneo ATP, aver battuto a Roma un giocatore come Cuevas e sempre a Roma aver giocato alla pari con Goffin gli ha dato fiducia. Ora Marco inizia a scoprire quello che può diventare. La semifinale sarà venerdì, avremo tempòo per pensarci, se poi Thiem sarà più bravo saremo i primi ad applaudirlo.

Ovviamente ora testa alla semifinale, ma un risultato del genere non può non essere celebrato. Cosa fate stasera?
A dire il vero ancora non lo so. Ora Marco sta già facendo una sessione di crioterapia, poi seguiranno le conferenze stampa, i massaggi… temo che  la cena non sarà prima delle 23:30. Intanto magari ci facciamo una birra.

Coach Vagnozzi spiega poi a noi e ai colleghi della carta stampata: “Non sembra ma Marco è un burlone, solo che manifesta questo lato del suo carattere esclusivamente con le persone a lui vicine. Non vi dico le cose che finisco per ritrovarmi nella borsa per colpa sua. M’infila di nascosto cose assurde tipo portaceneri degli alberghi…”. Stefano Semeraro de La Stampa gli chiede come abbia superato la nota vicenda della squalifica per le scommesse e che idea si è fatto lui: “Non ne parla più, io sono convinto che lui non sia stato colpevole di nulla. La cosa è stata ingigantita dai giornali, d’altra parte quante volte succede che un titolo non centri il focus del problema e poi si legga di cosa si tratti effettivamente solo nelle righe dell’articolo”. Marco tifa Milan (poco dopo in conferenza stampa spiegherà che i suoi idoli sono Kakà e Marat Safin), mentre Simone tifa Inter: “E’ un continuo beccarsi da mattina a sera, solo che quest’anno nessuno dei due può prendersi grosse soddisfazione”. Come giustamente gli fa notare Gaia Piccardi del Corriere della Sera, questa estate che saremo orfani ai Mondiali in Russia della Nazionale azzurra, la storia di Marco è la storia della nostra estate. Ora che l’appetito vien mangiando e che nessuno di noi è sazio, speriamo con tutto il cuore che questa storia non sia ancora finita.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement