da Parigi, il nostro inviato

Oggi, dopo il match la Players Lounge era particolarmente affollata. Il direttore Scanagatta è riuscito ad avvicinare Gunther Bresnik, da molti anni coach di Dominic Thiem, che non ha lesinato complimenti al venticinquenne di Palermo, oltre che al suo assistito, giunto alla prima finale Slam della carriera. “Sul 6-3 del tie-break è stato molto bravo Cecchinato, Thiem ha sbagliato una facile volée ma l’italiano è stato ottimo, ha giocato incredibili palle corte per tutto il match, risultando spesso imprevedibile: era difficilissimo leggerle. Dominic è fisicamente al top, vicino al suo massimo. Anche al quarto o al quinto set poteva vincere. È partito bene, molto solido e concentrato, non ha cercato colpi impossibili, ha avuto un ottimo dritto, faceva muovere bene l’avversario. Mi è piaciuto come ha servito. Ha messo in campo uno dei servizi più rapidi del tour. Inoltre è stato bravo a non far calare la concentrazione verso la fine del terzo set, nemmeno sul 5-0. Adesso sarebbe stupido fare qualunque previsione per la finale, non conta chi affronta. Nadal in finale a Parigi è un avversario non impossibile ma quasi: batterlo in finale è una delle cose più difficili oggi nel tennis. Del Potro è molto pericoloso ed esperto, ha battuto Dominic agli US Open in 5 set“.