da Parigi, il nostro inviato

Tra la fine della partita di Marco Cecchinato e l’inizio della seconda semifinale tra Rafa Nadal e Juan Martin del Potro, tutte le zone dell’impianto del Roland Garros sono battute da un frenetico e intensissimo via vai di gente: il pubblico della prima semifinale, chi esce e si dedica a visitare Parigi, chi rimane per proseguire l’emorragia finanziaria legata al grande tennis, spostamento le uscite di cassa dalla semifinale allo shopping. D’altra parte, se vieni al Roland Garros e hai la fortuna di goderti una semifinale con un italiano in campo, non ha senso limitarsi e la terapia migliore per smaltire la rabbia e la delusione per una sconfitta maturata dopo un tie-break folle e contro uno dei migliori Dominic Thiem mai visti è proprio quella dello shopping ossessivo compulsivo. Chissenefrega se la meravigliosa racchettina da appendere in ufficio costa 24 euro (e non è placata d’argento…) o se per il bellissimo telo mare si devono tirare fuori 70 euro (sì, set-tan-ta). Oppure, se il dolore è meno forte del piacere di essere nella capitale attuale del tennis, si può – del tutto inutilmente – cercare un posto libero tra le sdraio arancio davanti al maxischermo, baciati dal sole e dalla prossima semifinale. È il caso di due simpatici e composti appassionati lombardi, accorsi a tifare Marco Cecchinato e bloccati – loro malgrado – dai microfoni di Ubitennis

Da dove venite?
Tradate, provincia di Varese

Prime impressioni a caldo: più la delusione o più la rabbia?
È davvero un peccato, Marco si è giocato bene i primi due, poi è scesa la concentrazione. Ma i primi due set sono stati bellissimi.

Thiem sotto 6-4 nel tie-break, si è messo a fare serve&volley sulla seconda: non ha fatto un po’ il gradasso?
È stato molto sicuro, mentalmente più forte, più abituato a giocare a questi livelli. Ha meritato di vincere.

Vedremo Ceck di nuovo in semi al RG?
Speriamo, forza Cecchinato, ci crediamo.

Ora siamo tutti molto ottimisti, chi sarà il prossimo semifinalista italiano?
Speriamo in una semifinale Cecchinato-Fognini

Come a dire, non poniamo limiti alla provvidenza…