Nadal e Zverev non tremano, ma Wimbledon ha già perso Thiem

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Nadal e Zverev non tremano, ma Wimbledon ha già perso Thiem

Il pomeriggio regala due discrete cadute: Thiem si ritira sotto due set contro Baghdatis, Goffin non la vede mai contro Ebden. Nadal. Zverev, Kyrgios e Djokovic rischiano poco

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RAFA VA – Un mancato ritorno al Queen’s Club, due set di esibizione a Hurlingham e qualche giorno di allenamenti molto fotografati erano stati tutto il contatto stagionale di Rafael Nadal con l’erba fino ad oggi. “Dopo la stagione sul rosso, il mio corpo aveva bisogno di riposo e di un adattamento soft all’erba” aveva spiegato lui nelle conferenze pre-torneo. Per farsi perdonare lo scippo della prima testa di serie – l’algoritmo è inflessibile, e comunque non sarebbe cambiato nulla – Wimbledon ha voluto contribuire a questo approccio morbido regalandogli al primo turno un comodo Dudi Sela. L’israeliano arrivava all’incontro con uno score di diciassette set persi e zero vinti con i Fab Four, tanto per dire che non sembrava proprio destinato all’impresa. La scontata conclusione si è materializzata in un 6-3, 6-3, 6-2 da un’ora e cinquanta.

Nadal ha spezzato il precario equilibrio del mismatch a cavallo tra primo e secondo set, con un parziale di 16 punti consecutivi, e poi ha faticato un minimo soltanto quando Sela è riuscito a farsi vivo in risposta nel parziale conclusivo, breakkandolo in avvio prima di venire immediatamente ripreso e travolto in via definitiva. Sono poche le valutazioni che ha senso fare dopo un risultato del genere. Da segnalare giusto una ottima prestazione a rete – 24 punti vinti su 29 – e una percentuale di prime di servizio in campo utile a sistemarsi in anticipo buona parte dei punti. Per testare le reali possibilità di Rafa a Church Road dieci anni dopo il primo titolo, sarà necessario perlomeno attendere il prossimo incontro. Kukushkin ci dirà di più?

AHI DAVID, AHI AHI DOMINIC – Bruttarelle queste prime giornate per le alte teste di serie a Church Road. Martedì, appena, e già hanno svuotato l’armadietto il sesto favorito (Grigor Dimitrov), il settimo (Dominic Thiem) e il decimo (David Goffin). Gli ultimi due sono capitombolati oggi, rovinosamente, anche se l’iniziale sorpresa di chi si trovasse a leggere all’improvviso i risultati dovrebbe essere mitigata da una successiva, fredda analisi della situazione. Il contrattaccante di Recourt, mai oltre gli ottavi sull’indigesta erba di Church Road, ha fatto la figura della comparsa al cospetto di Matthew Ebden, giocatore australiano invece particolarmente a proprio agio sui prati: a oggi, insieme a Jeremy Chardy e ad Alex De Minaur (12 successi a testa), egli è uno dei soli tre giocatori ad aver raggiunto la doppia cifra di vittorie sull’erba in stagione (11), con semifinali a Hertogenbosch e al challenger di Surbiton, nonché un gran quarto ceduto a Federer ad Halle. Atarassico, Goffin sarà invece felice d’aver chiuso questo principio d’estate sull’odiato verde, che gli ha inflitto due cocenti delusioni nelle uniche due volte in cui è sceso in campo.

Malissimo, e pure infortunato, anche Dominic Thiem, il quale aveva sin qui ostentato un difficile rapporto con i prati da par suo. Dominator una partita nel 2018 l’ha vinta, se non altro, al primo turno di Halle contro Mikhail Youzhny, ma la secca sconfitta patita nel secondo round in Germania contro Yuichi Sugita tradiva i soliti, gravi problemi d’adattamento. Marcos Baghdatis è tipo ampiamente al crepuscolo della carriera e non vinceva un incontro addirittura da marzo, challenger di Saint Brieuc: nelle sempre più rare giornate di luna buona, il cipriota sul veloce può infastidire persino i top ten, ma una mattanza del genere non era pronosticabile, nonostante l’attitudine pervicacemente terricola dell’austriaco. Costretto sulla difensiva, ben oltre le già lontane zolle di competenza e incapace di procacciarsi una singola palla break nell’intero incontro, Thiem ha dovuto abbandonare sullo 0-2 a inizio terzo set, a causa di un problema alla spalla di rilevanza non ancora chiarissima. Perso avrebbe perso comunque, ma fossimo in lui due settimane di mare le faremmo, una volta tanto.

PARTONO BENE DEL POTRO E NISHIKORI – Del Potro e Nishikori riescono a gestire al meglio sia il vento che i loro avversari e con pochi problemi accedono al secondo turno. L’argentino ha battuto nel match inedito il tedesco Gojowczyk (entrambi al primo torneo stagionale sull’erba): è stato un buon test per valutare le sue condizioni fisiche, sempre in discussione da quando è rientrato in campo. Qualche incertezza sugli spostamenti è stata evidente ma il suo avversario (n.39, al suo miglior piazzamento) non ne ha minimamente approfittato. La sfida che si prospetta con Feliciano Lopez gli causerà sicuramente più grattacapi. Nishikori invece, contro il qualificato Christian Harrison al suo esordio a Wimbledon, si è mostrato sempre pronto e reattivo, anche nei momenti di difficoltà. Vincitore di un solo match a livello ATP, il fratello di Ryan è riuscito a strappare un set al giapponese giocando con grande coraggio, salvo poi farsi schiacciare da un dolore al ginocchio sinistro e dalla regolarità di Kei, il quale adesso affronterà il lucky loser Tomic.

ZVEREV IN SCIOLTEZZA, NICK UN PO’ MENO – Sono bastati novanta minuti ad Alexander Zverev, quarta forza del seeding, per battere in tre set nel suo match d’esordio James Duckworth. Il giocatore tedesco non è riuscito a trovare il suo ritmo solo nel primo set, nel quale Duckworth non ha mai corso rischi al servizio. Zverev infatti ha avuto parecchi problemi in risposta nei primi cinque turni del suo avversario, ma nell’undicesimo gioco ha trovato il break che ha sbloccato la partita e ha messo in discesa il suo debutto ai Championships, dove difende gli ottavi di finale. Nel secondo e nel terzo set l’australiano ha ceduto il servizio nel primo gioco, non riuscendo più a stare nel palleggio contro il numero tre del mondo. Ma le risposte positive non sono arrivate solo da fondo per un Zverev sciolto e convinto: il 93% dei punti vinti con la prima e qualche buona e incoraggiante discesa a rete gli hanno permesso di chiudere senza problemi il suo match di primo turno, con un bagel finale nel terzo set. Ora attende il vincente dell’incontro tra Sonego e Fritz.

Vittoria in quattro set ed accesso al secondo turno per Nick Kyrgios che in una partita in alcuni momenti meravigliosa ha ragione di un eccellente Istomin. Partita “alla Kyrgios”, con game brevi, colpi folli, momenti allucinanti ma spettacolari. Nel primo set l’australiano sul 4-5 15-40 è costretto a tirare fuori il meglio dal suo enorme talento per salvarsi e nell’amato tie break la spunta 7 punti a 3. Nel secondo set l’occasione di brekkare l’avversario è di Kyrgios, che sul 4-3 15-40 non riesce però a portare a termine l’opera. Altro giro, altro tie-break, stavolta concluso 7 punti a 4. Il terzo set è la copia in carta carbone del primo: ancora una volta infatti Istomin ha due set point sul 5-4 15-40 ma San Servizio salva il ragazzo di Canberra che però capitola 7 punti a 5 nel terzo tie break. Il quarto set offre ancora una chance a Istomin: sul 2-2 arriva una palla break che la testa di serie numero 15 salva attentando con un servizio alla vita di una malcapitata raccattapalle costretta ad abbandonare il campo. Sul 4-3, al quarantaquattresimo game, arriva il primo break: sul 30-40, un errore in lunghezza di rovescio dell’uzbeko manda Nick a servire per il match, e tornando al servizio, chiude agevolmente dopo 2 ore e 34 minuti. A testimonianza dell’equilibrio contiamo quattro punti di differenza (137 a 133 per Kyrgios che ha avuto 1/3 alle palle break contro lo 0/5 di Istomin) ma 47 vincenti in più per l’australiano che chiude con 42 aces. Al secondo turno il folle tennista aussie troverà Robin Haase.

DJOKOVIC FILA LISCIO – Djokovic a vele spiegate nel suo esordio a Church Road. Talmente soddisfatto della sua prestazione contro l’americano Tennys Sandgren che il serbo, dopo il match, ha baciato la sacra erba del campo n. 1. Novak lascia solo sei giochi al n. 57 del mondo e dopo 1 ora e 33 minuti, chiude dunque per 6-3 6-1 6-2. Il serbo mette in campo il 70% di prime palle, conquista l’83% dei punti con la prima di servizio e il 71% con la seconda; mette a segno 19 vincenti ma sbaglia molto meno del suo avversario che commette ben 35 gratuiti. Conquista in tutto 94 punti a fronte dei 57 di Sandgren. Al prossimo turno lo aspetta l’argentino Horacio Zeballos, vittorioso sul connazionale Andreozzi. Soddisfatto Nole a fine match: “Ho giocato un match solido e Tennys ha commesso tanti errori. È il primo match a Wimbledon, si vuole sempre cominciare bene”.

hanno collaborato Paolo Di Lorito, Raoul Ruberti, Emmanuel Marian e Manuel Dicorato

Risultati:

[2] R. Nadal b. D. Sela 6-3 6-3 6-2
[21] K. Edmund b. [Q] A. Bolt 6-2 6-3 7-5
[12] N. Djokovic b. T. Sandgren 6-3 6-1 6-2
[4] A. Zverev b. J. Duckworth 7-6 6-2 6-0
M. Baghdatis b. [7] D. Thiem 6-4 7-5 2-0 rit.
[5] J.M. del Potro b. P. Gojowczyk 6-3 6-4 6-3
M. Ebden b. [10] D. Goffin 6-4 6-3 6-4
[15] N. Kyrgios b. D. Istomin 7-6(3), 7-6(4), 6-7(5), 6-3
M. Berrettini b. [18] J. Sock 6-7(5) 6-7(3) 6-4 7-5 6-2
[Q] E. Gulbis b. [WC] J. Clarke 4-6 6-3 7-6(3) 3-6 6-4
[19] F. Fognini b. T. Daniel 3-6 6-3 6-3 6-3
M. Kukushkin b. V. Pospisil 6-4 3-6 6-2 6-3
B. Paire b. [LL] J. Jung 7-5 7-6(1) 6-4
R. Haase b. M. Copil 7-6(0) 7-5 4-6 7-6(4)
J. Benneteau b. M. Fucsovics 7-5 7-5 6-3
[27] D. Dzumhur b. M. Marterer 6-3 6-2 6-4
P.H. Herbert b. M. Zverev 6-3 6-3 6-4
F. Lopez b. F. Delbonis 6-3 6-4 6-2
T. Fritz b. [LL] L. Sonego 3-6 6-3 6-2 6-2
R. Albot b. [20] P. Carreno Busta 3-6 6-0 6-7(5) 6-2 6-1
[14] D. Schwartzman b. M. Basic 6-3 6-2 6-1
K. Khachanov b. D. Ferrer 6-1 7-6(3) 3-6 7-5
J. Vesely b. F. Mayer 7-6(3) 6-4 4-6 6-1
[Q] S. Robert b. A. Ramos-Vinolas 7-6(5) 6-2 6-1
F. Tiafoe b. [30] F. Verdasco 7-6(6) 7-6(5) 3-6 6-3
G. Simon b. N. Basilashvili 6-1 7-6(5) 6-1
[24] K. Nishikori b. [Q] C. Harrison 6-2 4-6 7-6(3) 6-2
[LL] S. Bolelli b. P. Cuevas 7-6(5) 7-6(6) 6-1
H. Zeballos b. G. Andreozzi 4-6 7-6(1) 6-4 6-4
[Q] B. Klahn b. Y. Sugita 2-6 7-6(6) 6-2 6-2
[LL] B. Tomic b. [LL] H. Hurkacz 6-4 6-2 7-6(2)
A. De Minaur b. [29] M. Cecchinato 6-4 6-7(6) 7-6(5) 6-4
[26] D. Shapovalov b. J. Chardy 6-3 3-6 7-5 6-4

Il tabellone maschile

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