Wimbledon, focus tecnico day 4: da non perdere oggi

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Wimbledon, focus tecnico day 4: da non perdere oggi

I match potenzialmente più interessanti del day 4, letti dal punto di vista tecnico. Classe e potenza, estro e precisione, follia e talento. E una nuova sfida per il super-servizio italiano

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da Londra, il nostro inviato

I “consigli per gli acquisti” della quarta giornata ai Championships, tante belle cose da vedere, sarà una giornata di zapping per i telespettatori, e di corse da un campo all’altro per noi. Oltre alle partite che segnaliamo qui, ovviamente, che nessuno si sogni di perdersi la conclusione di Seppi-Anderson, con Andreas sotto 2 set a 1, e soprattutto quella di Fabbiano-Wawrinka, con Thomas a un passo dalla vittoria. Ne avevo fatto preview ieri, prendendoci discretamente direi. Saranno i secondi incontri sui campi 2 e 3. Ma andiamo ai piatti freschi del giorno.

Juan Martin del Potro – Feliciano Lopez (terzo match, campo 1, precedenti 4-3 del Potro)
Botte da paura, e il dritto più potente del tennis, contro classe cristallina e gioco classico di attacco perfetto per l’erba. La “Torre di Tandil”, il buon vecchio GianMartino, è sempre da vedere quando gioca sul veloce, mi dispiace che chi lo segue in televisione si perda gli schiocchi spaventosi che si sentono quando esplode le manate vincenti, ma il divertimento è comunque assicurato. Il bel Feliciano “Deliciano” Lopez, come non essere d’accordo con Judy Murray, dall’altra parte, si opporrà al bombardamento con il suo gioco d’altri tempi, slice mancini, servizi esterni, volée stilisticamente quasi estinte. Sarà durissima per “Feli”, che con questo torneo detiene il record di Slam consecutivi giocati (66, superato Federer che rimane – e rimarrà per sempre, ovviamente – a 65). Ma non impossibile.
Consigliato a chi ama il tennis veloce, tecnico, e rischioso.

Nick Kyrgios – Robin Haase (terzo match, campo 3, precedenti 1-0 Kyrgios)
Poco da fare, in una carrellata di partite potenzialmente interessanti, imprevedibili, e sicuramente divertenti, Nick da Canberra non potrà mancare mai. Che lo si adori o lo si odi, non fa differenza: vale comunque la pena di vederlo, anche solo per la curiosità di capire se giocherà da numero uno o da terza categoria. E poi, il suo servizio al fulmicotone sull’erba, ragazzi, che siluri. Robin Haase, da parte sua, è uno che la colpisce veramente, veramente bene, ricordo a Miami con del Potro una battaglia di legnate in cui era arrivato a rivaleggiare in esplosività del dritto con l’argentino. Se Kyrgios avrà voglia, vincerà facile. Se non ci starà a sufficienza con la testa, rischierà.
Consigliato a chi apprezza non sapere mai cosa possa succedere.

Denis Shapovalov – Benoit Paire (quarto match, campo 3, precedenti 1-0 Shapovalov)
Uno scontro di talenti, grandissimi talenti. Uno ancora acerbo, che i segreti dell’erba li deve ancora scoprire (nessun doppio senso, eh), uno più stagionato, ma altrettanto cristallino. Il che non significa essere forti, intendiamoci, ma sicuramente significa saper produrre spettacolo. Bizzarramente, tra i due, il più continuo e affidabile è il giovane Denis, 19enne, mentre il barbuto e mechato Benoit, che ne ha 29, è al livello di Kyrgios come imprevedibilità. In comune, i due hanno dei rovesci favolosi: il bimane di Paire è il classico colpo con cui il francese fa letteralmente quello che vuole, il monomane mancino di “El Shapo” è una sbracciata forse troppo ampia, ma di una bellezza cinetica unica. Match totalmente aperto, con l’unico dubbio legato alla vistosa fasciatura (preventiva) che Benoit esibisce da qualche giorno sulla gamba destra. ma il primo turno l’ha vinto, quindi tanto male non sta.
Consigliato agli esteti del rovescio, che sia a una o a due mani.

Matteo Berrettini – Gilles Simon (ore 12.30, campo 17, nessun precedente)
Niente da dire tecnicamente, solo da tifare. Forza Matteo, Gilles è un vecchio volpone che la partita ti obbliga a vincerla tre volte, sarà difficilissimo, ma bisogna crederci lo stesso. Ci vorrà il servizio al massimo, meno scambi ci saranno più aumenteranno le possibilità dell’azzurro. Farsi irretire dalle ragnatele del palleggio di una formichina delle geometrie come Simon, su erba poi, può essere letale. Quindi prima e seconda palla a tutta, drittacci dall’altra parte, e vediamo come va.
Consigliato a tutti, perchè il miglior giovane italiano va visto e sostenuto.

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