Wimbledon, focus tecnico day 3: da non perdere oggi

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Wimbledon, focus tecnico day 3: da non perdere oggi

I match potenzialmente più interessanti del day 3, letti da un punto di vista tecnico. Intelligenza e tattica contro potenza, con un’eccezione. Scende in campo l’Italia

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da Londra, il nostro inviato

C’è una costante di tipo tecnico-tattico che accomuna le parite che consigliamo oggi. Le abbiamo scelte, per una volta, in puro spirito nazionalistico. Non era mai successo di avere sei italiani maschi al secondo turno di Wimbledon, alla pattuglia dei ragazzi si aggiunge la nostra adorata e adorabile Camila Giorgi. Come detto, dal punto di vista del gioco, i tre azzurri che vedremo in questo day 3 dei Championships si troveranno in una situazione molto simile. Anche Camila, in effetti, ma esattamente al contrario.

Paolo Lorenzi – Gael Monfils (secondo match, campo 3, precedenti 3-0 Monfils)

Potenza brutale contro manovra e tattica. Il simpaticissimo e istrionico “La Monf”, l’altro ieri, ha tirato una prima palla a 150 miglia all’ora (242 kmh, se vi pare poco). Oltre a questo, il buon vecchio Gael spara a mille ogni colpo, dritto e rovescio fa lo stesso. Sull’erba, però, non è che si muova proprio benissimo, considerando anche la sua propensione a stare molto indietro – cosa che si può permettere proprio per la potenza dei suoi fondamentali – e correre sui prati può nascondere tante insidie. Il GOAT indiscusso, nei secoli dei secoli, ovvero la “Living legend” Paolino Lorenzi, che in quanto a solarità, bel modo di fare, senso dell’umorismo e carattere schietto, vale più di tutti i top-100 attuali messi insieme, ha quindi un’unica via per provare a insidiare il bombardiere francese. Tanta, tanta pazienza, variazioni, attacchi improvvisi, rotazioni inaspettate. Allungare la partita, tenere in campo la “bestiaccia” il più a lungo possibile, e vedere come va. Siamo tutti con te Paolo, provaci con tutta la tua passione per questo gioco.
Consigliato a chi vuol vedere cosa significa non arrendersi mai.

Thomas Fabbiano – Stan Wawrinka (terzo match, campo 3, nessun precedente)

Stessa identica situazione di Paolo per quanto concerne il “David Ferrer” nostrano, ovvero Thomas “Fabs” Fabbiano, anche lui opposto a uno spaccapalle non da ridere. Azzardo un pronostico: di tutti gli incontri con azzurri (maschi) in campo oggi, forse quello di Thomas è il meno chiuso a livello di pronostico. Perché il mitico Stan-The-Man è un fuoriclasse, da fermo è ancora in grado di non far vedere palla a nessuno, ha il rovescio a una mano più efficace di sempre, anche di dritto fa i buchi sul prato. Ma per l’appunto, data la sua condizione fisica ancora non ottimale, tutta questa meraviglia di tennis potente e spettacolare, per ora è in grado di produrlo da fermo. La dabbenaggine tattica di Grigor Dimitrov glielo ha consentito al primo turno, la mia speranza è che Fabs, che ne è perfettamente capace, sappia mettersi lì, con calma, a cercare angoli stretti, variazioni con i tagli, palle corte, qualsiasi cosa insomma che costringa l’avversario a spostarsi in continuazione. Ora come ora, Stan è una mucca a livello di footwork, però è una mucca con il fucile. Se lo lasci prendere la mira da comodo, ti impallina – giustamente – senza pietà. Ma non è certo il tipo, a maggior ragione sull’erba, che ti fa le rincorse laterali seguite da lungolinea vincenti a ripetizione. Forza Thomas, facci vedere tutte le tue geometrie intelligenti.
Consigliato a chi ama le partite a scacchi sul campo da tennis.

Andreas Seppi – Kevin Anderson (terzo match, campo 2, precedenti 1-0 Anderson)

Terzo match azzurro, terza situazione tattica molto simile, regolarità e visione di gioco contro potenza tremenda a partire dalla battuta. Purtroppo, e il precedente dall’anno scorso proprio su questi campi (tre set a zero Kevin) lo conferma, ritengo che questo sia il match dove il nostro rappresentante ha meno possibilità. Andreas è un giocatore fantastico, da prendere a esempio come professionalità, lucidità strategica, e buona educazione. E la mia speranza è di stare gufando Anderson il più possibile con questa valutazione (sorry Kevin, sei un gran bravo ragazzo, ma la patria è la Patria). Però siamo davanti a uno che con prima e seconda palla di servizio ti leva la racchetta di mano, e anche con dritto e rovescio non scherza affatto, facilitato dalla superficie veloce e dalla temperatura calda e secca. Sarà durissima, le poche possibilità di Seppi passano attraverso un piano tattico simile a quelli che dovranno adottare Thomas e Paolo, ma per manovrare il gioco e spostare Anderson la palla bisogna prima prenderla, e non sarà una passeggiata. Una cosa è certa: Andreas non è il tipo che molla, non finché non avrà dato la mano all’avversario.
Consigliato a chi trova intrigante tifare per le missioni impossibili.

Camila Giorgi – Madison Brengle (terzo match, campo 17, precedenti 3-2 Brengle)

Nel caso della nostra Camila nazionale, per una volta, dal punto di vista tecnico-tattico stiamo con il coltello dalla parte del manico. Perché sarà l’avversaria di Giorgi, la “pallettara del Delaware” Madison, una tipa che serve quasi più piano di Errani, palleggia a velocità da terza categoria, ma corre come una lepre e non sbaglia letteralmente mai, a doversi proteggere dal bombardamento azzurro che le pioverà addosso. Tutto, o quasi, dipenderà dalle percentuali di Camila: se saprà giocare con un saldo positivo tra vincenti ed errori, la prenderà a pallate. Appena dovesse scendere di precisione con servizio e fondamentali, rischierebbe grosso. Nel match di primo turno, Giorgi ha attaccato più del solito, con molte discese a rete: potrebbe essere un buon modo per chiudere prima gli scambi in cui si troverà in vantaggio grazie alle botte tirate in precedenza, ma ci vorrà attenzione a farlo nei momenti e soprattutto con i ritmi giusti. Vamos Camila, spacca quella palla, e facci divertire.
Consigliato a chi adora vedere l’istinto e il talento applicati al tennis, senza pensarci troppo su.

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