Una vittoria agevole al secondo turno contro l’argentino Horacio Zeballos per Novak Djokovic, la 15esima consecutiva contro un mancino nei tornei del Grande Slam (nel caso si scontrassero in semifinale, Nadal è avvertito). Ma che potrebbe aver lasciato qualche strascico a livello fisico. A metà del terzo set, il campione serbo ha infatti appoggiato male la gamba sinistra ed ha sentito un dolore al ginocchio, tanto da dover chiamare un medical time-out e farsi trattare l’articolazione al cambio campo. “Ho fatto un brutto movimento e ha influito sul ginocchio. Ma non sembra niente di grave. Vedremo in allenamento come mi sentirò. Ho sentito dolore fino alla fine del match e ho fatto alcuni accertamenti. I legamenti sono ok, niente di grave, ripeto, altrimenti mi sarei ritirato. Spero sia tutto a posto” ha dichiarato il tennista serbo, apparso comunque ottimista sulle sue condizioni fisiche.

Nole si è poi soffermato sugli aspetti positivi del match di ieri, in particolare la resa del servizio (89% di punti con la prima, 15 ace). “Sono molto soddisfatto del rendimento del servizio. Quando fai dieci e passa ace sull’erba è naturale che questo ti aiuti, ed è una sensazione che non ho avuto spesso negli ultimi tempi. Bello ottenere punti facili” ha aggiunto Djokovic, che con la vittoria contro Zeballos ha raggiunto quota 60 a Wimbledon, quinto giocatore a riuscirci nella Era Open (staccato John McEnroe, fermo a 59 match vinti) e che ora al suo decimo terzo turno consecutivo sull’erba londinese è atteso dal britannico Kyle Edmund.