Wimbledon, Nadal vola anche sull'erba: ottavi e n. 1 al sicuro

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Wimbledon, Nadal vola anche sull’erba: ottavi e n. 1 al sicuro

Rafa domina il giovane De Minaur, sarà n.1 fino ad agosto. Sfiderà Vesely in ottavi. Del Potro supera Paire, Raonic convince

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da Londra, il nostro inviato

RAFA A SUO AGIO – Nessun problema per Nadal, che taglia in scioltezza il traguardo della seconda settimana. Ci si aspettava di più dal promettente australiano Alex De Minaur, forse sottovalutando l’impatto emotivo dell’insieme “Gran campione davanti” e “Campo centrale di Wimbledon” da digerire tutto in una volta. Ma nonostante la gran “stesa” di oggi, il ragazzino ha lasciato intravvedere potenzialità significative, in particolare dal punto di vista della grinta, che non è mai mancata anche quando il braccio era pesante, e le gambe irrigidite, per l’emozione. La qualità agonistica di Alex è perfettamente esemplificata dal primo quindici del quinto game: dopo un inizio match equilibrato, sotto 2-1, il giovane australiano perde la battuta al termine di una lotta da 18 punti. Come reagisce? Va in risposta, e piazza una combinazione slice profondo, e poi botta piatta vincente, con il rovescio in diagonale, lasciando Rafa fermo a due metri dalla palla. Ci vuole ben altro per preoccupare Nadal, che infatti va avanti per la sua strada con solidità ed efficacia, ma De Minaur (esordio sul campo più prestigioso del mondo, a 19 anni, contro una leggenda, non bazzecole, dicevamo) ha carattere, e si vede. Per ora, siamo ancora ben lontani – e ci mancherebbe – dal livello di una belva da tennis come Rafa, che infatti chiude il primo set 6-1 in mezz’oretta abbondante, ma si capisce perchè Lleyton Hewitt creda così tanto nel ragazzo.

Nel secondo parziale Alex tiene bene, servendo alla grande, fino al quinto game, quando Nadal aumenta i giri del dritto e delle gambe, brekka, mette la freccia e saluta. Gran pallonetto con il tweener da parte di Rafa nell’ottavo game, quando però lo spagnolo, in vantaggio di due break, offre un paio di opportunità di recuperarne uno all’avversario. Si tratta di un solo attimo, poco dopo il rovescio lungo di De Minaur consegna il 6-2 a Nadal. Siamo a un’ora e 7 minuti di match, parecchi colleghi lasciano la tribuna stampa del Centrale, che era abbastanza affollata: evidentemente, erano in parecchi a credere che ci sarebbe stato un match più tirato.
Diversi scambi divertenti a inizio terzo set, con schermaglie a rete, pallonetti e passanti, Alex come spesso succede quando si è in nettissimo svantaggio, gioca a braccio sciolto. Brutta scivolata di Rafa nel terzo game, per fortuna senza conseguenze. Il break per Nadal, che come si dice “era nell’aria”, arriva ancora sul 2-2, e a questo punto la vicenda pare avviata definitivamente alla conclusione. De Minaur tiene senza “sciogliere” fino al 4-5, quando Rafa va al servizio per chiudere, annulla una palla break frutto di un disperato colpo di coda di Alex che tira tutto e corre come una lepre, e archivia la pratica, 6-4, con una bella volée di rovescio. Speriamo, davvero speriamo che in ottavi di finale affronti Fognini, che mentre scrivo sta giocando contro Vesely.

DEL POTRO ANCORA IMMACOLATO – Del Potro pareggia i conti con Benoit Paire, che lo aveva battuto nel loro unico precedente incontro giocato a Roma nel 2013, e torna alla seconda settimana a Wimbledon (per la quarta volta) dopo cinque anni. Partita altalenante caratterizzata da grandi momenti di tennis intercalati da errori gravi da entrambe le parti. Alla fine la maggior potenza e la superiore disciplina tattica dell’argentino hanno avuto la meglio sul francese. Primo set deciso da tre break consecutivi nella parte centrale: due di marca Argentina ed uno francese; in quello favorevole a Paire c’è anche la complicità del suo avversario che sbaglia un rigore a porta vuota con il diritto. Il secondo parziale si mette decisamente bene per Paire che sul punteggio di 3 a2 toglie a zero il servizio a del Potro. Ma come nel primo set nel game successivo lo restituisce e nel gioco decisivo Palito è semplicemente perfetto, nonostante Paire metta a segno un paio di ricami di squisita fattura (menzione d’onore per il nono punto). Prima che il terzo set abbia inizio Paire sfoga un po’ puerilmente la sua frustrazione sul giudice arbitro, reo a suo avviso di averlo danneggiato in un paio di circostanze e così facendo ha un calo di concentrazione che gli costa subito il break. Riesce a recuperare grazie a un passaggio a vuoto di del Potro per poi però cedere un secondo fatale break al nono gioco. Prima di arrendersi, il transalpino fa ancora in tempo a mettere a segno un colpo da cineteca nell’ultimo game dell’incontro, chiuso da del Potro con un ace ad uscire. Percorso sin qui immacolato per il gigante argentino che agli ottavi se la vedrà con Simon.

Juan Martin del Potro – Wimbledon 2018 (foto Roberto Dell’Olivo)

RAONIC IN SALVO – Con il senno di poi si può affermare che l’interruzione per oscurità del match tra Raonic e Novak (sospeso ieri sul 5-6 al terzo in favore di Milos, un set pari) abbia favorito il canadese, che è ripartito alla grande aggiudicandosi il parziale per 7-5 sfruttando al massimo la potenza dei suoi colpi da fondo. Il qualificato austriaco non è riuscito a ritrovare la solidità con la quale aveva impensierito ieri la testa di serie numero 13. A Raonic invece non è mancato il cinismo nei momenti decisivi, tanto da chiudere alla prima occasione utile sul 6-2 il quarto set, facendo sembrare la ripresa delle ostilità una semplice formalità. Ora lo attende una delle sorprese di questa edizione di Wimbledon: l’americano Mackenzie McDonald.

Milos Raonic – Wimbledon 2018 (foto via Twitter, @Wimbledon)

hanno collaborato Paolo Di Lorito e Roberto Ferri

Risultati:

[5] J.M. del Potro b. B. Paire 6-4 7-6(4) 6-3
[2] R. Nadal b. A. De Minaur 6-1 6-2 6-4
[13] M. Raonic b. [Q] D. Novak 7-6 4-6 7-5 6-2
G. Simon b. M. Ebden 6-1 6-7(3) 6-3 7-6(2)
J. Vesely b. [19] F. Fognini 7-6(4) 3-6 6-3 6-2
K. Khachanov b. F. Tiafoe 4-6 4-6 7-6(3) 6-2 6-1
[Q] E. Gulbis b. [4] A. Zverev 7-6(2) 4-6 5-7 6-3 6-0
[12] N. Djokovic b. [21] K. Edmund 4-6 6-3 6-2 6-4
[24] K. Nishikori b. [15] N. Kyrgios 6-1 7-6(3) 6-4

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