Fognini, niente record a Wimbledon. Fuori contro Vesely in quattro set

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Fognini, niente record a Wimbledon. Fuori contro Vesely in quattro set

LONDRA – Poteva diventare il primo italiano in ottavi in tutti i Major. Non basta la reazione nel secondo set. Sarà il ceco a sfidare Nadal

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J. Vesely b. [19] F. Fognini 7-6(3) 3-6 6-3 6-2 (da Londra, la nostra inviata)

Il record non s’ha da fare per Fabio Fognini. Se avesse vinto con Jiri Vesely, il ligure sarebbe stato il primo tennista italiano di sempre a raggiungere gli ottavi di finali in tutti gli slam. È vero che i tennisti della generazione di Pietrangeli e Panatta non partecipavano sempre a tutti i major; tuttavia, quelli nati negli anni Settanta sì e sarebbe stato davvero un bel traguardo. Tra i tennisti della sua generazione, avrebbe superato Andreas Seppi che, come Fabio è, per ora, l’unico tennista ad essersi issato agli ottavi in tre major. Tra i giocatori dell’epoca di Furlan, Camporese, Gaudenzi, Canè, Pozzi e Sanguinetti, Furlan e Pozzi sono gli  unici ad aver disputato gli ottavi in due slam diversi. Inoltre, Fabio non aveva mai perso a Wimbledon da un giocatore dal ranking così basso come quello di Vesely (n. 93 ATP. Sempre a Church Road, era stato sconfitto da Safin nel 2008 quando il russo era n. 75). Comunque, sotto il solleone londinese Fabio si è sciolto con il gigante ceco (198 centimentri); nonostante Fabio abbia messo in campo soluzioni egregie nel primo e secondo set, tanti errori e pochissima concretezza (una sola palla break convertita su 14!) gli costano caro perché alla fine deve cedere al ceco per 7-6(4) 3-6 6-3 6-2 in 2 ore e 54 minuti. Vesely raggiunge gli ottavi a Wimbledon per la seconda volta in carriera (migliore performance negli slam) e ora affronterà Rafa Nadal che ha dominato il giovane Alex De Minaur.

LA CRONACA – Sul court n. 3, Fognini si complica la vita. In una gornata torrida dalle temperature decisamente insolite per la terra di Albione, Fabio disputa un primo set serratissimo con Jiri Vesely. Il ceco, n. 93 del mondo, mette subito in campo grandi servizi e, del resto, alla fine del parziale, convertirà il 91% delle prime palle, tant’è che Fabio fa fatica a conquistare punti nei turni di battuta di Jiri. I due mantengono un perfetto equilibrio fino al 6-6, con l’azzurro che, certo, realizza giocate spesso eccellenti ma, nonostante cerchi di far muovere Vesely (il ceco infatti non brilla in mobilità visti i suoi 198 centimetri), non raccoglie una quantità sufficiente di punti per passare in vantaggio. Soltanto una manciata di palle, alla fine, separano Fabio da Jiri che fa suo il set per 7 punti a 4. Fabio si scuote; ora è decisamente più brillante e nella seconda frazione è tutta un’altra musica. Il ligure riesce finalmente ad arginare le bordate di servizio dell’avversario tant’è che si procura finalmente una palla break sull’1-0; la converte magnificamente con un chirurgico pallonetto che scavalca Jiri. Fabio sale ancora 3-0, rimanendo sempre in controllo del set. Si suda in campo, tantissimo e anche in tribuna. Il ligure prende ancora il largo sul 4-1, per poi chiudere il set 6-3.

Ma l’inerzia del match cambia ancora nel terzo parziale. Fabio non converte una palla break sul 2-2, dando così respiro a Vesely che, a sua volta, approfitta di alcuni suoi errori ed è lui a breakkare l’azzurro, prendendo poi il largo sul 5-2, per chiudere a sua volta 6-3 al primo set point a disposizione. Fabio continua a sbagliare e, sconsolato per l’ennesimo gratuito, cita pure Ubaldo, “peggio di Scanagatta!”. Decisamente, il Direttore è sempre nei suoi pensieri! Davvero un’occasione persa le sette palle break non sfruttate nel terzo. Insomma, il match continua ad essere tutto in salita per il pupillo di Davin che subisce il break anche in apertura di quarto set. Nonostante il secondo gioco sia combattuto e si battagli ai vantaggi per ben cinque volte, alla fine il game è appannaggio del n. 93 del mondo. Vesely sale ancora 3-0. Fabio spinge e continua a cercare gli angoli, procurandosi tre possibilità di strappare il servizio a Vesely sul 4-1 per il ceco. Le perde tutte e continua a sbagliare. Niente da fare. Jiri allunga le distanze sul 5-1. Dopo 2 ore e 54 minuti il match è suo per 7-6(4) 3-6 6-3 6-2. Al prossimo turno per lui ci sarà Rafa Nadal. I due si sono incontrati solo una volta (ha vinto lo spagnolo) ad Amburgo sulla terra rossa.

Jiry Vesely – Wimbledon 2018 (foto Roberto Dell’Olivo)

Rapido e lucido Fognini con i giornalisti: “Se mi ricordo una palla break in particolare tra quelle non convertite? No, sono troppe! Ho avuto tante chance non sfruttate. Ho da recriminare per troppe occasioni mancate e su questa superficie non possiamo permettercelo”.

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