Da Raonic a Nishikori, gli ottavi di Wimbledon intorno al mondo

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Da Raonic a Nishikori, gli ottavi di Wimbledon intorno al mondo

Al secondo lunedì del torneo maschile, presenti tutti i continenti eccetto l’Australia. Predomina l’Europa con 10 tennisti su 16. Spiccano la Francia e gli Usa. Per la prima volta la Lettonia agli ottavi di uno slam contemporaneamente nel maschile e nel femminile

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Una prima settimana ricca di sorprese ai Championships, soprattutto per quanto riguarda il torneo femminile. Cadono infatti nove delle prime 10 teste di serie – solo Karolina Pliskova continua la corsa lunedì, opposta all’olandese Kiki Bertens. Tra le tante “outsider” approdate alla seconda settimana, a difendere i colori dell’Italia ci sarà Camila Giorgi, protagonista di tre match vinti con autorità e determinazione. E poi Serena, ovviamente. Che outsider non è affatto ma che sta progressivamente ritrovando la forma e il tennis che le competono e che, a questo punto, insieme ad Angelique Kerber è la favorita del torneo.

Ma diamo uno sguardo alla mappa geografica degli ottavi di finale del tabellone maschile. Dopo una prima settimana riscaldata da un sole cocente e temperature tipiche di un’isola del Mediterraneo più che della terra di Albione, tra i sedici atleti che approdano al Manic Monday dei Championships, possiamo notare una presenza globale ed estesa del tennis mondiale, con tutti i continenti, eccetto l’Australia. Predomina l’Europa con 10 rappresentanti a fronte dei sei provenienti da Stati Uniti, Canada, Argentina, Sudafrica e Giappone.

Non ci sono sorprese per i due leader del tabellone – Federer (Svizzera) e Nadal (Spagna) -, ancora in corsa. I due campionissimi, finora, hanno letteralmente dominato gli avversari, lasciando loro soltanto una manciata di giochi e giungono agli ottavi sempre più da favoriti. Se Rafa è in grande spolvero, tuttavia, per la Spagna è rimasto soltanto lui. E, nonostante Feliciano Lopez abbia disputato a Church Road il 66esimo slam di fila, non è riuscito a continuare la sua corsa, spazzato via da un solidissimo del Potro.

Grande delusione invece per la Croazia. Se ai Mondiali di calcio la squadra croata sta scrivendo la storia dello sport del proprio paese raggiungendo la semifinale (ora affronterà l’Inghilterra), i croati presenti a Wimbledon si “spengono” subito. Sconfitta shock per Marin Cilic, finalista lo scorso anno e campione del Queen’s 2018, che perde inaspettatamente al secondo turno da Guido Pella in cinque set. Sorpresa amara anche per Borna Coric. Tutti aspettavano di vedere all’opera il 21enne di Zagabria sui campi dell’All England Club dopo che il ragazzo aveva sconfitto Roger Federer in finale ad Halle. E invece Borna capitola d’emblée per mano di un altro NextGen, il russo Danil Medvedev, perdendo per strada tutto lo smalto visto in Germania. A tenere alti invece i colori dell Croazia, nel femminile, ci pensa Donna Vekic. La fidanzata di Wawrinka estromette al primo turno nientemeno che la finalista del Roland Garros e campionessa dello US Open 2017  Sloane Stephens. Grandi delusioni anche per Dimitrov, Goffin e Thiem. Per tutti e tre si tratta di una rapida apparizione a Wimbledon, sconfitti rispettivamente da Wawrinka (ma era un primo turno il cui livello poteva essere quello di una semifinale slam), Ebden e Baghdatis (Thiem si è ritirato al terzo set per infortunio). Il Belgio può tuttavia consolarsi con l’exploit di Alison Van Uytvank, che batte la campionessa uscente Muguruza al secondo turno e ora affronterà la Kasatkina.

Rimanendo in ambito europeo, in questo stillicidio di teste di serie – seppur non così evidente come nel torneo femminile – spicca la Francia. I “cugini” d’Oltralpe saranno presenti lunedì con ben tre giocatori. E non quelli che ci saremmo aspettati. Bravo Adrian Mannarino a gestire il giovane Medvedev e ora incrocerà la racchetta con Roger Federer. Gaël Monfils ha, per ora, messo a tacere Marion Bartoli (dopo le critiche che la connazionale aveva rivolto a lui e a Kyrgios a proposito della loro scarsa maturità in campo e fuori) e va a prendersi una vittoria di testa e solidità contro Querrey. Adesso incontrerà il grande servitore Kevin Anderson. E, infine, il “sempreverde” Gilou. Simon sembra aver ritrovato energia e freschezza per potersi esprimere come lui sa fare e sta mettendo in campo un ottimo tennis, con cui ha dominato finora i suoi avversari. Ora per lui ci sarà Juan-Martin del Potro. Tuttavia, il colpo di scena del torneo ora arriva dalla Lettonia. Un “redivivo” Ernests Gulbis accede per la prima volta in carriera agli ottavi a Wimbledon. Il semifinalista del Roland Garros 2014 sta vivendo, pare (con lui non si sa mai), una seconda giovinezza tennistica e, dalle qualificazioni, inanella sei match. Per lui adesso ci sarà Kei Nishikori, che ha estromesso sabato uno spento Kyrgios. Non solo. Per la Lettonia è un momento storico poiché è la prima volta che due tennisti lettoni approdano contemporaneamente agli ottavi in un major. Jelena (Aliona) Ostapenko infatti è ancora in corsa nel torneo femminile. E poi la Serbia. Attenzione, perché Novak Djokovic sta facendo rivedere parte del tennis di RoboNole. Vittoria di autorità sabato contro Edmund in quattro set, grazie ad un atteggiamento sempre più da guerriero e a un tennis sempre più incisivo. Potrebbe vincere il quarto Wimbledon? La strada è ancora irta di ostacoli, anche perché ora lo aspetta il colosso russo Karen Khachanov; qualora avanzasse ulteriormente, rischierebbe il teorico scontro con Rafa Nadal in semifinale.

Da segnalare la presenza della Grecia, grazie alle belle performance della stellina Tsitsipas. Che sia il momento della sua vera esplosione tra i grandi? Infine, sorride anche la Repubblica Ceca. Questa volta, però, non è Tomas Berdych a tenere alti i colori della propria bandiera, bensì Jiri Vesely. Il n. 93 del mondo sabato ha realizzato uno dei suoi migliori risultati avendo la meglio sul n. 16 del mondo Fabio Fognini.

Per quanto riguarda il resto del mondo, emergono l’Argentina – grazie ai begli exploit di Juan-Martin del Potro – e il Giappone, con Nishikori che, stranamente, quest’anno, sembra aver fatto amicizia con l’erba londinese (incontrerà Gulbis). Molto bene gli Stati Uiti, rappresentati da un centrato – e grande servitore – Isner e da una delle tante sorprese di questi Championships, l’outsider 23enne Meckenzie McDonald, n. 103 del mondo, che incontrerà il finalista del 2016 Milos Raonic (Canada). Milos ritorna a disputare gli ottavi di uno slam dopo Wimbledon 2017. Continua la corsa anche per il “gigante” timido Kevin Anderson (Sudafrica), futuro avversario di Monfils.

Come dicevamo, la grande assente della seconda settimana sarà l’Australia. Nick Kyrgios, per l’ennesima volta, è incappato in una giornata negativa, lui che sull’erba ha così tante armi per sfondare e, per giunta, con un avversario come Nishikori che ai prati inglesi proprio non è avvezzo. E invece… Quanto a De Minaur, bravo a superare due turni, con Cecchinato e Herbert. Soprattutto con il secondo, doppista provetto con un gioco adatto all’erba, non era facile. Però con il campionissimo di Manacor non c’è stato nulla da fare. Ma ha 19 anni e ha il futuro davanti a sé.

Dov’è l’Italia?

Purtroppo nella scacchiera variegata del torneo maschile l’Italia… dileguossi. Speravamo tanto ieri nel match di Fabio Fognini contro Jiri Vesely. Ma, anche se Fabio ha fatto vedere cose eccelse, ha sprecato tante, troppe occasioni e il ceco, grazie soprattutto a un servizio devastante, si è preso la rivincita dall’anno scorso (nel 2017, a Church Road, era stato Fognini a vincere) e ora affronterà il n. 1 del mondo Rafa Nadal. Bravissimo invece Thomas Fabbiano che si rende protagonista di un match esaltante battendo il tre volte campione slam ed ex n. 3 del mondo Stan Wawrinka. Peccato poi però per il seguito, perché cede alla freschezza di Tsitsipas. Così come hanno prodotto un ottimo tennis anche Simone Bolelli e Andreas Seppi, anche se non è bastato per far sì che potessero proseguire fino alla seconda settimana. Simone ha ceduto a un Fognini molto più fresco e centrato; Seppi è stato comunque abile a prendere un set a Kevin Anderson. Encomiabile il nostro Matteo Berrettini a sconfiggere un seppur indebolito Sock. Poi fronteggiare una “vecchia volpe” come Simon non è facile. Ma anche Matteo ha tutte le qualità per fare strada, ne siamo sicuri. Così come è sempre da ammirare Paolo Lorenzi che, nonostante la sconfitta al secondo turno, si è fatto valere con Monfils imponendosi in un set. Lorenzo Sonego perde subito da Fritz ma esce a testa alta vincendo un parziale. Deludente invece il fresco semifinalista del Roland Garros, Marco Cecchinato. Il siciliano non ama particolarmente l’erba – nonostante la recente semifinale a Eastbourne – e si fa sorprendere subito da un rampante De Minaur.

Heah to Head

Federer vs Mannarino: Federer 5-0 (un solo incontro sull’erba)

Monfils vs Anderson: Monfils 5-0 (nessun match sull’erba)

McDonald vs Raonic: 0-0

Isner vs Tsitsipas: Isner 1-0 (cemento)

Khachanov vs Djokovic: 0-0

Nishikori vs Gulbis: Nishikori 1-0 (terra)

Del Potro vs Simon: del Potro 4-3 (tre match sull’erba, tutti vinti da del Potro)

Nadal vs Vesely: Nadal 1-0 (terra)

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