Sorriso Johnson a Newport: quarto titolo in carriera, secondo su erba

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Sorriso Johnson a Newport: quarto titolo in carriera, secondo su erba

Termina in tre set la favola del 23enne indiano Ramkumar Ramanathan, alla sua prima finale ATP. Per la prima volta in carriera Johnson conquista due titoli nello stesso anno

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[3] S. Johnson b. R. Ramanathan 7-5 3-6 6-2

Per l’atto finale del Dell Technologies Hall of Fame Open di Newport scendono in campo il beniamino di casa Steve Johnson, 28 anni, 48 ATP e testa di serie n.3 e l’indiano Ramkumar Ramanathan, 23 anni, 161 ATP, a caccia della prima vittoria a livello ATP (un successo che al tennis indiano manca da 20 anni, quando Leander Paes trionfò proprio a Newport nel 1998). Tecnicamente l’esito della sfida verterà sul rendimento al servizio di Ramanathan, che in questa settimana si è rivelata la sua arma migliore: se riuscirà a mettere in difficoltà l’avversario potrebbe avere qualche chance, se invece Johnson riuscisse a disinnescare la minaccia e riuscire dal canto suo a continuare a servire con la continuità che lo ha portato in finale, allora il sogno di vittoria del giocatore indiano potrebbe restare tale.

Alla fine di un match molto equilibrato, il trofeo è finito nella mani di Steve Johnson (quattro successi su cinque finali disputate), che mantiene negli USA un titolo che nelle ultime undici edizioni è stato vinto per sette volte da giocatori statunitensi. Per la cronaca, l’equilibrio regna sovrano fino all’undicesimo gioco del primo set, quando l’unica distrazione di Ramanathan concede a Johnson la palla break: lo statunitense si gioca la sua chance con attenzione e si porta in vantaggio, prima di suggellare il set alla prima occasione utile. Il giovane tennista indiano pare accusare il colpo, vacilla nel primo gioco concedendo un’altra occasione all’avversario, ma riesce a rimediare e prende addirittura il comando delle operazioni al quarto game.

Il servizio funziona di nuovo al massimo e questa volta è Johnson che deve lottare per recuperare, ma ogni tentativo è vano e, malgrado un’opportunità per lui non sfruttata nel quarto gioco, è Ramanathan che si aggiudica il secondo set per 6-3. Lo sforzo per portare l’incontro al terzo set è stato intenso ed è forse questo che consente a Steve Johnson di mettere subito sotto pressione il giocatore indiano e strappargli il servizio già al secondo gioco. Da lì in poi il calo di prestazioni generale è evidente e incontrovertibile. Come sempre in queste situazione, l’avversario si galvanizza e gioca sulle ali dell’entusiasmo, lo statunitense continua a servire bene e rispondere meglio. Nuovo break al nono gioco e match finito nel turno successivo al primo match point.

Andrea Franchino

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